Minaccia Aliena
PRO
- Ottimo comparto grafico
- Gameplay discreto
- Storia avvincente...
CONTRO
- ...ma decisamente troppo corta
- IA inadeguata
- Monotono e ripetitivo
Ogni anno assistiamo puntualmente alla presentazione di prodotti molto ambiziosi che, vantando le caratteristiche più disparate, riescono a conquistare l’interesse di migliaia di appassionati; talvolta però il prodotto finale non si rivela all’altezza delle aspettative, deludendo tutti coloro che, alla vigilia del suo rilascio, speravano in un capolavoro da aggiungere alla propria collezione. Blacksite: Area 51 fa purtroppo parte di questa categoria; l’ultima fatica di Midway si dimostra infatti un titolo di basso profilo, ben lontano dagli standard annunciati in fase di pre-release. Totale fallimento o capolavoro mancato? Scopriamolo insieme.
Lotta per la sopravvivenza
In questo titolo impersonerete Aeran Pierce, un militare Americano a capo della squadra Eco, inviato in missione in Iraq per investigare sulla presenza di armi di distruzione di massa; una volta sul posto, Pierce non si troverà però a fronteggiare semplici soldati, bensì individui che si distingueranno per una resistenza fisica decisamente anomala. Due anni più tardi, dopo questa breve parentesi, il vostro “sporco lavoro” vi porterà in Nevada, dove, secondo quanto comunicatovi dai vostri superiori, una piccola cittadina sarà stata messa a ferro e fuoco da un gruppo di rivoltosi. Al vostro arrivo, lo scenario si dimostrerà però ben diverso da ciò che vi sareste immaginati; i vostri nemici non saranno infatti normali uomini, bensì creature deformi, dotate di poteri assolutamente fuori dal comune. Da questo momento in poi, avranno inizio una serie di scontri al limite dell’umano contro creature aliene dall’origine sconosciuta che metteranno a dura prova le vostre abilità di combattimento; i segreti che state per scoprire potrebbero cambiare la vostra vita per sempre. Siete pronti a lottare per salvare l’umanità? Che il conflitto abbia inizio!
Gameplay
Il gameplay di Blacksite, pur presentando alcuni difetti tutt’altro che trascurabili, si dimostra semplice ed immediato. Il sistema di puntamento è ben calibrato e ogni arma che deciderete di utilizzare fornirà una sensazione di “fuoco” alquanto diversa dalle altre; ciascun strumento di morte dispone inoltre di canonici mirini – che ovviamente cambieranno in base alla tipologia – che vi aiuteranno a perfezionare la vostra precisione in caso di necessità. Le armi disponibili si dividono in “convenzionali”, se così vogliamo chiamarle, come mitragliatori, fucili e fucili di precisione, e “non convenzionali”, che comprendono i vari armamenti speciali posseduti dai vostri acerrimi nemici.
Questo titolo può inoltre contare su un sistema di gestione dei compagni di squadra molto immediato, che vi permetterà di elaborare discrete strategie offensive per fronteggiare la minaccia avversaria; mediante la semplice pressione di “RB” (il tasto potrebbe variare in base alla configurazione dei tasti selezionata), avrete l’opportunità di dirigere i membri del vostro team verso una determinata posizione del territorio, uno specifico nemico su cui concentrare gli attacchi, o ancora su degli oggetti con cui solo uno dei vostri due compagni sarà in grado di interagire. Questo aspetto della meccanica di gioco rappresenterà una buona fonte di interesse che spingerà qualsiasi giocatore a provare costantemente nuove tattiche.
Il tutto è purtroppo impoverito da un’intelligenza artificiale insufficiente, che potrebbe talvolta suscitarvi rabbia e frustrazione. I vostri compagni, nonostante i comandi che deciderete di impartirgli, si comporteranno spesso in maniera inspiegabile, avanzando senza motivo nelle braccia dei nemici, o immobilizzandosi completamente mentre venite crivellati da una pioggia di proiettili. Lo stesso concetto vale purtroppo anche per i vostri avversari, i quali passeranno da situazioni di estrema abilità, dove difficilmente riuscirete a contrastarli, ad altre dove vi chiederete il perché di tanta stupidità. Un vero peccato; una via di mezzo sarebbe stata sicuramente più gradita.
Le giuste motivazioni
Uno degli aspetti più particolari di questo titolo è rappresentato dall’effetto che le vostre azioni avranno sul morale del vostro team; in base alla vostra condotta sul campo di battaglia, i vostri uomini subiranno delle alterazioni di “morale”, che influenzeranno notevolmente il loro rendimento in combattimento. Se per esempio doveste trascorrere la maggior parte del tempo a nascondervi, lasciando avanzare i vostri due commilitoni, il morale si abbasserà vertiginosamente, lasciando a voi il compito di cambiare le sorti di una battaglia; al contrario, se doveste riuscire a mostrare il vostro valore contro le orde di alieni che vi si opporranno, i due soldati al vostro seguito verranno stimolati a tal punto da voler cercare loro stessi la gloria in battaglia. In questi frangenti, seppur in maniera non particolarmente marcata, noterete una maggior reattività nell’esecuzione dei comandi ed una notevole precisione durante gli scontri a fuoco. Non sottovalutate l’aspetto psicologico in una battaglia; le motivazioni saranno alla base del vostro successo!
