- 20 Novembre 2011
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Nella citta' della ''fenice risorta dal deserto infuocato'' c'e' il museo di strumenti musicali piu' grande del mondo. Il Mim, ovvero il Musical Instrument Museum di Phoenix, Arizona, vanta infatti questo primato nonostante abbia meno di due anni di vita, superando anche il suo omonimo di Bruxelles. Fondato nell'aprile del 2010, da circa due anni a questa parte e' diventato il Mim di Phoenix e' infatti un 'mito' per tutti gli appassionati di musica e di strumenti musicali, con una collezione di strumenti da oltre 15mila pezzi, piu' del doppio di quelli della citta' belga.
In realta' il Mim di Phoenix oltre allo scettro ha rubato anche l'idea a Bruxelles perche' il suo fondatore, Robert J. Ulrich, ex dirigente in pensione, ha deciso di dare vita ad una realta' simile nel proprio paese dopo aver visitato il museo di Bruxelles.
Su una superficie di oltre 18mila mq (200mila square feet, spero di aver fatto bene il calcolo) che su estende su due piani, il Mim e' una finestra sul modo di produrre musica di circa 200 paesi e diversi territori in tutto il mondo. Lo strumento piu' antico si trova nel padiglione asiatico ed e' un 'Paigu' cinese, un set di tamburi realizzati con il legno e pelle di animali e risalente al 5000 a.C.. Basta varcare la soglia del Mim per intraprende un viaggio nel mondo attraverso gli strumenti musicali.
Nel padiglione americano naturalmente spopolano le chitarre, di tutti i tipi e l'esperienza e' da concerto dal vivo grazie ad un supporto wifi che fa ascoltare la music in cuffia non appena ci si avvicina allo strumento. Il suono e' cosi pulito che quasi si percepiscono le vibrazioni degli strumenti suonati da icone senza tempo come John Lennon, Paul Simon, Eric Clapton, Carlos Santana. Il viaggio, tuttavia, non e' completo se non si fa tappa nella stanza degli strumenti musicali dove copie degli originali sono messe a disposizione del pubblico per essere suonati. Il museo, infine, e' dotato di una sala concerti che richiama lo stile della Alice Tully Hall al Lincoln Center di New York, ed un'elegante caffetteria con il menu che cambia continuamente per sfruttare al meglio i sapori dei prodotti locali.
E se il Mim puo' essere un'ottima ragione per visitare Phoenix, puo' essere anche il pretesto per visitare il resto della citta', che tra le altre cose e' tra le sei piu' grandi degli Stati Uniti. Da evitare forse durante l'estate per i suoi 40 gradi perenni, ma secchi, Phoenix e' la meta ideale durante i mesi piu' freddi perche' splende il sole quasi tutto l'anno.
Architettonicamente parlando, Phoenix (in realta' sarebbe scottsdale che fa parte dell'area metropolitana di P) e' la citta' dove Frank Lloyd Wright, considerato il piu' grande architetto americano di tutti i tempi, ha passato gli inverni dal 1937 al 1959, anno delle sua morte, all'eta' di 91 anni. La sua casa, 'Taliesin West' ospita il campus principale della Frank Lloyd Wright School of Architecture e la sua fondazione omonima. L'architetto americano e' famoso universalmente soprattutto per la 'Casa sulla cascata' (Fallingwater) in Pennsylvania, e il museo Guggenheim di New York. Il tocco di Wright e' tangibile anche in hotel come l'Arizona Biltmore, probabilmente uno dei resort piu' prestigiosi della citta'. Il design caratteristico fa dell'architettura dell'hotel l'unica al mondo ad essere influenzata da Wright. Non a caso il resort, aperto nel 1929, e' stato disegnato da Albert Chase McArthur, che a Chicago ha studiato sotto Wright dal 1907 al 1909, e le stanze sono state realizzate in modo da rendere omaggio al grande architetto. Dall'anno della sua apertura, capi di stati e personaggi famosi hanno tutti fatto tappa al Biltmore.
Cosi come tanti artisti hanno soggiornato per le vacanze invernali al 'Valley Ho'. Costruito a fine anni '50, il Valley Ho combina lo stile southwestern a quello moderno e anche se ha intrapreso diverse ristrutturazioni, il tocco anni '60 e' presente ovunque. L'albergo deve la sua fama al fatto che trovandosi a Scottsdale, appena fuori Phoenix, era poco battuto dai paparazzi. Celebrita' come Tony Curtis, Bing Crosby, Janet Leigh erano clienti abituali proprio perche' potevano rilassarsi senza essere sotto i riflettori. Ma oltre ai resort che fanno di Phoenix un'oasi nel deserto di lusso, la capitale dell'Arizona e' famosa per la sua cucina stile 'fusion' che combina sapori prevalentemente messicani a quelli francesi, brasiliani e asiatici. Inoltre, grazie al suo clima, lo stato dell'Arizona sta sviluppando l'agricoltura locale in modo da favorire le pietanze preparate con ingredienti di stagione. Ed ancora, il clima mite e' l'ideale anche per le vigne e da qualche tempo sta sempre piu' prendendo piede la cultura del vino.
E il mese di marzo in Arizona e' tempo di baseball con lo 'Spring training' (il ritiro primaverile) dove le squadre della Major League vanno ad allenarsi. Un'occasione unica per gli appassionati per vedere tutti assieme i campioni del baseball ed assistere alle partite pagando pochi dollari. Dulcis in fundo, con piu' di 310 giorni di sole, l'Arizona non puo' che essere tra le mete ideali per il Golf. Ci sono circa 421 campi da golf concentrati soprattutto a Phoenix, Scottsdale e Tucson.
Fonte consultata: ansa.it