Quando il cervello va in tilt

Gabryox

Utente Strepitoso
Autore del topic
13 Luglio 2008
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Il cervello umano è una macchina perfetta ma a volte piccoli blocchi lo mandano in crisi: non riusciamo a ricordare alcune parole e ci sembra di aver già vissuto fatti e situazioni. Recenti ricerche spiegano perchè.

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Discorsi che si inceppano, parole che non vengono in mente e fastidiosi déjà vu: si tratta di piccole anomalie nel funzionamento del cervello capitate più o meno a tutti e che recentemente sono state spiegate da due ricerche condotte negli Stati Uniti. La dottoressa Jennie Pyers, psicologa al Wellesley College nel Massachusetts, spiega che i lapsus linguistici sono molto più frequenti nelle persone bilingue che nei monolingue: chi parla due idiomi conosce il doppio delle parole rispetto agli altri e quindi ha il doppio di possibilità di non ricordare un termine specifico durante un discorso.
Gesti muti. La Pyers ha condotto un singolare esperimento su 11 ispano americani bilingue e su 22 anglofoni che conoscono il linguaggio dei segni. A tutti ha mostrato le immagini di oggetti un po’strani come oscilloscopi, roncole e metronomi e ha chiesto loro di riconoscerle e nominarle entro pochi secondi. I due gruppi hanno manifestato lo stesso numero di incertezze, circa 12 su 52 immagini visionate: la metà di quelle avute dal gruppo di controllo composto da monolingue puri. Secondo i ricercatori questo dato può essere spiegato dalla limitata capacità di attenzione del nostro cervello: quando due termini dal suono diverso ma simile competono per essere pronunciati, o espressi con un gesto, la nostra capacità di parola va in tilt. E la parola ci si ferma sulle labbra.
Chi l’ha (già) visto? Anche i déjà vu sono riconducibili a problemi di attenzione. Alan Brown, psicologo presso la Southern Methodist University di Dallas, ha mostrato a un gruppo di volontari dei filmati con sequenze di immagini senza un particolare significato e ha nascosto al loro interno dei simboli sconosciuti che comparivano soli per pochi millisecondi. Ha poi mostrato questi simboli ai volontari chiedendo loro se li avevano già visti prima: il 22% di loro ha dichiarato di averli visti molto prima del test. Secondo Brown questo dato confermerebbe la teoria che spiega i déjà vu come brevi istanti durante i quali il cervello è ingannato da stimoli visivi ricevuti solo pochi istanti prima.

Fonte; focus
 
molto interessante bravo ^^
adesso capisco tutto ::emoji_relieved:
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molto interessante bravo ^^
adesso capisco tutto ::emoji_relieved:
 
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E' l'essere umano la macchina perfetta,e comunque, nessuno è perfetto :emoji_alien:
I deja-vu sono semplici piccole anomalie dell'ippocampo,oppure uno può aver già vissuto quella cosa perché l'ha già vissuta realmente ma non se lo ricordava XD.
 
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e se avessimo avuto altre vite in passato, dove il nostro cervello è volutamente bloccato??
molto interessante :emoji_smiley:
 
è molto interessante ad esempio quello delle parole che si "inceppano" non la sapevo ::emoji_relieved: