- 7 Giugno 2007
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Silent Hill 5
Il momento che tanti appassionati di horror aspettavano da tanto, troppo tempo è, forse, finalmente arrivato: Silent Hill ritorna in grande stile e si preannuncia come un altro capolavoro. Con questo titolo Konami, infatti, tenta di rilanciare un franchise che, da un po’ di tempo a questa parte, ha fatto lentamente scemare l’entusiasmo dei propri fan. I recenti capitoli sviluppati per PS2 hanno, man mano, snaturato la vena da horror psicologico che contraddistingueva i primi due episodi della saga, scivolando in favore di meccaniche più action. Tali innovazioni, se da un lato hanno strizzato l’occhio alle richieste di rinverdire il gameplay, dall’altro hanno portato a deviare in modo brusco l’atmosfera unica, tessuta sapientemente dagli ottimi binari dei primissimi capitoli. Fortunatamente la situazione attuale sembra essere diversa: esaltata dalle vendite e dal successo di critica e addetti ai lavori per il loro ultimo lavoro su PSP, la Konami promette di riportare la saga ai fasti incredibili ed angoscianti incontrati ed amati in precedenza, introducendo, allo stesso tempo, diverse novità. La realizzazione di questo nuovo capitolo, tuttavia, non sarà affidata alla stessa Konami, ma ad un gruppo nuovo, The Collective, pressoché sconosciuto. Il team di sviluppo, a detta di Konami, sarà multiculturale e riunirà anche alcuni membri già responsabili dei precedenti capitoli fra i quali il compositore Akira Yamaoka, autore delle indimenticabili musiche dei primi capitoli. Nonostante i precedenti lavori del team The Collective non fossero propriamente dei capolavori – Buffy The Vampire Slayer, Marc Ecko’s Getting up: Contents Under Pressure e Il Codice da Vinci - la supervisione della Konami è stata assicurata, tranquillizzando le schiere di fan che davano già per scontato il declino inevitabile e definitivo della saga.
La trama prevista racconta di Alex Shepherd, un militare di 22 anni, che durante una delle sue tante missioni ha una visione: il fratello minore Joshua è in pericolo. Il protagonista abbandona il campo e corre alla sua città natale, Shepherd’s Glen, in cerca di risposte, ma un misto di angoscia e paura si impossesserà di lui quando scoprirà che sia il fratellino che il padre sono spariti, mentre la madre versa in uno stato catatonico. Questo sarà solo l’inizio di un viaggio che lo porterà nella misteriosa cittadina di Silent Hill e dei numerosi ed inquietanti segreti che si nascondono nella fitta nebbia in cui è avvolta.
Dopo tanto buio finalmente il sole…
Dopo aver esplorato gli scenari cittadini in condizioni di buio totale, schiariti soltanto dalla misera e debole luce di una torcia, ecco apparire il sole all’orizzonte. Una delle novità proposte in questo capitolo next-gen, infatti, sarà proprio l’introduzione di fasi di gioco diurne che, incredibile a dirsi, potrebbero creare un’atmosfera ancora più malsana e disturbante di quelle che abbiamo potuto ammirare nei precedenti capitoli. Da quanto abbiamo osservato finora, infatti, la particolare scelta cromatica garantirà un’atmosfera a dir poco angosciante, rendendo gli ambienti di gioco ancora più opprimenti e soffocanti. Dal punto di vista scenografico il passaggio alla dimensione oscura avverrà in tempo reale, ereditando la rappresentazione scenica osservata nel film: i muri si sgretoleranno dinanzi ai nostri occhi lasciando il posto a grate arrugginite e sporche, con un effetto visivo davvero mozzafiato. Non è dato sapere per ora se il passaggio sarà predeterminato dalle fasi di gioco, o avremo noi la facoltà di passare da un piano dimensionale all’altro, come visto in Silent Hill Origins. Oltre alle ovvie novità in campo tecnico, ci saranno elementi di gioco strettamente legati alle meccaniche viste nel secondo capitolo, fra i quali spiccano gli enigmi e i finali alternativi. Per i primi, gli sviluppatori assicurano un notevole impegno mentale e psicologico, poichè sono stati definiti ‘disturbanti’; la loro risoluzione, inoltre, sarà alla base non solo dello svolgersi della storia, ma anche per chiarire alcuni punti oscuri della trama. Il gioco permetterà quindi un duplice approccio: vivere una storia in superficie, o esplorarne a fondo i misteri: la scelta starà a noi e al nostro modo di giocare.
