Roma fermata dal Cesena. Ranieri: «Troppo arruffoni».

Vitty95

Utente Mitico
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13 Ottobre 2006
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Roma fermata dal Cesena
Ranieri: «Troppo arruffoni»


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All'esordio in campionato i giallorossi non vanno oltre ad un pari per 0-0: tante occasioni per la squadra capitolina che spreca molto con Vucinic e Totti. Buone opportunità anche per i romagnoli che alla fine festeggiano il punto conquistato in trasferta. Il tecnico: «Non è stato l'esordio sperato». Pizarro: «C'è tanta amarezza»

ROMA, 28 agosto - Antonioli cuore ingrato. Sono state proprio le mani dell'ex portiere giallorosso a regalare il primo punto al Cesena dopo 19 anni di astinenza dalla serie A e ad impedire ad una Roma non particolarmente brillante di partire subito col piede giusto in campionato, riscattando così il ko della Supercoppa contro l'Inter. I meriti per lo 0-0, strappato dalla formazione romagnola allo Stadio Olimpico, sono infatti quasi tutti da attribuire all'estremo difensore passato anche per Roma (vincitore dello scudetto nel 2001), autore di una serie di interventi decisivi che non hanno permesso alla formazione di Ranieri, e a Totti in primis, di trovare la via della rete. Un pareggio deludente per i giallorossi che, visto il calendario, puntavano ad una partenza razzo, nonostante il ko di Adriano, ma che ha rischiato in un paio di occasioni di trasformarsi addirittura in una sconfitta.

QUANTE OCCASIONI - Davanti ad una cornice di pubblico più che accettabile (circa 36 mila), anche se i gruppi organizzati hanno deciso, in segno di protesta contro la tessera del tifoso, di restare fuori dalla Curva per i primi 45' lasciando lo stadio in un silenzio surreale, Ranieri ha schierato la stessa formazione sconfitta in Supercoppa dall'Inter, con l'unico inserimento di Julio Sergio, al posto di Lobont, tra i pali, mentre Doni, in compagnia di Cicinho e Adriano, si è accomodato in tribuna. L'inizio della Roma è stato incoraggiante. Pronti via e Menez, uno dei migliori con Totti, ha sfiorato il gol: ad Antonioli battuto, è stato Ceccarelli a salvare nei pressi della linea. Dopo due minuti, uno dei tanti errori della serata di Vucinic, che metteva fuori di testa da pochi passi, per poi ripetersi di piede all'11. Ma a quel punto era proprio il Cesena (schierato da Ficcandenti con un 4-3-3 che diventava spesso un 4-5-1 a difesa del risultato) a mettere paura a Ranieri con due ripartenze micidiali che hanno messo i brividi a Julio Sergio: ma prima il vivace giapponese Nagamoto al 20'e poi Bogdani al 36' (dopo un paratone di Antonioli su De Rossi) hanno sprecato malamente la possibilità del colpaccio.

MENEZ FUORI, DENTRO TADDEI - Nella ripresa, hanno fatto il loro ingresso in Curva Sud i gruppi organizzati, ma il loro tifo non è riuscito ad accendere la Roma, apparsa stanca e poco organizzata. L'uscita inspiegabile di Menez (al suo posto un positivo Taddei), ha tolto quel poco di fantasia vista in campo fino a quel momento. Il Cesena ha perciò alzato ulteriormente le barricate, ma in due occasioni con Schelotto al 16' e soprattutto con Bogdani ha sfiorato il gol del vantaggio. La Roma a quel punto si è svegliata e dopo due conclusioni fuori di poco di Vucinic e Totti, è stato proprio il capitano giallorosso ad assumersi tutte le responsabilità andando a caccia del suo 193° gol in serie A. Ma il capitano ha trovato sulla sua strada un Antonioli insuperabile che in più di un'occasione ha detto di no al numero 10 giallorossos, protagonista nel finale di un battibecco con Piangerelli che gli è costato anche il cartellino giallo. Davanti agli occhi del neo-arrivato Burdisso, Ranieri ha dunque portato a casa un punto, meno di quanto sperava alla vigilia, ma che avrebbe potuto, come spesso capita quando sbagli troppo in zona gol, anche non arrivare. Certo con un Vucinic così fuori forma, l'assenza di Adriano rischia di essere ancora più pesante.

RANIERI DELUSO - «Non era questo l'esordio che sognavamo, volevamo vincere e partire col piede giusto. Chissà che non sia stata proprio questa voglia di strafare che non ci ha fatto fatto fare le cose al meglio». Claudio Ranieri accetta con sportività il pari della sua Roma all'esordio con il Cesena, ma non nasconde una certa delusione: «Accontentiamoci di questo pari - dice il tecnico giallorosso ai microfoni di Sky -, anche perchè il Cesena ha avuto due tre palle pericolose, bisogna saper accettare un pari che muove la classifica. Stiamo lavorando tanto, abbiamo fatto un notevole passo in avanti rispetto alla Supercoppa: abbiamo fatto molto, ma ci è mancato il cambio di passo». Ultima battuta sul passaggio di Ibrahimovic al Milan: «Con un uomo così davanti ha colmato il gap».

PIZARO - Molto dispiaciuto anche David Pizarro, centrocampista giallorosso, che al termine della gara analizza i motivi dello 0-0 contro la neopromossa: «Nemmeno un portiere che a 41 anni para così. Ci dispiace, abbiamo dato tutto, abbiamo creato delle chiare opportunità. Purtroppo stasera la porta per noi era stregata. Sicuramente loro erano più avanti nella preparazione. Non abbiamo corso meno di loro, ma correvamo male, questo è sicuro. Abbiamo creato tante possibilità per poter chiudere la partita. Purtroppo, con il loro entusiasmo portano a casa un pareggio, che per loro è come una vittoria. C'è tanta amarezza perché noi ci teniamo tanto a vincere, qualsiasi sia la squadra. Stasera è stato molto bravo Antonioli. Quindi, compimenti a lui, ma ci voleva, magari, un po' più di freddezza davanti alla porta, anche perché i giocatori per fare gol li abbiamo». Infine una battuta su Ibrahimovic: «Nicolas (Burdisso, ndr) alla Roma. Quindi, noi ci proveremo, sappiamo che il Milan ha fatto un gran salto di qualità portando Ibra. Noi, sicuramente, faremo il nostro campionato”.

Da Corriere Dello Sport.
 
Ultima modifica:
Persi due punti importanti. Sembra una sciocchezza, ma alla fine del Campionato può essere fatale.