- 31 Agosto 2010
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Per la prima volta, ad un bimbo di 11 anni, è stata impiantata una protesi in titanio che cresce con lui. L'intervento con la protesi 'intelligente' servirà per curare un tumore che colpisce le ossa, l'osteosarcoma. La protesi - realizzata su misura e dotata di un dispositivo elettronico miniaturizzato - 'cresce' con l'aumento di statura fisiologico del bambino, mantenendo così le due gambe della stessa lunghezza. La protesi è stata impiantata al femore della gamba destra, l'intervento, durato circa 5 ore, è stato condotto la scorsa settimana, da un'equipe di ortopedici e chirurghi vascolari guidata da Giulio Maccauro, responsabile dell'Unità operativa di Oncologia Ortopedica del Policlinico universitario Agostino Gemelli. In Italia sono state impiantate in tutto sette di queste protesi 'smart'. La protesi si chiama 'Mutars Xpand' e, spiega Maccauro, «consente l'allungamento meccanico non invasivo dell'arto, attraverso una procedura eseguibile anche dal paziente o dai genitori istruiti dai medici». Il modulo di allungamento di Mutars Xpand è costituito da un dispositivo elettronico miniaturizzato (attuatore) interno alla protesi, attivato tramite un ricevitore sottocutaneo da un'unità di controllo esterna gestita dal medico o dallo stesso paziente. Con Mutars Xpand si risolve il problema della lunghezza differente degli arti durante la crescita del bambino, senza ulteriori interventi chirurgici. Notevoli sono i vantaggi per il paziente rispetto alle altre soluzioni per il trattamento dei tumori ossei finora trattati con pratiche necessariamente demolitive o molto invasive. Mutars Xpand dà indubbi vantaggi anche rispetto alle protesi espandibili con meccanismo a vite oggi in uso.
Fonte: Leggo