I rossoneri battono il Varese con due gol del solito attaccante, mentre il patron Silvio Berlusconi chiude la porta a Luis Fabiano: "Preferirei continuare sulla linea dei giovani. Noi non siamo per le spese folli. E poi punterei su Zigoni".
Il Milan di Leonardo ha affrontato la prima prova sul campo. Non un test impossibile, quello che contrapponeva i rossoneri al Varese. Ma al Franco Ossola l'emozione era grande. Non a caso sugli spalti era presente anche Silvio Berlusoni. Una piccola, grande, occasione. E, come sempre in questi casi, a lasciare il segno è Pippo Inzaghi. Il 2-0 finale è tutto suo.
SPAZIO AL TRIDENTE - Come anticipato alla vigilia, Leonardo schiera i suoi con un 4-3-3 nel quale Inzaghi è affiancato da Borriello e Ronaldinho. Il resto della formazione vede invece Kalac tra i pali e una linea a quattro con Antonini, Nesta, Thiago Silva e Jankulovski, oltre al centrocampo Gattuso-Seedorf-Flamini. La fascia da capitano va a Ringhio, dato un leggero problema fisico che ha bloccato Ambrosini.
QUALCHE NUMERO E POI PIPPO - Il Milan parte bene. Seedorf, caricato dai dialoghi costanti con Ronaldinho, ci prova subito e al 24' colpisce anche la traversa su punizione. Ma il primo gol stagionale è tutto di Inzaghi, che all'11' infila il Varese scattando sul filo del fuorigioco. Lo sparring-partner di turno però reagisce e al 34' colpisce il palo con Del Sante, che per poco non sfrutta un'uscita mancata di Kalac. Nella ripresa entrano Favalli, Oddo e Storari al posto di Nesta, Antonini e Kalac. Non esce, almeno subito, Inzaghi, che al 48' centra la doppietta dopo un numero d'alta scuola di Ronaldinho. Il brasiliano fa un capolavoro sulla linea di fondo e serve l'attaccante davanti alla porta. Fin troppo facile.
RONALDINHO E' UNO SHOW - Su di lui il Milan punta forte. E il brasiliano, almeno in questa amichevole, non tradisce. Prima della partita aveva detto di dover lavorare ancora molto a livello fisico. Vero, verissimo. Ma sul campo qualcosa di buono si è visto, compresa una serie di numeri messa in mostra nel secondo tempo. Non abbastanza per segnare nuovamente, anche perché dietro si apre qualche crepa. Eppure azioni offensive che inducono a un certo ottimismo non sono mancate. Poche le altre note da segnalare, se non la staffetta Inzaghi-Zigoni compiutasi al 61'.
E BERLUSCONI? ENTUSIASTA - Il patron rossonero ha incontrato la squadra prima dell'ingresso in campo. Senza dimenticarsi di dire la sua anche ai cronisti presenti. "E' una partita dell'amicizia contro una squadra di giovani - ha dichiarato Berlusconi - Ci sono pochi allenamenti nelle gambe, ma si tratta di una sgambata divertente. Ai ragazzi ho chiesto di ingranare una nuova marcia con innovazioni tattiche. E poi di fare il Milan; ovvero divertire, essere padrone del gioco come spesso non è accaduto nella passata stagione". Ma non è finita: "L'Inter meno forte di noi? Ho detto che tecnicamente noi abbiamo gente come Pirlo, Seedorf, Ronaldinho, Pato e Nesta che non ha eguali. Luis Fabiano? Non so quante possibilità ci sono; preferirei pensare ai giovani. Non siamo disposti a fare spese folli. E poi punterei su uno come Zigoni".
NON MANCA IL BATTIBECCO - Allo stadio di Varese si è consumato un piccolo battibecco fra lo stesso Berlusconi, e un tifoso del Milan che lo contestava chiedendo più investimenti nella campagna acquisti rossonera. "Devi investire", gli ha urlato da pochi sedili di distanza, durante l'intervallo, il ragazzo, che già all'inizio della partita gli aveva urlato a gran voce di comprare "giocatori, ma quelli veri, non quelli finiti". "In 25 anni - è stata la risposta di Berlusconi - non abbiamo mai venduto i giocatori, solo Kakà perché siamo stati costretti". "Dovevi dirci - ha replicato ancora il patron rossonero al tifoso che incalzava - che avevi tu 75 milioni di euro da darci...".
