La scena si apre con Jill sdraiata su un letto matrimoniale, probabilmente svenuta e portata lì da qualcuno. Non appena apre gli occhi, la nostra eroina si sente disorientata, non ha idea di come sia giunta in quel luogo, l'unica cosa da fare è alzarsi ed esplorare l'ambiente circostante. Non appena prendiamo il controllo di Jill non possiamo fare a meno di notare l'incredibile dettaglio grafico di cui gode il gioco, a partire dal modello poligonale della protagonista fino alla realizzazione della stanza da letto dove si trova. Fatta questa breve precisazione prendiamo confidenza con i controlli che, come ci si aspettava, non si discostano dal classico schema imposto da Resident Evil 4. Anche qui avremo la telecamera in terza persona posta alle spalle di Jill, i dorsali per mirare e sparare, mentre con i pulsanti base potremo correre, esaminare i punti d'interesse e ricaricare l'arma. La porta della stanza è chiusa a chiave, bisogna smontare il pannello vicino per sbloccarla. Nel bagno adiacente c'è una vasca piena d'acqua nella quale, una volta fatta defluire l'acqua, troviamo un prezioso cacciavite, e, mentre ci dirigiamo verso la porta, ecco che dall'armadio balza fuori un mostro bianchiccio senza occhi, denti aguzzi e un braccio con delle spine pronto a fare di noi la sua merenda. Eliminato il pericolo proseguiamo attraverso la porta sbloccata per esplorare la zona successiva. Attraversato il corridoio ci ritroviamo in una libreria, gli scaffali sono posti in modo da creare un percorso obbligatorio piuttosto stretto dove veniamo puntualmente attaccati. Altra porta, altro piccolo corridoio: questa volta, però, ci ritroviamo all'interno di una grande sala da pranzo con tanto di scale per andare al piano superiore. In una piccola stanza rinveniamo un oggetto inedito per la serie, un supply scanner. Questo servirà per scansionare l'ambiente alla ricerca di oggetti nascosti altrimenti invisibili: equipaggiandolo come se fosse un'arma, la visuale si sposterà in prima persona. Gli oggetti devono essere dapprima inquadrati nel mirino e poi scansionati per qualche secondo in modo da dare tempo allo scanner di identificarli. In questo modo potrete rinvenire munizioni, erbe curative o addirittura parti extra per modificare le armi di base. Tornanti alla sala da pranzo prendiamo le scale per raggiungere il piano superiore dove, in una piccola stanza da esposizioni, troviamo altri due nemici; uno di loro è leggermente diverso dal solito, più gonfio sulla schiena come se fosse gobbo, ma sempre letale. Un'altra serie di corridoi ci aspetta fino a quando non troviamo un ascensore. Selezioniamo l'unico piano disponibile e saliamo. Non appena arrivati incontriamo il nuovo partner di Jill per questa avventura, Parker. Lo seguiamo fino ad arrivare al ponte di comando: pochi secondi e una forte esplosione fa tremare la grande nave da crociera. L'imbarcazione usata dalla BSAA è saltata in aria. Un attimo dopo piomba sulla scena un altro essere umano che coglie Jill alle spalle bloccandola, ma la protagonista non è una bella principessa da salvare e in pochi secondi riesce a liberarsi. Parker intima al losco figuro di buttare via la pistola, lui replica lo stesso, la demo finisce.
Siamo sulla strada giusta?
Dopo che Resident Evil 4 aveva stravolto i canoni della serie inventando un nuovo genere ed entusiasmando molti giocatori, il seguito, Resident Evil 5, non fu in grado di fare lo stesso, riproponendo la medesima meccanica di gioco e deludendo molti fan. Revelations sembra venire incontro alle esigenze degli appassionati mantenendo lo stesso gameplay degli ultimi capitoli unendo a esso le ambientazioni e l'atmosfera dei capostipiti. Questa gigantesca nave da crociera al suo interno ospita una villa che ricorda la famosa mansion vista in Resident Evil e ripresa più volte nei capitoli della serie. Inoltre, gli spazi stretti ed angusti contribuiscono a rendere l'esperienza di gioco sicuramente più impegnativa e adrenalinica. Da questo punto di vista sembra che le munizioni siano piuttosto limitate rispetto al passato e tutto ciò si traduce in minori fasi shooter in terza persona incoraggiando la fuga come un vero survival horror richiede. Per quanto concerne il sistema di controllo tutto funziona perfettamente grazie anche alla presenza del secondo schermo touch che mostra costantemente la mappa e l'inventario accessibili velocemente tramite il pennino. L'energia vitale, invece, non sarà rappresentata dal classico elettrocardiogramma ma, come accade in molti sparatutto odierni, lo schermo si tingerà di rosso via via sempre più intenso al peggiorare delle condizioni; erbe verdi e spray medici riporteranno in piena salute la bella Jill. Importante è l'uso del 3D quando si spara, poiché la visuale si sposterà dalla terza alla prima persona e, in questo senso, la profondità di campo data dalla stereoscopia aiuta a percepire meglio la distanza tra voi e i nemici, oltre che a rendere le sparatorie più intense e spettacolari.
Io preferisco questo " Resident Evil Revelations " perché come gioco è abbastanza carino e fa un po' paura poi esiste pure Resident Evil Mercenaries 3D ma non mi convince molto ;)