'Riforme per il Paese' Berlusconi annuncia rientro

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Utente Mitico
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11 Luglio 2008
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'Riforme per il Paese' Berlusconi annuncia rientro
Il premier annuncia che riprenderà l'attività politica il 7 gennaio

ROMA - Dopo l'aggressione di piazza del Duomo il clima politico è "migliorato" e ora sembra prevalere quello che qualcuno "ironicamente" ha definito il "partito dell'amore". Ma per rendere duratura la ripresa economica, che certamente arriverà con il 2010, occorre chiudere definitivamente quelle "fabbriche del disfattismo" che portano "odio e violenza", e varare quelle riforme "necessarie al benessere" di tutti. Silvio Berlusconi si fa contagiare dall'atmosfera natalizia ed esprime ottimismo non solo sul clima politico, ma anche sull'andamento dell'economia. Quanto alle sue condizioni di salute, il presidente del Consiglio riferisce di "stare meglio" ma anche che non tornerà all'attività politica prima del 7 gennaio. Ancora bloccato ad Arcore per le conseguenze dell'aggressione del 13 dicembre, il capo del governo non ha lesinato interventi pubblici in questi giorni di feste. Il 24, di buon mattino, si collega a sorpresa con 'Radio Anch'iò per assicurare che il 2010 sarà l'anno della ripresa "perché tutti gli indicatori economici vanno in questa direzione".

Occorre però, ammonisce, che "tutte le fabbriche del disfattismo e del pessimismo" la smettano di "produrre quell'atmosfera di odio e di violenza" che non solo contamina la politica, ma è deleteria per "consumi e investimenti". Il premier ripercorre l'anno che si avvia alla conclusione, rivendicando i meriti del suo Esecutivo: cita la "tragedia" dei rifiuti in Campania; la risposta al terremoto in Abruzzo; l'approvazione di una finanziaria da 9 miliardi di euro "senza mettere le mani nelle tasche degli italiani". Ribadisce che il suo è il governo che ha fatto di più contro la criminalità organizzata e promette: "La mafia è un fenomeno patologico che noi vogliamo sconfiggere definitivamente" in questa legislatura. Insomma, "sono stati 19 mesi di lavoro straordinario di una squadra davvero eccezionale". Nella serata della vigilia di Natale, Berlusconi solleva nuovamente la cornetta: stavolta si collega con la caserma della Guardia di Finanza dell'Aquila dove la Protezione Civile ha organizzato una cena per oltre 600 sfollati. Invita gli abruzzesi ad essere fiduciosi: quello che si è fatto nelle zone terremotate, sottolinea, è stato un "miracolo" e una "vittoria della concretezza". Poi torna sull'aggressione subita: ricorda i tanti messaggi di affetto ricevuti, anche dall'opposizione. Un segno, sottolinea, che qualcosa si è mosso: "Penso che il clima politico sia cambiato in meglio: si é certamente rasserenato e sembra quasi che la stragrande maggioranza degli italiani e degli uomini politici si siano iscritti al nuovo partito che qualcuno, ironicamente, ha chiamato dell'amore". Il giorno di Natale, ancora al telefono, ma stavolta con il Tg1, Berlusconi commenta la tentata aggressione al Pontefice e torna sul leit motiv di queste settimane: "Dobbiamo davvero contrastare tutte queste fabbriche di menzogne, di estremismo e anche di odio", dice. Poi, a proposito delle sue condizioni di salute, afferma di sentirsi meglio, di essere "più guardabile", ma precisa che non tornerà all'attività pubblica prima del 7 gennaio. "Sono stato fortunato - aggiunge scherzoso -: avrei potuto passare Natale sotto terra e con questo gelo e questa neve del nord non sarebbe certo stato piacevole". L'umore è buono. Dopo l'aggressione di Milano, spiega, ho avuto moltissime testimonianze di solidarietà.

"Una vicinanza commovente che mi ha risarcito di tutte le calunnie che ho dovuto subire" e che "mi dà la forza per guardare al futuro con ottimismo". Il proposito, aggiunge, è dunque quello di "continuare a lavorare con passione e determinazione a quelle riforme che sono necessarie per migliorare la vita di tutti noi". Del resto, conclude, "gli italiani che mi incoraggiano ad andare avanti hanno raggiunto il 67%: due su tre". Ecco perché, conclude, "andremo avanti così".


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Ansa.it