Kepl

Utente Colossal
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20 Novembre 2009
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Qual è stato il vero problema della nazionale italiana ai mondiali in Sudafrica? In molti, negli ultimi giorni, parlano di settori giovanili da rifare, partendo dalle primavera che non sfornano più i talenti di un tempo. E' vero che il Lippi-bis ha sofferto del "blocco-Juve", che - alla fine - indicava più uno stato di "fermo motore" che non la base su cui costruire la nazionale.
Iniziamo, quindi, il nostro viaggio con l'Inter, l'undici più forte d'Italia che ha solo cinque italiani nella rosa della prima squadra: nella primavera - che, lo ricordiamo, è la prima per investimenti - questo dato si inverte completamente, ovvero ci sono sette stranieri su ventitré. Bisogna però considerare quanti di questi giocatori sono titolari: prendiamo i due derby contro il Milan (risultato 1-1 e 4-1, vittoria per l'Inter), possiamo vedere Belec, Khrin, Jirasek, Arnautovic - conteggiato in prima squadra -, Carlsen e Stevanovic all'andata, mentre al ritorno trovano spazio Obi e Alibec. Quindi tutti i giocatori presi in considerazione hanno calcato il campo nel derby. Spostandoci dall'altra parte del Naviglio troviamo cinque stranieri in rosa (sei se contiamo Adiyiah, aggregato in prima squadra), ma che giocano praticamente tutti da titolari. Insomma, un buon 50% nella primavera delle due squadre che più investono nel vivaio parla un'altra lingua. La Juventus, delle tre grandi, è la squadra che preferisce l'italiano, con un solo giocatore - Abdoulaye Bamba, ivoriano - nella rosa della primavera bianconera.
Allargando il campo, troviamo l'Udinese che ha addirittura nove stranieri nella rosa su ventidue, pari al 41% degli effettivi, ma c'è da dire che la società di Pozzo è decisamente orientata su una politica cosmopolita. La Fiorentina ha cinque stranieri, con Babacar e Agyei che sono decisamente i prodotti più interessanti dell'intero lotto. Tra le società "virtuose" troviamo Bologna e Frosinone, con zero stranieri. Un altro dato fondamentale ci arriva dalla primavera dell'Atalanta, che negli anni novanta era sicuramente una delle migliori per qualità e quantità: sette su ventisei sono stranieri, e giusto ieri uno dei prospetti più importanti, Simone Zaza (italiano) è passato alla Sampdoria a parametro zero.
Più in generale, abbiamo tracciato ottocentoquindici giocatori, trovando 121 stranieri, pari al 15%: bisogna considerare, come detto precedentemente, in quanti giocano titolare oppure no. In più ben 55 di questi 121 giocano in squadre del nord, storicamente le più ricche per investimenti.


(TuttoMercatoWeb.com)