Roma - Angelino Alfano lancia un ultimatum al partito: "Niente indagati a queste primarie, se ci saranno indagati candidati a queste primarie non mi candiderò, se ci sono loro non ci sono io". Ieri la notizia che il finanziere Alessandro Proto, candidato alle primarie, è indagato con le accuse di aggiotaggio e truffa. Ma, ha dichiarato oggi Proto, "sono vittima di una macchina del fango", di un "fuoco amico" partito dal Pdl dopo che ha ufficializzato la sua partecipazione alle primarie del partito. "Le primarie sono una pagliacciata", ha detto, "fatte esclusivamente perché partecipino Alfano piuttosto che la Meloni". Quanto alle notizie sul fatto che è indagato a Milano, "sono assolutamente false e infondate". "Non sono mai stato sentito da nessun Pm, nemmeno da quello citato dai giornali, Isidoro Palma". Ma Alfano ha preso le distanze: "Ora si tratta di aprire una fase nuova. Berlusconi ha appena firmato la nomina del comitato dei garanti, a cui rivolgo un appello: niente indagati a queste primarie", perché "si tratta di aprire una fase nuova e io non sono disponibile a gareggiare in un contesto che non è quello giusto".
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