Info Quagliarella a ruota libera: «Io e il Napoli pronti per un 2010 spettacolare»

marketto

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6 Settembre 2009
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L'Atalanta è un avversario che gli porta bene: cinque le reti di Quagliarella, prima con la Samp e poi con l'Udinese, ai nerazzurri che aspettano il Napoli e il suo bomber mercoledì a Bergamo. In quello stadio dedicato agli Azzurri d'Italia lui, autorevole candidato ai Mondiali in Sudafrica (c'è una folta concorrenza da superare anche alla luce del ritorno di Toni), cercherà di interrompere il digiuno esterno che dura dal 10 maggio (gol alla Lazio nella partita vinta dall'Udinese per 3-1).

Con il Napoli cinque gol, tutti al San Paolo: le doppiette al Livorno e al Bari, la rete al Chievo che ha consentito alla squadra di chiudere il 2009 in zona Europa League. «L'importante è segnare nell'interesse del Napoli, non conta dove e come. Io sono un tifoso che va in campo: ho realizzato nella scorsa estate il sogno della mia vita e vorrei che la squadra diventasse sempre più forte anno dopo anno», spiega Quagliarella.

L'obiettivo Sudafrica

L'alba del 2010 vissuta con alcuni compagni di squadra: Fabio e i familiari si sono recati a Recale, in provincia di Caserta, a festeggiare il Capodanno nel ristorante Luanjez di Grava e Iezzo. «Siamo molto legati e negli spogliatoi spesso si parla in dialetto», racconta il bomber che ha dovuto compiere un tortuoso viaggio, da Chieti a Udine, prima di tornare a casa. Si apre per lui un anno importante, forse decisivo: Quagliarella punta alla qualificazione in Europa League e alla convocazione per i Mondiali. Secondo Gigi Riva, team manager della Nazionale e miglior realizzatore azzurro di tutti i tempi (35 gol in 42 partite), l'attaccante del Napoli deve essere tenuto in considerazione dal ct Lippi per questo motivo: «È uno dei pochi che ha il tiro da lontano e con i palloni di oggi, quelli che all'improvviso cambiano la traiettoria, può decidere la partita». Quagliarella ha nel cuore l'Italia, ma nei pensieri c'è solo il Napoli: «Soltanto un buon campionato potrebbe consentirmi di spiccare il volo verso il Sudafrica. Ho fiducia in me stesso e in Lippi».

L'elogio di Cigarini

In Nazionale era arrivato grazie a Donadoni, suo allenatore anche a Napoli per due mesi e mezzo, fino all'esonero del 5 ottobre. «Non dobbiamo dimenticare il suo lavoro: Donadoni aveva dato un'impronta al Napoli ma i risultati non sono arrivati. L'avvento di Mazzarri è stato importante: ci ha stimolato in un momento di difficoltà, ci ha dato un gioco e ha ottenuto i risultati, ricaricando l'ambiente», rileva Quagliarella. Lontane le tensioni di fine ottobre-inizio novembre: prima la panchina, poi la sostituzione di Catania a tre minuti dalla fine che fece irritare l'attaccante. Oggi è il tempo dei sorrisi e delle promesse ai napoletani. «Conosco la loro passione e le loro aspettative perché sono anzitutto un tifoso. Spero che il 2010 sia spettacolare e ci dia tante altre soddisfazioni». Quel posto in Europa che De Laurentiis ha indicato come obiettivo quando è partita la stagione con Donadoni e Marino e che Mazzarri vuole centrare con una squadra unita, dove emerga lo spirito di corpo. L'anima che il tecnico ha indicato tre mesi fa, quando prese il posto dell'ex ct della Nazionale, emerge anche da una battuta di Quagliarella sui movimenti di mercato: «Ledesma al Napoli? Certi discorsi spettano alla società però io ricordo che qui c'è Cigarini, un grandissimo giocatore». Non si è campioni e leader soltanto con i gol. mattino.