ROMA – Il sonno è una delle fasi più importanti della giornata. Dormendo l’organismo recupera le energie fisiche e mentali necessarie durante la veglia. Per sentirsi in piene forze è consigliabile, suggeriscono gli esperti, riposare dalle 7 alle 8 ore. Secondo una recente indagine scientifica, portata avanti da un gruppo di ricercatori dell’University of Wisconsin-Madison School of Medicine and Public Health, se una persona dovesse dormire meno di 4 ore per notte, a lungo andare questo comporterebbe dei seri danni al sistema nervoso centrale. Per giungere a tale conclusione i ricercatori hanno monitorato l’attività delle onde cerebrali lente (SWA) di alcune cavie da laboratorio a cui era concesso dormire solamente 4 ore a notte per 5 giorni consecutivi. I risultati mostrarono un’evidente bisogno di riposo da parte dei topolini, evidenziando disturbi a livello cognitivo. La coordinatrice dello studio, Chiara Cirelli, ha concluso l’analisi affermando: “invece di andare a letto quando sono stanchi, come dovrebbero, la gente guarda la tv e vuol avere una vita sociale attiva. La gente conta sul recupero di sonno durante il fine settimana, ma potrebbe non essere sufficiente. Anche restrizioni del sonno relativamente miti per diverse notti possono influire sulla capacità dell’individuo di eseguire compiti cognitivi. Ad esempio, recenti studi sugli esseri umani hanno dimostrato che con cinque giorni con solo quattro ore di sonno a notte hanno accumulato deficit nella vigilanza e cognizione, e da questi deficit non si sono pienamente ripresi dopo una sola notte di sonno, anche se hanno passato 10 ore a letto. La limitazione del sonno può anche aumentare la resistenza all’insulina, che porta ad un rischio di diabete”.