- 28 Aprile 2010
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L'orgoglio gay invade la capitale con tutti i suoi colori e la richiesta di "uguali diritti". In tantissimi, oltre cinquecentomila per gli organizzatori, sono arrivati da tutta Europa per rivendicare i diritti della comunità non solo gay ma anche lesbo, bisex e transgender: per le unioni civili e contro la discriminazione, per la laicità e contro le violenze. Una marcia colorata, a tratti eccessiva, trasgressiva e sulle note della madrina, l'istrionica Lady Gaga, con l'obiettivo di superare il "gap antistorico" basato su un orientamento sessuale che discrimina ed emargina. Roma, città tollerante aveva anticipato il sindaco Gianni Alemanno, ha accolto la comunità rainbow che ha invaso le strade del centro con i costumi osé delle drag queen, i manifesti di Amnesty International, i genitori di figli gay, i figli di genitori dello stesso sesso, il composito mondo dei trans, gli attivisti omosessuali insieme a quegli etero venuti a sostenere una "giusta causa". Il tutto nello stile inconfondibile dei pride, reso più speciale quest'anno dalla partecipazione di un ospite d'eccezione: la pop star Lady Gaga, volata in Italia per sostenere l'iniziativa.
Ansa
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