Ranieri: "Occhio Inter, ci proviamo"

Kepl

Utente Colossal
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20 Novembre 2009
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Il tecnico snobba Mou ed elogia Benitez: "Totti sta bene, Adriano si allena con umiltà e sta crescendo". "Dobbiamo vincere la Supercoppa per tutti i nostri tifosi al seguito". "Aquilani? Lo volevo io alla Juve"
 
"Occhio Inter, ci proviamo" Ranieri spinge la Roma

Il tecnico snobba Mou ed elogia Benitez: "Totti sta bene, Adriano si allena con umiltà e sta crescendo". "Dobbiamo vincere la Supercoppa per tutti i nostri tifosi al seguito". "Aquilani? Lo volevo io alla Juve"

MILANO, 20 agosto 2010 - I miracoli sono tali perché accadono raramente. È il concetto che Claudio Ranieri sottolinea alla vigilia dell'ennesima sfida con l'Inter quella che assegna la Supercoppa. "Ce la giochiamo, vogliamo vincerla. Non sarà facile contro l’Inter. Ma ci metteremo il massimo delle nostre forze. Nervosi? Escono certi rumors, ma la Roma sta bene. Siamo uniti e compatti e domani lo dimostreremo. Rispettiamo l'avversario ma abbiamo tantissimi tifosi al seguito e cercheremo di fare nostra la coppa pur sapendo che l'Inter è favorita". E Mourinho? "Non mi manca, me lo chiedete sempre…" e ci ride su. Poi invece ha parole di elogio per Benitez: "In Spagna ci siamo incontrati. Lui tecnico emergente all’Extremadura: col Valencia persi 1-0 lì e pareggiammo in casa. Ci conosciamo da tanto, persona serie, gran professionista". Ma quando si riparla del campionato scorso, della grande corsa per lo scudetto, Ranieri quasi scandisce: "Noi siamo stati bravi a rimanere coesi. Reagendo alle difficoltà. Ma abbiamo parlato di miracolo. E i miracoli sono tali perché rarità".

TOTTI E L'IMPERATORE — Riguardo ai suoi attaccanti, non parla di formazione, Ranieri, ma lascia intendere: "Totti? Sta bene. Adriano? Ha una voglia immensa, ma anche una struttura fisica notevole. E’ un nostro punto di riferimento e lo stiamo aspettando per farlo inserire bene. Ha legato bene con i compagni: questa è la cosa più importante. E poi la preparazione si assimila in maniera diversa. Si sta allenando con grande voglia e umiltà. Mi auguro che l’ambiente Roma gli faccia bene".

LA PREPARAZIONE — Dopo il tonfo ad Atene sono nati dubbi sulla preparazione. Ranieri ribatte: "Non so se è stata più leggera o meno. Ogni allenatore ha il suo libro magico. Non credo sia stata leggera. I dubbi ci saranno sempre, per ogni tecnico, che ha il suo modo di allenare. Diverso da Spalletti, Capello, Mourinho e tutti quanti".


FRATELLI BURDISSO E FRANCESI — Eviterebbe il tema ma ci finisce dentro: "Mercato difficile e chiuso non solo per la Roma. Noi abbiamo bisogno di un difensore centrale e di un esterno sinistro come alternativa a Riise. Abbiamo cambiato pochissimo Adriano, Simplicio e… i fratelli Burdisso. Speriamo ancora di prendere Nicolas perché ho bisogno di tre centrali forti, non per mancanza di fiducia in Mexes, che sta bene, è stato chiamato in nazionale e ha molte motivazioni. Questo è importante per noi e la Francia. Ne ho parlato anche con il c.t. Blanc a Parigi. E abbiamo discusso anche di Menez, che ha grandi potenzialità. Spero sarà un anno molto importante per lui".

SCUDETTO E MIRACOLI — Oltre la Supercoppa la strada si fa in salita: "Noi dobbiamo batterci per un posto in Champions con Milan, Juve, Fiorentina, Napoli, Palermo, Samp. L'anno scorso noi siamo stati bravi perché nei momenti difficili abbiamo fatto gruppo e reagito. I miracoli sono rari però…".

AQUILANI E LA JUVE — Ranieri è volutamente sibillino sull'argomento:"Io credo che non torni in Italia". Poi incalzato dai giornalisti che gli fanno intendere che ormai l'affare con la Juve è fatto aggiunge: "Sarebbe la fine del percorso… perché lo volevo io quando stavo a Torino".

Gazzetta