ROMA - Sono stati identificati dalla Polizia di Stato il promotore ed alcuni esponenti di rilievo della cellula italiana di "Anonymous", il gruppo hacker che dallo scorso gennaio ha organizzato e condotto numerosissimi attacchi informatici ai danni di siti web istituzionali e di aziende di rilevante interesse nazionale.
OPERAZIONE DELLA POLIZIA POSTALE. Gli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico - Cnaipic - della Polizia delle Comunicazioni, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno denunciato tre persone, di cui una minorenne, ed eseguito 32 perquisizioni su tutto il territorio nazionale e uno in Svizzera, nel Canton Ticino, con l'ausilio della Polizia Cantonale Ticinese. Il promotore del gruppo che, da quanto si apprende, è un italiano di 26 anni che vive in Canton Ticino e il cui cognome, Thre, era anche il nickname usato nelle incursioni informatiche. Insieme a lui altri due hacker sono stati denunciati, mentre sono 36 in tutto gli informatici al momento coinvolti nelle indagini della Polizia nel quadro dell'operazione "Secure Italy". Nel gruppo operano anche dei minorenni.
LE OPERAZIONI DEGLI HACKER. Ingenti i danni sino ad oggi provocati alle istituzioni ed alle aziende, che una volta colpiti dall'attacco non sono in grado di erogare servizi all'utenza ed il ripristino della normale funzionalità del sito web spesso avviene dopo molte ore, a fronte di spese consistenti. Da gennaio fino a poche ore fa gli attacchi dimostrativi del ramo italiano di Anonymous avevano colpito sia i siti di aziende come Eni, Finmeccanica, Poste e Unicredit, sia quelli istituzionali come Senato, Camera dei Deputati, Palazzo Chigi e AgCom, tutti obiettivi scelti in seguito a fatti di cronaca o decisioni relative alla Rete. La scelta dei target avverrebbe con una votazione che interessa anche il network internazionale di Anonymous.
Fonte : TG1
Corriere della Sera
OPERAZIONE DELLA POLIZIA POSTALE. Gli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico - Cnaipic - della Polizia delle Comunicazioni, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno denunciato tre persone, di cui una minorenne, ed eseguito 32 perquisizioni su tutto il territorio nazionale e uno in Svizzera, nel Canton Ticino, con l'ausilio della Polizia Cantonale Ticinese. Il promotore del gruppo che, da quanto si apprende, è un italiano di 26 anni che vive in Canton Ticino e il cui cognome, Thre, era anche il nickname usato nelle incursioni informatiche. Insieme a lui altri due hacker sono stati denunciati, mentre sono 36 in tutto gli informatici al momento coinvolti nelle indagini della Polizia nel quadro dell'operazione "Secure Italy". Nel gruppo operano anche dei minorenni.
LE OPERAZIONI DEGLI HACKER. Ingenti i danni sino ad oggi provocati alle istituzioni ed alle aziende, che una volta colpiti dall'attacco non sono in grado di erogare servizi all'utenza ed il ripristino della normale funzionalità del sito web spesso avviene dopo molte ore, a fronte di spese consistenti. Da gennaio fino a poche ore fa gli attacchi dimostrativi del ramo italiano di Anonymous avevano colpito sia i siti di aziende come Eni, Finmeccanica, Poste e Unicredit, sia quelli istituzionali come Senato, Camera dei Deputati, Palazzo Chigi e AgCom, tutti obiettivi scelti in seguito a fatti di cronaca o decisioni relative alla Rete. La scelta dei target avverrebbe con una votazione che interessa anche il network internazionale di Anonymous.
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