Pericolo Krasic per l'Inter "Siamo forti e solidi"

Dade.

Utente Strepitoso
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12 Settembre 2007
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Intervista al centrocampista del Cska che lancia la sfida all'Inter alla vigilia del quarto di Champions di domani di San Siro: "Non pensavamo di andare così avanti, ma i quarti non sono una sorpresa. Il Milan mi ha cercato? E' una grande squadra, una delle migliori in Italia. Seguo Inter, Milan, Real e Barcellona, mi piacciono Cristiano Ronaldo e Messi"

MILANO, 30 marzo 2010 - Per uno che ha vissuto da bambino la tragedia dell’ex Jugoslavia, una sfida di calcio, quella fra il suo Cska e l’Inter nell’andata dei quarti di Champions League, seppur importante non è un dramma. Milos Krasic da Mitrovica, Kosovo, ha 25 anni, da 6 gioca col Cska Mosca, 217 match e 31 reti finora con il club dell’Armata Rossa, e a 13 anni lasciò casa, dove le tensioni e violenze fra serbi e albanesi ero appena esplose. Oggi la sua gente è minoranza in un Kosovo a predominio albanese che dal febbraio 2008 ha votato l’indipendenza dalla Serbia. «Non mi piace parlare di queste cose”, esordisce il fantasista-bomber del Cska in Champions, 4 gol in questa edizione, secondo solo a Cristiano Ronaldo, con 7 centri, “i miei genitori e gli amici abitano ancora a Mitrovica. So che per i serbi il Kosovo è la loro terra, non se ne andrebbero mai. Neanche i miei vorranno mai muoversi da lì e lasciare casa. Io l’ho fatto a 13 anni per andare a Novi Sad, a giocare col Vojvodina in Serbia, e sono stato lì per 6 anni. E poi a 19 anni al Cska. Ricordo benissimo la guerra in Jugoslavia e nel mio Kosovo, è stato un periodo troppo duro, terribile per tutti. Nessuno dei miei amici o familiari è morto o ferito, però è stata una tragedia per tutti, ha fatto male a tutti. Non voglio ricordarlo”.
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Parliamo allora di calcio e del sorprendente approdo del Cska nei quarti.

“Noi giochiamo ogni partita come se fosse la finale, ma non pensavamo di andare così avanti. Però i quarti non sono proprio una sorpresa, sapevamo che siamo forti, da molto tempo giochiamo insieme, siamo un collettivo solido, ci conosciamo da tempo”.


Quale è stato il suo gol più bello quest’anno in Champions?

“Ogni gol è importante, specie in Europa. Ma credo che il più decisivo sia stato il 2-1 al Wolfsburg in casa. Al penultimo match del gruppo, ci ha aperto le porte degli ottavi. Quel giorno io mi sentivo molto bene, ero in buona forma e sentivo di avere la sorte dalla nostra parte”.
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A settembre si era letto di un interesse del Milan per lei: che ne pensa?
“Il Milan è una squadra molto forte. Una delle migliori in Italia. E mi piace molto il campionato italiano, come quello spagnolo. Credo che per le mie caratteristiche sia quello migliore, più creativo e fantasioso. Però è presto per parlare del futuro”.

Che cosa conosce dell’Italia?
“Sono stato da voi qualche volta. A Milano sono stato 2 anni fa quando perdemmo con Inter, e non ho avuto tempo per vedere la città purtroppo, spero di farlo quest’anno. Sono stato anche a Firenze e al Sud Italia. Mi piace molto questo Paese, la gente è molto amichevole, sorridente, più rilassata che da noi, e il cibo è buonissimo”.

Quali sono oggi le squadre che le piace seguire in tv?
“Mi piace vedere buon calcio. Per questo seguo Inter e Milan (a Mosca si vede la serie A in tv), Real e Barcellona. Fra i giocatori mi piacciono Cristiano Ronaldo e Messi. Sono veloci, hanno una tecnica impressionante. Però anche in Russia ci sono giocatori buoni, come il nostro giovane Dzagoev o Akinfeev, uno dei migliori portieri d’Europa”.
 
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