Multiplayer
Blacksite gode anche di una discreta opzione multiplayer fino a 10 giocatori, dove è possibile intraprendere alcune modalità tipiche del gioco on-line, come ad esempio “ruba bandiera” o l’ancor più noto “deathmatch”; tra questi “classici” spicca però una modalità del tutto inedita che impegnerà i giocatori, divisi in due squadre da cinque elementi – una per gli umani ed una per le forze aliene – a combattere nel tentativo di far predominare la propria razza su quella degli avversari. Gli alieni avranno il compito di uccidere gli umani per poi portarli dalla loro parte, mentre gli umani dovranno solo preoccuparsi di mantenere la propria “purezza” genetica.
Il multiplayer rappresenta indubbiamente un elemento di grande interesse soprattutto a fronte di una modalità single player, affetta da una longevità al di sotto degli standard previsti da un buon FPS; per completare l’avventura, non impiegherete infatti più di uno o due giorni.
Comparto Tecnico
Tecnicamente parlando, grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine, questo titolo si dimostra all’altezza degli standard previsti per un prodotto di nuova generazione. Il comparto grafico, impreziosito dalla collaborazione con Susan O'Connor – già nota per aver realizzato la sceneggiatura dell’ormai celebre Gears of War – è senza dubbio uno dei maggiori pregi di Blacksite. Le ambientazioni di gioco, ben caratterizzate e curate nei minimi dettagli, si dimostrano affascinanti ed evocative per tutto l’arco dell’avventura; gli scenari si distinguono inoltre per una notevole varietà territoriale, che vi porterà a combattere in zone molto diverse fra loro come strade cittadine o ampi deserti. Gli scenari denotano inoltre uno stile molto “dark” che renderà alcuni frangenti dell’avventura davvero suggestivi. Indipendentemente dal campo di battaglia, noterete una buona interattività con gli oggetti e le strutture dell’ambiente, oltre ad una cura dei dettagli di primo piano; lanciando una granata in mezzo a delle macchine per esempio, quest’ultime esploderanno in maniera assolutamente realistica, contribuendo a dare maggior profondità alle situazioni più avvincenti. La realizzazione dei personaggi e dei nemici è anch’essa di buona fattura; ogni individuo gode infatti di una notevole fluidità nelle movenze e soprattutto nelle animazioni sia per quanto riguarda quelle relative alle fasi di combattimento, ma soprattutto per ciò che concerne le animazioni facciali.
Il comparto audio, pur raggiungendo la piena sufficienza, non si dimostra all’altezza della realizzazione grafica. Le musiche di sottofondo che vi accompagneranno nel corso dell’avventura sono piacevoli da ascoltare e adeguate alla realtà bellica proposta da Midway; lo stesso discorso si addice anche al doppiaggio – realizzato interamente in Italiano – che, pur scadendo talvolta in frasi tipiche degli action movies, appare coinvolgente e di discreto accompagnamento alle fasi di combattimento. Gli effetti sonori, compresi quelli relativi agli scontri a fuoco, si dimostrano ben caratterizzati e sostanzialmente realistici.
L’incredibile attesa che ha accompagnato lo sviluppo di Blacksite: Area 51 si è rivelata purtroppo vana, ed ora tutto ciò che ci resta è soltanto un’avvilente amarezza al pensiero di ciò che sarebbe potuto essere. Alla luce di ciò che ci viene proposto, questo titolo può benissimo essere considerato come uno dei prodotti più deludenti della nuova generazione, inserendosi in una fascia di semi-mediocrità del tutto inadeguata per un titolo di questa portata. Nonostante un gameplay sostanzialmente buono e una trama che nel complesso si dimostra affascinante ed avvincente, le lacune relative all’intelligenza artificiale di compagni e nemici, unite ad una scarsa longevità, renderanno la vostra esperienza di gioco non sempre piacevole. L’unico aspetto veramente degno di un nota è il comparto grafico, dove l’inconfondibile tocco di Susan O'Connor, autrice della sceneggiatura di Gears Of War, si dimostra determinante nel dar vita ad un’atmosfera affascinante ed evocativa. In definitiva, se foste interessati a questo titolo, il mio consiglio è quello di mettere le mani sulle due demo giocabili disponibili su Xbox Live, prima di procedere con l’acquisto.
