Il tecnico giallorosso: "Allestiremo una squadra competitiva anche per la Coppa Campioni. Mai contattato per la panchina della Nazionale. Sono contento che abbiano fatto il mio nome, ma il progetto giallorosso è al primo posto". Poi fa i complimenti a Prandelli: "Sono contento per lui, è un tecnico capace e una persona stupenda. Farà bene"
ROMA, 20 maggio 2010 - "Non sono mai stato contattato per la panchina della Nazionale". Claudio Ranieri parla chiaro e, forte di una stagione in cui la sua Roma ha sfiorato il miracolo, non ha motivi per nascondersi o lasciare intendere qualcosa che non ci è stato. E poi la Roma, lo ha detto mille volte, viene prima di tutto. "La Federcalcio non mi ha cercato - ha spiegato alla presentazione della Partita del Cuore in programma il 25 maggio a Modena - d'altronde prima della fine del campionato non poteva nemmeno farlo. Mi fa piacere che in tanti abbiano pensato al mio nome, ma per me il progetto Roma è al primo posto. Abbandonare questa società sarebbe stato un po' come tradirla". Poi fa i complimenti a Prandelli: "Sono contento per lui, è un tecnico capace e una persona stupenda. Farà bene".
La scommessa Adriano — Tornando alla Roma. "Dobbiamo allestire una rosa competitiva perché il prossimo anno ci sarà anche la Champions. Il pubblico vorrà di più da noi, sarà una stagione molto difficile". Occhio al mercato, dunque. "La scommessa Adriano? Io non scommetto, non gioco neanche la schedina. Però la mia vita è fatta sempre di scommesse. Non so nulla di Adriano e se lo sapessi non lo direi. La mia scommessa è fare meglio con la Roma il prossimo anno, tutti vorrebbero vedere superati questi ottanta punti. Io posso promettere soltanto ancora più lavoro di quello fatto". Toni resterà? "Non lo so, vediamo. Il mercato è fatto ad incastri e per capire quello che succederà dovranno incastrarsi prima diversi fattori. Noi comunque cerchiamo giocatori che mettano cuore e grinta, perché questo è il messaggio che abbiamo rivolto in questa stagione ai tifosi e su cui vogliamo insistere visto che è stato molto apprezzato". I rapporti con la società, assicura il tecnico, sono ottimi: "Sento Rosella Sensi tutti i giorni, non ho bisogno di incontrarmi con lei, abbiamo un rapporto molto stretto, adesso dobbiamo cercare di migliorare questa squadra e correggere alcuni errori che abbiamo commesso".
La juve tornerà forte — Ranieri, esonerato due stagioni fa dalla Juve, parla anche della rivoluzione bianconera: "Era chiaro che dopo una stagione del genere dovessero cambiare qualcosa. Ora avranno bisogno di tempo, ma sono convinto che alla fine saranno molto competitivi. Marotta è un dirigente che stimo molto e sicuramente farà bene". Nella gara di Modena, Ranieri sarà l'allenatore del Telethon Team-Ferrari che sfiderà la Nazionale Cantanti: "Sono onorato di partecipare a questa iniziativa. Noi italiani abbiamo un cuore grande e il traguardo di un milione di euro dobbiamo raggiungerlo".
ROMA, 20 maggio 2010 - "Non sono mai stato contattato per la panchina della Nazionale". Claudio Ranieri parla chiaro e, forte di una stagione in cui la sua Roma ha sfiorato il miracolo, non ha motivi per nascondersi o lasciare intendere qualcosa che non ci è stato. E poi la Roma, lo ha detto mille volte, viene prima di tutto. "La Federcalcio non mi ha cercato - ha spiegato alla presentazione della Partita del Cuore in programma il 25 maggio a Modena - d'altronde prima della fine del campionato non poteva nemmeno farlo. Mi fa piacere che in tanti abbiano pensato al mio nome, ma per me il progetto Roma è al primo posto. Abbandonare questa società sarebbe stato un po' come tradirla". Poi fa i complimenti a Prandelli: "Sono contento per lui, è un tecnico capace e una persona stupenda. Farà bene".
La scommessa Adriano — Tornando alla Roma. "Dobbiamo allestire una rosa competitiva perché il prossimo anno ci sarà anche la Champions. Il pubblico vorrà di più da noi, sarà una stagione molto difficile". Occhio al mercato, dunque. "La scommessa Adriano? Io non scommetto, non gioco neanche la schedina. Però la mia vita è fatta sempre di scommesse. Non so nulla di Adriano e se lo sapessi non lo direi. La mia scommessa è fare meglio con la Roma il prossimo anno, tutti vorrebbero vedere superati questi ottanta punti. Io posso promettere soltanto ancora più lavoro di quello fatto". Toni resterà? "Non lo so, vediamo. Il mercato è fatto ad incastri e per capire quello che succederà dovranno incastrarsi prima diversi fattori. Noi comunque cerchiamo giocatori che mettano cuore e grinta, perché questo è il messaggio che abbiamo rivolto in questa stagione ai tifosi e su cui vogliamo insistere visto che è stato molto apprezzato". I rapporti con la società, assicura il tecnico, sono ottimi: "Sento Rosella Sensi tutti i giorni, non ho bisogno di incontrarmi con lei, abbiamo un rapporto molto stretto, adesso dobbiamo cercare di migliorare questa squadra e correggere alcuni errori che abbiamo commesso".
La juve tornerà forte — Ranieri, esonerato due stagioni fa dalla Juve, parla anche della rivoluzione bianconera: "Era chiaro che dopo una stagione del genere dovessero cambiare qualcosa. Ora avranno bisogno di tempo, ma sono convinto che alla fine saranno molto competitivi. Marotta è un dirigente che stimo molto e sicuramente farà bene". Nella gara di Modena, Ranieri sarà l'allenatore del Telethon Team-Ferrari che sfiderà la Nazionale Cantanti: "Sono onorato di partecipare a questa iniziativa. Noi italiani abbiamo un cuore grande e il traguardo di un milione di euro dobbiamo raggiungerlo".
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