Info Sarà una Russia made in Italy? Voci Mancini, sogno Capello.

Re Anto

Utente Colossal
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31 Marzo 2012
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Entro il 20 luglio la Federcalcio russa annuncerà il nome del nuovo c.t. Secondo la stampa russa, in pole ci sono tre italiani: il manager del City, al quale sarebbe stato offerto un contratto faraonico, il "disoccupato" Fabio sponsorizzato dal Ministero dello Sport e Luciano Spalletti

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Le urne si apriranno entro il 20 luglio. Si è posta un limite la Federcalcio russa insieme al Ministero dello Sport: entro questa data si conoscerà il successore di Dick Advocaat, che ha voltato le spalle al progetto di Mosca dopo la bruciante eliminazione al primo turno dall'Europeo. Tra voci, indiscrezioni di stampa ed exit pool, la margherita dei possibili nuovi c.t. si colora d'azzurro. Per la stampa russa non ci sono dubbi, tre uomini davanti a tutti: Roberto Mancini, Fabio Capello e Luciano Spalletti. Più dietro Valery Gazzayev, l'allenatore della Under21 russa Nikolai Pisarev e Alexander Borodyuk, braccio destro di Advocaat. Ma sarà davvero una Russia made in Italy?

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PRIMO, MANCINI — E' l'ultimo arrivato, diventato di colpo il primo della lista. Quello di Roberto Mancini è infatti l'ultimo nome accostato alla panchina della Russia. Da questo pomeriggio, però, l'indiscrezione lanciata dall'edizionale online di Sports.ru sta facendo il giro del mondo, ma si trascina dietro un grosso punto di domanda: davvero Mancini lascerebbe il Manchester City, dopo aver vinto la Premier presentandosi come uno dei favoriti nella prossima Champions? Sul piatto i russi avrebbero messo un'offerta faraonica: un contratto di 6 anni a 7,5 milioni di euro a stagione (oggi ne guadagna 6, ma ci sono i bonus che gli hanno fatto lievitare gli introiti), versando poi al City un indennizzo di 20 milioni di euro. Giusto per non scontentare nessuno. Per il Mancio ci sarebbe anche una tutela non indifferente: in caso di esonero, la Federazione russa gli verserebbe l'equivalente di tre anni di ingaggio, quindi oltre 20 milioni di euro. In Russia si sbilanciano: Sergei Fursenko, presidente dimissionario della Federcalcio russa, avrebbe raggiunto l'accordo col Mancio già nel corso dell'ultimo Europeo. Lo scrivono in Russia, noi registriamo l'indiscrezione ma la prendiamo con le pinze.

SECONDO, CAPELLO — Se parliamo di Fabio Capello, passiamo dall'ambito delle voci al terreno delle cose concrete. Ad inizio di questa mattina a sbilanciarsi era stato il ministro dello Sport russo, Vitaly Mutko, quando aveva sottolineato che "il tempo stringe, visto che per il 20 luglio è atteso il calcio di inizio del campionato russo, e il nostro sogno è Capello". A detta di Mutko, la lista dei candidati a guidare la nazionale russa è già compilata. Poi c'è stato il passaggio compiuto dall'agenzia di stampa nazionale russa, la Interfax, che ha confermato non solo il desiderio di avere don Fabio (disoccupato) in panchina, ma ha anche raccontato dei primi contatti e annunciato un imminente viaggio a Mosca. Che, però, a quanto ci risulta ancora non c'è stato.

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Fonte:
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Riferimento: Sarà una Russia made in Italy? Voci Mancini, sogno Capello.

Io voterei per il secondo, Cappello :emoji_relieved: