Un record per la stagione ma anche un record assoluto. Per Roma è stato come un bombardamento ininterrotto dalla mezzanotte circa alle 7,45. In quest'arco di tempo sulla città, soprattutto nella zona del mare e a sud, il cielo ha “vomitato” qualcosa come 13416 fulmini.
Mai nella storia recente della meteorologia e dei fenomeni elettrici era capitato un temporale così carico di energia elettrica, tanto da illuminare il cielo a giorno per un tempo così lungo e perdippù accompagnato da boati che hanno fatto tremare i vetri della case.
Attenzione, però: i gli oltre 13 mila fulmini che il Centro elettrico sperimentale italiano, il Cesi, ha contato sulla città sono solo quelli caduti a terra, quelli insomma che hanno scaricato l'energia presente nell'aria. La maggior parte dei fulmini che hanno reso la notte come un un bombardamento dal cielo senza precedenti, sono rimasti per fortuna ad illuminare il cielo.
Il Cesi e un centro di ricerche specializzato nelle misure elettriche di componenti, reti e sistemi di trasporto dell'energia, fa capo a Enel e Terna e da sempre monitora e controlla le saette che illuminano il Paese, per questo per consentire alle aziende del settore di seguire i fenomeni elettrici nell'aria e poter prevenire o intervenire tempestivamente nelle zone in cui i fulmini potenzialmente creano danni ai sistemi. Spiega la dottoressa Marina Bernardi responsabile tecnico del Cesi: “L'eccezionalità del fenomeno che si è verificato nell'area romana non è solo nei numeri assoluti, che sono sia fuori stagione per il mese di dicembre che oltre ogni limite mai considerato sinora. Tenete presente che negli ultimi 10 anni, la giornata più intensa ha fatto registrare qualcosa come 100 mila fulmini ma in tutta Italia e nell'arco di 24 ore. La notte scorsa nei abbiamo avuti oltre 13 mila in un territorio ristretto e in appena 5 ore. É dunque un record. L'altra anomalia che abbiamo registrato è nella carica dei fulmini: è impressionante vedere quanti di quelli caduti avevano carica positiva e cioè particolarmente aggressivi. Sì – conclude – l'ultima notte a Roma è veramente paragonabile ad un bombardamento, basti pensare che diversi fulmini hanno avuto un'intensità di corrente eccezionale compresa tra i 100 anche oltre i 200 kiloampere. Pensate che un fulmine medio ha un carica di circa 30 kiloampere ed è abbastanza comprensibile cosa è accaduto nell'area romana”.
E gli effetti dei fulmini sin sono fatti sentire. In diverse zone della città l'energia elettrica è stata interrotta più volte e persino le linee A e B del metrò e la ferrovia Roma-Lido sono state ferme a causa proprio di un fulmine che ha colpito una centralina Acea nella zona di Cinecittà, dove sono “saltati” anche una serie di semafori. Il resto dei danni lo ha fatto invece la pioggia abbondante (ma non eccezionale) che ha mandato sott'acqua una serie di vie e di sottopassi. Ad essere messa a dura prova dal temporale, come al solito la zona sud: a Ostia, in via di Saponara, e all'Infernetto dove sono stati invasi dall'acqua diversi box auto.
Numerose le richieste di intervento ai vigili del fuoco in particolare per allagamenti di appartamenti al piano terra su via Ostiense e nelle zone di Acilia e Casal Palocco. Disagi anche a piazza 25 Marzo, vicino al palazzo dello Sport in direzione del litorale, in via Gregna di S.Andrea, nella zona dell'Ardeatina e in via del Tintoretto all'altezza dei Granai. In particolare al km 12 dell'Ardeatina sono presenti smottamenti e detriti sulla strada, mentre uno degli ingressi al santuario del Divino Amore è stato out per due ore a causa “dell'acqua alta”.