La natura stessa del protagonista comporterà un sostanziale cambiamento alle fasi di combattimento. Il protagonista, essendo un militare, sarà a conoscenza di alcune tecniche di difesa personale, oltre che di tutta una serie di attacchi corpo a corpo e prese, che sarà possibile sfruttare in modo adeguato contro gli avversari. All’aumento delle nostre potenzialità offensive, seguirà parallelamente un incremento della difficoltà generale; i nostri avversari, infatti, godranno di un’intelligenza artificiale più raffinata ed evoluta, nonché di un maggior numero di azioni da poter compiere per ostacolarci. Le creature, ad esempio, potranno, per la prima volta nella serie, aprire porte per seguirci all’interno di una stanza, rendendo, di fatto, nessun luogo sicuro. Questa scelta aumenterà sostanzialmente il coinvolgimento e la sensazione di angoscia del giocatore che non potrà più trarsi in salvo – come nei precedenti episodi – semplicemente fuggendo e nascondendosi in una stanza. Un aspetto che è stato confermato dagli sviluppatori riguarda la sensibilità di alcuni mostri alla luce ed al rumore, oltre al ritorno dell’immancabile coppia torcia-radio. Un netto ritorno alle origini è confermato, inoltre, dalla presenza di finali alternativi legati ad alcune scelte effettuate nel corso del gioco, aumentando la coerenza narrativa e, di conseguenza, la voglia di esplorazione del giocatore, garantendo una longevità maggiore oltre che una discreta rigiocabilità.
Aspetto Tecnico
Oltre alle novità citate in precedenza, la maggior potenza dell’hardware a disposizione del team di sviluppo ha permesso un’interazione con l’ambiente circostante davvero pregevole. L’utilizzo del motore Havok contribuirà ad un’implementazione di una fisica notevole ed accurata. Durante le fasi di combattimento potremo, infatti, usufruire di qualsiasi oggetto ed utilizzarlo come arma. L’atmosfera del titolo appare già pressoché perfetta e consona allo stile di ogni Silent Hill: angosciante, opprimente e delirante. Possiamo notare, inoltre, già a questo stadio, animazioni davvero curate grazie all’utilizzo del motion-capture che assicura movimenti più fluidi, resi ancor più innaturali dall’aumento nell’inquietante scattosità tipica delle creature che godranno, inoltre, di diverse tipologie di camminata in base alle loro condizioni e all’ambiente circostante.
Il momento che tanti appassionati di horror aspettavano da tanto, troppo tempo è, forse, finalmente arrivato: Silent Hill ritorna in grande stile e si preannuncia come un altro capolavoro. Con questo titolo Konami, infatti, tenta di rilanciare un franchise che, da un po’ di tempo a questa parte, ha fatto lentamente scemare l’entusiasmo dei propri fan. I recenti capitoli sviluppati per PS2 hanno, man mano, snaturato la vena da horror psicologico che contraddistingueva i primi due episodi della saga, scivolando in favore di meccaniche più action. Tali innovazioni, se da un lato hanno strizzato l’occhio alle richieste di rinverdire il gameplay, dall’altro hanno portato a deviare in modo brusco l’atmosfera unica, tessuta sapientemente dagli ottimi binari dei primissimi capitoli. Fortunatamente la situazione attuale sembra essere diversa: esaltata dalle vendite e dal successo di critica e addetti ai lavori per il loro ultimo lavoro su PSP, la Konami promette di riportare la saga ai fasti incredibili ed angoscianti incontrati ed amati in precedenza, introducendo, allo stesso tempo, diverse novità. La realizzazione di questo nuovo capitolo, tuttavia, non sarà affidata alla stessa Konami, ma ad un gruppo nuovo, The Collective, pressoché sconosciuto. Il team di sviluppo, a detta di Konami, sarà multiculturale e riunirà anche alcuni membri già responsabili dei precedenti capitoli fra i quali il compositore Akira Yamaoka, autore delle indimenticabili musiche dei primi capitoli. Nonostante i precedenti lavori del team The Collective non fossero propriamente dei capolavori – Buffy The Vampire Slayer, Marc Ecko’s Getting up: Contents Under Pressure e Il Codice da Vinci - la supervisione della Konami è stata assicurata, tranquillizzando le schiere di fan che davano già per scontato il declino inevitabile e definitivo della saga.
La trama prevista racconta di Alex Shepherd, un militare di 22 anni, che durante una delle sue tante missioni ha una visione: il fratello minore Joshua è in pericolo. Il protagonista abbandona il campo e corre alla sua città natale, Shepherd’s Glen, in cerca di risposte, ma un misto di angoscia e paura si impossesserà di lui quando scoprirà che sia il fratellino che il padre sono spariti, mentre la madre versa in uno stato catatonico. Questo sarà solo l’inizio di un viaggio che lo porterà nella misteriosa cittadina di Silent Hill e dei numerosi ed inquietanti segreti che si nascondono nella fitta nebbia in cui è avvolta.