Eurosport
Il Milan di Leonardo ha affrontato la prima prova sul campo. Non un test impossibile, quello che contrapponeva i rossoneri al Varese. Ma al Franco Ossola l'emozione era grande. Non a caso sugli spalti era presente anche Silvio Berlusoni. Una piccola, grande, occasione. E, come sempre in questi casi, a lasciare il segno è Pippo Inzaghi. Il 2-0 finale è tutto suo.
SPAZIO AL TRIDENTE - Come anticipato alla vigilia, Leonardo schiera i suoi con un 4-3-3 nel quale Inzaghi è affiancato da Borriello e Ronaldinho. Il resto della formazione vede invece Kalac tra i pali e una linea a quattro con Antonini, Nesta, Thiago Silva e Jankulovski, oltre al centrocampo Gattuso-Seedorf-Flamini. La fascia da capitano va a Ringhio, dato un leggero problema fisico che ha bloccato Ambrosini.
QUALCHE NUMERO E POI PIPPO - Il Milan parte bene. Seedorf, caricato dai dialoghi costanti con Ronaldinho, ci prova subito e al 24' colpisce anche la traversa su punizione. Ma il primo gol stagionale è tutto di Inzaghi, che all'11' infila il Varese scattando sul filo del fuorigioco. Lo sparring-partner di turno però reagisce e al 34' colpisce il palo con Del Sante, che per poco non sfrutta un'uscita mancata di Kalac. Nella ripresa entrano Favalli, Oddo e Storari al posto di Nesta, Antonini e Kalac. Non esce, almeno subito, Inzaghi, che al 48' centra la doppietta dopo un numero d'alta scuola di Ronaldinho. Il brasiliano fa un capolavoro sulla linea di fondo e serve l'attaccante davanti alla porta. Fin troppo facile.
RONALDINHO E' UNO SHOW - Su di lui il Milan punta forte. E il brasiliano, almeno in questa amichevole, non tradisce. Prima della partita aveva detto di dover lavorare ancora molto a livello fisico. Vero, verissimo. Ma sul campo qualcosa di buono si è visto, compresa una serie di numeri messa in mostra nel secondo tempo. Non abbastanza per segnare nuovamente, anche perché dietro si apre qualche crepa. Eppure azioni offensive che inducono a un certo ottimismo non sono mancate. Poche le altre note da segnalare, se non la staffetta Inzaghi-Zigoni compiutasi al 61'.
E BERLUSCONI? ENTUSIASTA - Il patron rossonero ha incontrato la squadra prima dell'ingresso in campo. Senza dimenticarsi di dire la sua anche ai cronisti presenti. "E' una partita dell'amicizia contro una squadra di giovani - ha dichiarato Berlusconi - Ci sono pochi allenamenti nelle gambe, ma si tratta di una sgambata divertente. Ai ragazzi ho chiesto di ingranare una nuova marcia con innovazioni tattiche. E poi di fare il Milan; ovvero divertire, essere padrone del gioco come spesso non è accaduto nella passata stagione". Ma non è finita: "L'Inter meno forte di noi? Ho detto che tecnicamente noi abbiamo gente come Pirlo, Seedorf, Ronaldinho, Pato e Nesta che non ha eguali. Luis Fabiano? Non so quante possibilità ci sono; preferirei pensare ai giovani. Non siamo disposti a fare spese folli. E poi punterei su uno come Zigoni".
NON MANCA IL BATTIBECCO - Allo stadio di Varese si è consumato un piccolo battibecco fra lo stesso Berlusconi, e un tifoso del Milan che lo contestava chiedendo più investimenti nella campagna acquisti rossonera. "Devi investire", gli ha urlato da pochi sedili di distanza, durante l'intervallo, il ragazzo, che già all'inizio della partita gli aveva urlato a gran voce di comprare "giocatori, ma quelli veri, non quelli finiti". "In 25 anni - è stata la risposta di Berlusconi - non abbiamo mai venduto i giocatori, solo Kakà perché siamo stati costretti". "Dovevi dirci - ha replicato ancora il patron rossonero al tifoso che incalzava - che avevi tu 75 milioni di euro da darci...".
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