- 28 Luglio 2009
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Le pettole (pittule nel leccese), (pettuli nel Brindisino e nel Tarantino) sono pallottole di pasta lievitata molto morbida fritte nell'olio bollente, tipiche delle regioni Puglia e Basilicata.
Nell'area di Taranto (in cui la tradizione della pettola è ancora molto sentita) si preparano nel giorno in cui si festeggia Santa Cecilia, il 22 novembre, e a seguire durante le festività natalizie. In molte altre località, la data di inizio della preparazione delle pettole è invece la festa dell'Immacolata Concezione, l'8 dicembre, infatti nel Salento tarantino e precisamente a Lizzano, c'è un proverbio che dice: Ti la Mmaculata la prima ffrizzulata, ti la Cannilora l'ultima firzola, cioè: Nel giorno dell'Immacolata, la prima preparazione di pettole, nel giorno della Candelora, l'ultima. In alcuni comuni del sud-est barese, come Rutigliano è consuetudine prepararle il giorno di Santa Caterina, il 23 Novembre. Si usa ancora prepararle recitando preghiere.
Possono essere rustiche o dolci, semplici o ripiene, e spesso vengono usate in sostituzione del pane, oppure come antipasto. In tutte le varianti, si realizzano utilizzando farina, patata, lievito di birra, acqua e sale, ma ne esiste anche una versione più semplice che non prevede l'utilizzo della patata. La forma può essere quella della "pallottola" oppure di una ciambella, come è tradizione a Ferrandina,Bernalda,Salandra e a Pomarico (MT).
La ricetta tipica usata a Taranto è quella che le vede cosparse di zucchero, ma anche di sale. In altre zone della Regione è possibile degustarle ricoperte di vincotto o miele, ma volendo si possono riempire con piccoli pezzi di baccalà lessato o di alice salata, oppure con un broccoletto di cavolo cotto a metà.
Ingredienti:
gr 400 di acqua;
1 lievito di birra (20 gr);
1 cucchiaio raso scarso di sale fino;
1 cucchiaino di zucchero;
gr 500 di farina “00”;
zucchero semolato per spolverizzare;
olio per friggere.
Preparazione:
1. mettere l’acqua leggermente tiepida in una coppa molto capiente;
2. sciogliervi dentro il lievito di birra, il sale e lo zucchero;
3. unire la farina;
4. con un cucchiaio amalgamare;
5. sbattere il composto per molto tempo, fin quando diventa liscio e lucido;
6. coprire la coppa e riporla in un luogo caldo;
7. lasciar lievitare per almeno due ore;
8. riscaldare abbondante olio per friggere fin quando diventa bollente;
9. con un cucchiaio prendere un po’ di impasto, più o meno ½ cucchiaio, e versarlo nell’olio aiutandosi con un altro cucchiaio o con un dito bagnato nell’acqua;
10. riempire la pentola della frittura;
11. man mano che le pettole si cuociono saliranno a galla e se non lo fanno da sole rigirarle dall’altro lato;
12. quando sono dorate e leggere, scolarle con un cucchiaio forato o altro attrezzo per frittura;
13. si mangiano bollenti, così come sono oppure si possono spolverizzare con zucchero semolato.
Note:
Quella delle pettole è una ricetta della tradizione di Taranto. Si preparano per Santa Cecilia (22 novembre) dando così inizio al periodo natalizio; si impastano la notte precedente o la mattina prestissimo. Nelle case si friggono la mattina e si mangi