Putin chiarisce di essere stato in qualche modo costretto all'annessione della Crimea per rispondere all'espansione della Nato nell'Europa orientale. «Se non avessimo fatto nulla, a un certo punto la Nato si sarebbe presa l'Ucraina dicendoci: non ha niente a che fare con voi». E in Ucraina Putin si riserva la facoltà di intervenire, ricordando di aver avuto dal Consiglio della Federazione russa «il diritto di usare la forza militare in Ucraina»: «Spero di non esercitarlo - ha proseguito - e che saremo in grado di risolvere tutte le questioni più pressanti di oggi attraverso la strada diplomatica e politica». Ritiene di avere una voce in capitolo sulla vita dell'Ucraina, definendo «illegittimo» l'attuale governo in carica e «inaccettabile» il modo in cui viene condotta la campagna elettorale verso il voto del 25 maggio: «Se si continua così, naturalmente non potremo riconoscere legittimo quello che avverrà dopo il 24 maggio». Nei confronti dell'Occidente Putin ritiene di avere il coltello dalla parte del manico, quando dice «vendiamo gas a Paesi europei che si riforniscono con la Russia per il 30-35%. Possono smettere di comprare gas russo? Secondo me è impossibile».
