- 22 Febbraio 2011
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L'abbandono del calcio agonistico non ha scalfito il fascino del Fenomeno sugli sponsor, che trattano rinnovi a cifre uguali o superiori a prima. La Nike: "Ronaldo è per il calcio quello che Michael Jordan è per il basket: un simbolo universale". Intanto lui avvia una società di marketing sportivo, e non è escluso il ritorno in campo per qualche esibizione
SAN PAOLO (Brasile), 25 febbraio 2011 - Non sarà più possibile migliorare statistiche e record messi a segno in 18 anni di carriera da Fenomeno. Ma dopo la sofferta decisione di chiudere con il calcio giocato, Ronaldo potrà forse consolarsi con la certezza che riuscirà sicuramente a migliorare altre cifre. Quelle del già ricco conto in banca. L'annuncio del ritiro da parte del brasiliano sembra infatti non averne minimamente scalfito il fascino esercitato sugli sponsor. Nessuno lo ha abbandonato. Tutt'altro, quasi tutti stanno già negoziando rinnovi a cifre superiori o identiche rispetto a quelle attuali, e lo sfruttamento della sua immagine, almeno in termini quantitativi, è destinato a essere forse addirittura superiore rispetto a prima. "Ronaldo è per il calcio quello che Michael Jordan è per il basket: un simbolo universale. L'americano è ancora oggi il più ricercato dagli sponsor. Il suo marchio non ha perso valore, e lo stesso vale per Ronaldo", ha spiegato il rappresentante della Nike in Brasile, Mario Andrada, anticipando inoltre la volontà dell'azienda statunitense di "prolungare ancora per diversi anni il rapporto professionale con Ronaldo".
BUSINESS FENOMENALE — L'annuncio del ritiro ha stimolato l'interesse degli sponsor anziché farli scappare, come invece alcuni ipotizzavano. Ieri Ronaldo ha discusso il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con l'impresa Ambev, che gli ha offerto l'estensione fino al 2020 dell'attuale vincolo con scadenza 2016, alle stesse cifre. La compagnia telefonica Claro è convinta a puntare ancora sul suo volto per le campagne pubblicitarie future, e gli accordi stipulati con le aziende di abbigliamento sportivo (che finora hanno versato annualmente circa una decina di milioni nelle casse del Corinthians e quasi altrettanti direttamente sul conto del Fenomeno) resteranno regolarmente in vigore. D'altra parte, Andrada ha spiegato che "Ronaldo è un simbolo, un mito che ormai non ha più bisogno di alimentarsi con gol e giocate a effetto".
Fonti: Gazzetta dello sport
SAN PAOLO (Brasile), 25 febbraio 2011 - Non sarà più possibile migliorare statistiche e record messi a segno in 18 anni di carriera da Fenomeno. Ma dopo la sofferta decisione di chiudere con il calcio giocato, Ronaldo potrà forse consolarsi con la certezza che riuscirà sicuramente a migliorare altre cifre. Quelle del già ricco conto in banca. L'annuncio del ritiro da parte del brasiliano sembra infatti non averne minimamente scalfito il fascino esercitato sugli sponsor. Nessuno lo ha abbandonato. Tutt'altro, quasi tutti stanno già negoziando rinnovi a cifre superiori o identiche rispetto a quelle attuali, e lo sfruttamento della sua immagine, almeno in termini quantitativi, è destinato a essere forse addirittura superiore rispetto a prima. "Ronaldo è per il calcio quello che Michael Jordan è per il basket: un simbolo universale. L'americano è ancora oggi il più ricercato dagli sponsor. Il suo marchio non ha perso valore, e lo stesso vale per Ronaldo", ha spiegato il rappresentante della Nike in Brasile, Mario Andrada, anticipando inoltre la volontà dell'azienda statunitense di "prolungare ancora per diversi anni il rapporto professionale con Ronaldo".
BUSINESS FENOMENALE — L'annuncio del ritiro ha stimolato l'interesse degli sponsor anziché farli scappare, come invece alcuni ipotizzavano. Ieri Ronaldo ha discusso il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con l'impresa Ambev, che gli ha offerto l'estensione fino al 2020 dell'attuale vincolo con scadenza 2016, alle stesse cifre. La compagnia telefonica Claro è convinta a puntare ancora sul suo volto per le campagne pubblicitarie future, e gli accordi stipulati con le aziende di abbigliamento sportivo (che finora hanno versato annualmente circa una decina di milioni nelle casse del Corinthians e quasi altrettanti direttamente sul conto del Fenomeno) resteranno regolarmente in vigore. D'altra parte, Andrada ha spiegato che "Ronaldo è un simbolo, un mito che ormai non ha più bisogno di alimentarsi con gol e giocate a effetto".
Fonti: Gazzetta dello sport