Fonte: spaziogames.it
PRO
- Ottimo comparto grafico
- Gameplay discreto
- Storia avvincente...
CONTRO
- ...ma decisamente troppo corta
- IA inadeguata
- Monotono e ripetitivo
Ogni anno assistiamo puntualmente alla presentazione di prodotti molto ambiziosi che, vantando le caratteristiche più disparate, riescono a conquistare l’interesse di migliaia di appassionati; talvolta però il prodotto finale non si rivela all’altezza delle aspettative, deludendo tutti coloro che, alla vigilia del suo rilascio, speravano in un capolavoro da aggiungere alla propria collezione. Blacksite: Area 51 fa purtroppo parte di questa categoria; l’ultima fatica di Midway si dimostra infatti un titolo di basso profilo, ben lontano dagli standard annunciati in fase di pre-release. Totale fallimento o capolavoro mancato? Scopriamolo insieme.
Lotta per la sopravvivenza
In questo titolo impersonerete Aeran Pierce, un militare Americano a capo della squadra Eco, inviato in missione in Iraq per investigare sulla presenza di armi di distruzione di massa; una volta sul posto, Pierce non si troverà però a fronteggiare semplici soldati, bensì individui che si distingueranno per una resistenza fisica decisamente anomala. Due anni più tardi, dopo questa breve parentesi, il vostro “sporco lavoro” vi porterà in Nevada, dove, secondo quanto comunicatovi dai vostri superiori, una piccola cittadina sarà stata messa a ferro e fuoco da un gruppo di rivoltosi. Al vostro arrivo, lo scenario si dimostrerà però ben diverso da ciò che vi sareste immaginati; i vostri nemici non saranno infatti normali uomini, bensì creature deformi, dotate di poteri assolutamente fuori dal comune. Da questo momento in poi, avranno inizio una serie di scontri al limite dell’umano contro creature aliene dall’origine sconosciuta che metteranno a dura prova le vostre abilità di combattimento; i segreti che state per scoprire potrebbero cambiare la vostra vita per sempre. Siete pronti a lottare per salvare l’umanità? Che il conflitto abbia inizio!
Gameplay
Il gameplay di Blacksite, pur presentando alcuni difetti tutt’altro che trascurabili, si dimostra semplice ed immediato. Il sistema di puntamento è ben calibrato e ogni arma che deciderete di utilizzare fornirà una sensazione di “fuoco” alquanto diversa dalle altre; ciascun strumento di morte dispone inoltre di canonici mirini – che ovviamente cambieranno in base alla tipologia – che vi aiuteranno a perfezionare la vostra precisione in caso di necessità. Le armi disponibili si dividono in “convenzionali”, se così vogliamo chiamarle, come mitragliatori, fucili e fucili di precisione, e “non convenzionali”, che comprendono i vari armamenti speciali posseduti dai vostri acerrimi nemici.
Questo titolo può inoltre contare su un sistema di gestione dei compagni di squadra molto immediato, che vi permetterà di elaborare discrete strategie offensive per fronteggiare la minaccia avversaria; mediante la semplice pressione di “RB” (il tasto potrebbe variare in base alla configurazione dei tasti selezionata), avrete l’opportunità di dirigere i membri del vostro team verso una determinata posizione del territorio, uno specifico nemico su cui concentrare gli attacchi, o ancora su degli oggetti con cui solo uno dei vostri due compagni sarà in grado di interagire. Questo aspetto della meccanica di gioco rappresenterà una buona fonte di interesse che spingerà qualsiasi giocatore a provare costantemente nuove tattiche.
Il tutto è purtroppo impoverito da un’intelligenza artificiale insufficiente, che potrebbe talvolta suscitarvi rabbia e frustrazione. I vostri compagni, nonostante i comandi che deciderete di impartirgli, si comporteranno spesso in maniera inspiegabile, avanzando senza motivo nelle braccia dei nemici, o immobilizzandosi completamente mentre venite crivellati da una pioggia di proiettili. Lo stesso concetto vale purtroppo anche per i vostri avversari, i quali passeranno da situazioni di estrema abilità, dove difficilmente riuscirete a contrastarli, ad altre dove vi chiederete il perché di tanta stupidità. Un vero peccato; una via di mezzo sarebbe stata sicuramente più gradita.
Le giuste motivazioni
Uno degli aspetti più particolari di questo titolo è rappresentato dall’effetto che le vostre azioni avranno sul morale del vostro team; in base alla vostra condotta sul campo di battaglia, i vostri uomini subiranno delle alterazioni di “morale”, che influenzeranno notevolmente il loro rendimento in combattimento. Se per esempio doveste trascorrere la maggior parte del tempo a nascondervi, lasciando avanzare i vostri due commilitoni, il morale si abbasserà vertiginosamente, lasciando a voi il compito di cambiare le sorti di una battaglia; al contrario, se doveste riuscire a mostrare il vostro valore contro le orde di alieni che vi si opporranno, i due soldati al vostro seguito verranno stimolati a tal punto da voler cercare loro stessi la gloria in battaglia. In questi frangenti, seppur in maniera non particolarmente marcata, noterete una maggior reattività nell’esecuzione dei comandi ed una notevole precisione durante gli scontri a fuoco. Non sottovalutate l’aspetto psicologico in una battaglia; le motivazioni saranno alla base del vostro successo!