Dopo tanto buio finalmente il sole…
Dopo aver esplorato gli scenari cittadini in condizioni di buio totale, schiariti soltanto dalla misera e debole luce di una torcia, ecco apparire il sole all’orizzonte. Una delle novità proposte in questo capitolo next-gen, infatti, sarà proprio l’introduzione di fasi di gioco diurne che, incredibile a dirsi, potrebbero creare un’atmosfera ancora più malsana e disturbante di quelle che abbiamo potuto ammirare nei precedenti capitoli. Da quanto abbiamo osservato finora, infatti, la particolare scelta cromatica garantirà un’atmosfera a dir poco angosciante, rendendo gli ambienti di gioco ancora più opprimenti e soffocanti. Dal punto di vista scenografico il passaggio alla dimensione oscura avverrà in tempo reale, ereditando la rappresentazione scenica osservata nel film: i muri si sgretoleranno dinanzi ai nostri occhi lasciando il posto a grate arrugginite e sporche, con un effetto visivo davvero mozzafiato. Non è dato sapere per ora se il passaggio sarà predeterminato dalle fasi di gioco, o avremo noi la facoltà di passare da un piano dimensionale all’altro, come visto in Silent Hill Origins. Oltre alle ovvie novità in campo tecnico, ci saranno elementi di gioco strettamente legati alle meccaniche viste nel secondo capitolo, fra i quali spiccano gli enigmi e i finali alternativi. Per i primi, gli sviluppatori assicurano un notevole impegno mentale e psicologico, poichè sono stati definiti ‘disturbanti’; la loro risoluzione, inoltre, sarà alla base non solo dello svolgersi della storia, ma anche per chiarire alcuni punti oscuri della trama. Il gioco permetterà quindi un duplice approccio: vivere una storia in superficie, o esplorarne a fondo i misteri: la scelta starà a noi e al nostro modo di giocare.
La natura stessa del protagonista comporterà un sostanziale cambiamento alle fasi di combattimento. Il protagonista, essendo un militare, sarà a conoscenza di alcune tecniche di difesa personale, oltre che di tutta una serie di attacchi corpo a corpo e prese, che sarà possibile sfruttare in modo adeguato contro gli avversari. All’aumento delle nostre potenzialità offensive, seguirà parallelamente un incremento della difficoltà generale; i nostri avversari, infatti, godranno di un’intelligenza artificiale più raffinata ed evoluta, nonché di un maggior numero di azioni da poter compiere per ostacolarci. Le creature, ad esempio, potranno, per la prima volta nella serie, aprire porte per seguirci all’interno di una stanza, rendendo, di fatto, nessun luogo sicuro. Questa scelta aumenterà sostanzialmente il coinvolgimento e la sensazione di angoscia del giocatore che non potrà più trarsi in salvo – come nei precedenti episodi – semplicemente fuggendo e nascondendosi in una stanza. Un aspetto che è stato confermato dagli sviluppatori riguarda la sensibilità di alcuni mostri alla luce ed al rumore, oltre al ritorno dell’immancabile coppia torcia-radio. Un netto ritorno alle origini è confermato, inoltre, dalla presenza di finali alternativi legati ad alcune scelte effettuate nel corso del gioco, aumentando la coerenza narrativa e, di conseguenza, la voglia di esplorazione del giocatore, garantendo una longevità maggiore oltre che una discreta rigiocabilità.
Aspetto Tecnico
Oltre alle novità citate in precedenza, la maggior potenza dell’hardware a disposizione del team di sviluppo ha permesso un’interazione con l’ambiente circostante davvero pregevole. L’utilizzo del motore Havok contribuirà ad un’implementazione di una fisica notevole ed accurata. Durante le fasi di combattimento potremo, infatti, usufruire di qualsiasi oggetto ed utilizzarlo come arma. L’atmosfera del titolo appare già pressoché perfetta e consona allo stile di ogni Silent Hill: angosciante, opprimente e delirante. Possiamo notare, inoltre, già a questo stadio, animazioni davvero curate grazie all’utilizzo del motion-capture che assicura movimenti più fluidi, resi ancor più innaturali dall’aumento nell’inquietante scattosità tipica delle creature che godranno, inoltre, di diverse tipologie di camminata in base alle loro condizioni e all’ambiente circostante.