Siamo oggi qui riuniti per celebrare la santissima messa di Don Pipopupapepadino, il santissimo profanatore del regno Cricetiano.
Lui era un grand'uomo (213 cm), ma non lo onoriamo per la sua grandezza, no, ma per i suoi fatti.
Alla tenera età di 5 anni creò una casetta per uccelli, l'appese su di un pioppo, lo riempì di veleno e dava in pasto i cadaveri di uccello ai gatti randagi: di conseguenza anche i gatti morivano avvelenati, ma tutto questo aveva un senso, poichè nutriva i cani randagi, che in seguito depilava e ne vendeva la pelle ai poveri della Tunzaricaniopia.
Il ricavato dei soldi lo spendeva per cioccolato allo stato puro.
All'età di 18 anni si rinchiuse in una caverna per meditare, tornò in città dopo 3 anni con immensi poteri, sviluppati durante la meditazione.
Questi poteri li usava per coltivare patate.
A 45 anni diventò arcivescovo del Ducato di Giuncanonia, raccogliendo fondi per mandare in cura i malati della peste truzzifera.
Morì molto giovane, all'età di 98 anni.
Oggi siamo qui per ricordare la sua vita, la sua morte e la sua non-risurrezione.
La messa è finita, andate in pace.
Lui era un grand'uomo (213 cm), ma non lo onoriamo per la sua grandezza, no, ma per i suoi fatti.
Alla tenera età di 5 anni creò una casetta per uccelli, l'appese su di un pioppo, lo riempì di veleno e dava in pasto i cadaveri di uccello ai gatti randagi: di conseguenza anche i gatti morivano avvelenati, ma tutto questo aveva un senso, poichè nutriva i cani randagi, che in seguito depilava e ne vendeva la pelle ai poveri della Tunzaricaniopia.
Il ricavato dei soldi lo spendeva per cioccolato allo stato puro.
All'età di 18 anni si rinchiuse in una caverna per meditare, tornò in città dopo 3 anni con immensi poteri, sviluppati durante la meditazione.
Questi poteri li usava per coltivare patate.
A 45 anni diventò arcivescovo del Ducato di Giuncanonia, raccogliendo fondi per mandare in cura i malati della peste truzzifera.
Morì molto giovane, all'età di 98 anni.
Oggi siamo qui per ricordare la sua vita, la sua morte e la sua non-risurrezione.
La messa è finita, andate in pace.