Multiplayer
Blacksite gode anche di una discreta opzione multiplayer fino a 10 giocatori, dove è possibile intraprendere alcune modalità tipiche del gioco on-line, come ad esempio “ruba bandiera” o l’ancor più noto “deathmatch”; tra questi “classici” spicca però una modalità del tutto inedita che impegnerà i giocatori, divisi in due squadre da cinque elementi – una per gli umani ed una per le forze aliene – a combattere nel tentativo di far predominare la propria razza su quella degli avversari. Gli alieni avranno il compito di uccidere gli umani per poi portarli dalla loro parte, mentre gli umani dovranno solo preoccuparsi di mantenere la propria “purezza” genetica.
Il multiplayer rappresenta indubbiamente un elemento di grande interesse soprattutto a fronte di una modalità single player, affetta da una longevità al di sotto degli standard previsti da un buon FPS; per completare l’avventura, non impiegherete infatti più di uno o due giorni.
Comparto Tecnico
Tecnicamente parlando, grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine, questo titolo si dimostra all’altezza degli standard previsti per un prodotto di nuova generazione. Il comparto grafico, impreziosito dalla collaborazione con Susan O'Connor – già nota per aver realizzato la sceneggiatura dell’ormai celebre Gears of War – è senza dubbio uno dei maggiori pregi di Blacksite. Le ambientazioni di gioco, ben caratterizzate e curate nei minimi dettagli, si dimostrano affascinanti ed evocative per tutto l’arco dell’avventura; gli scenari si distinguono inoltre per una notevole varietà territoriale, che vi porterà a combattere in zone molto diverse fra loro come strade cittadine o ampi deserti. Gli scenari denotano inoltre uno stile molto “dark” che renderà alcuni frangenti dell’avventura davvero suggestivi. Indipendentemente dal campo di battaglia, noterete una buona interattività con gli oggetti e le strutture dell’ambiente, oltre ad una cura dei dettagli di primo piano; lanciando una granata in mezzo a delle macchine per esempio, quest’ultime esploderanno in maniera assolutamente realistica, contribuendo a dare maggior profondità alle situazioni più avvincenti. La realizzazione dei personaggi e dei nemici è anch’essa di buona fattura; ogni individuo gode infatti di una notevole fluidità nelle movenze e soprattutto nelle animazioni sia per quanto riguarda quelle relative alle fasi di combattimento, ma soprattutto per ciò che concerne le animazioni facciali.
Il comparto audio, pur raggiungendo la piena sufficienza, non si dimostra all’altezza della realizzazione grafica. Le musiche di sottofondo che vi accompagneranno nel corso dell’avventura sono piacevoli da ascoltare e adeguate alla realtà bellica proposta da Midway; lo stesso discorso si addice anche al doppiaggio – realizzato interamente in Italiano – che, pur scadendo talvolta in frasi tipiche degli action movies, appare coinvolgente e di discreto accompagnamento alle fasi di combattimento. Gli effetti sonori, compresi quelli relativi agli scontri a fuoco, si dimostrano ben caratterizzati e sostanzialmente realistici.
L’incredibile attesa che ha accompagnato lo sviluppo di Blacksite: Area 51 si è rivelata purtroppo vana, ed ora tutto ciò che ci resta è soltanto un’avvilente amarezza al pensiero di ciò che sarebbe potuto essere. Alla luce di ciò che ci viene proposto, questo titolo può benissimo essere considerato come uno dei prodotti più deludenti della nuova generazione, inserendosi in una fascia di semi-mediocrità del tutto inadeguata per un titolo di questa portata. Nonostante un gameplay sostanzialmente buono e una trama che nel complesso si dimostra affascinante ed avvincente, le lacune relative all’intelligenza artificiale di compagni e nemici, unite ad una scarsa longevità, renderanno la vostra esperienza di gioco non sempre piacevole. L’unico aspetto veramente degno di un nota è il comparto grafico, dove l’inconfondibile tocco di Susan O'Connor, autrice della sceneggiatura di Gears Of War, si dimostra determinante nel dar vita ad un’atmosfera affascinante ed evocativa. In definitiva, se foste interessati a questo titolo, il mio consiglio è quello di mettere le mani sulle due demo giocabili disponibili su Xbox Live, prima di procedere con l’acquisto.
Fonte: spaziogames.it