- 22 Ottobre 2011
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Ancora una rapina nella provincia di Perugia, ancora violenza feroce, ma questa volta la tragedia non è stata evitata: dopo quella del mese scorso che costò una violenza sessuale ad un donna, in questa ennesima rapina c’è scappato addirittura un omicidio. Tutto è avvenuto a Ramazzano, alla periferia del capoluogo umbro, e a perdere la vita è stato uno dei figli dei proprietari dell’abitazione.
La rapina è stata compiuta in una villetta isolata, circondata da fitta vegetazione: a compiere la rapina, secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, sarebbero stati tre giovani, tutt’ora ricercati, che hanno freddato la vittima dopo che questi aveva tentato di reagire alla rapina. L’uomo, Luca Rosi, si trovava casualmente in casa dei genitori insieme alla fidanzata, alla madre e al figlio della sorella, quando i tre rapinatori hanno sfondato una finestra e sono entrati in casa: dopo aver legato le persone presenti, hanno messo a soqquadro l’abitazione, ma a quel punto, questa l’ipotesi investigativa, Rosi si è scagliato contro i rapinatori con le mani legate quando ormai la rapina volgeva al termine, venendo freddato sul posto.
La vittima aveva 38 anni e lavorava in banca: è stato ucciso con quattro colpi di pistola, ed alla scena avrebbe assistito anche il nipote di appena nove anni, che fortunatamente è rimasto illeso. Subito dopo la rapina sfociata in tragedia sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Perugia, che hanno perlustrato palmo a palmo l’area: i militari hanno ritrovato l’auto utilizzata per la fuga dai 3 malviventi: si tratta di una Golf di proprietà della vittima che era parcheggiata all’esterno dell’abitazione. Gli investigatori ipotizzano che i malviventi abbiano proseguito la fuga con un’altra vettura.