Note personali:
Io abito a roma sud, come scritto nei primi periodi della news è stata 'bombardata' di fulmini. Dalle 5:30 alle 6:30 non ho praticamente dormito, successivamente qualche 'sbalzo' di sonno ed oggi sono rimasto a casa per recuperare il sonno perduto.
Mai nella storia recente della meteorologia e dei fenomeni elettrici era capitato un temporale così carico di energia elettrica, tanto da illuminare il cielo a giorno per un tempo così lungo e perdippù accompagnato da boati che hanno fatto tremare i vetri della case.
Attenzione, però: i gli oltre 13 mila fulmini che il Centro elettrico sperimentale italiano, il Cesi, ha contato sulla città sono solo quelli caduti a terra, quelli insomma che hanno scaricato l'energia presente nell'aria. La maggior parte dei fulmini che hanno reso la notte come un un bombardamento dal cielo senza precedenti, sono rimasti per fortuna ad illuminare il cielo.

Il Cesi e un centro di ricerche specializzato nelle misure elettriche di componenti, reti e sistemi di trasporto dell'energia, fa capo a Enel e Terna e da sempre monitora e controlla le saette che illuminano il Paese, per questo per consentire alle aziende del settore di seguire i fenomeni elettrici nell'aria e poter prevenire o intervenire tempestivamente nelle zone in cui i fulmini potenzialmente creano danni ai sistemi. Spiega la dottoressa Marina Bernardi responsabile tecnico del Cesi: “L'eccezionalità del fenomeno che si è verificato nell'area romana non è solo nei numeri assoluti, che sono sia fuori stagione per il mese di dicembre che oltre ogni limite mai considerato sinora. Tenete presente che negli ultimi 10 anni, la giornata più intensa ha fatto registrare qualcosa come 100 mila fulmini ma in tutta Italia e nell'arco di 24 ore. La notte scorsa nei abbiamo avuti oltre 13 mila in un territorio ristretto e in appena 5 ore. É dunque un record. L'altra anomalia che abbiamo registrato è nella carica dei fulmini: è impressionante vedere quanti di quelli caduti avevano carica positiva e cioè particolarmente aggressivi. Sì – conclude – l'ultima notte a Roma è veramente paragonabile ad un bombardamento, basti pensare che diversi fulmini hanno avuto un'intensità di corrente eccezionale compresa tra i 100 anche oltre i 200 kiloampere. Pensate che un fulmine medio ha un carica di circa 30 kiloampere ed è abbastanza comprensibile cosa è accaduto nell'area romana”.
E gli effetti dei fulmini sin sono fatti sentire. In diverse zone della città l'energia elettrica è stata interrotta più volte e persino le linee A e B del metrò e la ferrovia Roma-Lido sono state ferme a causa proprio di un fulmine che ha colpito una centralina Acea nella zona di Cinecittà, dove sono “saltati” anche una serie di semafori. Il resto dei danni lo ha fatto invece la pioggia abbondante (ma non eccezionale) che ha mandato sott'acqua una serie di vie e di sottopassi. Ad essere messa a dura prova dal temporale, come al solito la zona sud: a Ostia, in via di Saponara, e all'Infernetto dove sono stati invasi dall'acqua diversi box auto.
Numerose le richieste di intervento ai vigili del fuoco in particolare per allagamenti di appartamenti al piano terra su via Ostiense e nelle zone di Acilia e Casal Palocco. Disagi anche a piazza 25 Marzo, vicino al palazzo dello Sport in direzione del litorale, in via Gregna di S.Andrea, nella zona dell'Ardeatina e in via del Tintoretto all'altezza dei Granai. In particolare al km 12 dell'Ardeatina sono presenti smottamenti e detriti sulla strada, mentre uno degli ingressi al santuario del Divino Amore è stato out per due ore a causa “dell'acqua alta”.
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Io abito a roma sud, come scritto nei primi periodi della news è stata 'bombardata' di fulmini. Dalle 5:30 alle 6:30 non ho praticamente dormito, successivamente qualche 'sbalzo' di sonno ed oggi sono rimasto a casa per recuperare il sonno perduto.