Info Sassofono

Marta220

Utente Master
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12 Luglio 2010
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Sassofono

Il sassofono, saxofono, o, semplicemente, sax è uno strumento musicale ad ancia semplice della famiglia degli aerofoni. Il sassofono è inserito nella famiglia dei legni poiché, nonostante il corpo dello strumento sia normalmente di metallo (spesso di ottone, motivo per cui viene spesso impropriamente inserito tra gli ottoni), ha tra i suoi antenati il flauto ed il clarinetto da cui ha ereditato la struttura (Il suo inventore l'ha creato partendo dalla forma del clarinetto basso) ma non il materiale. L'emissione del suono è provocata dalla vibrazione di un'ancia, ricavata da canna di bambù stagionata. Inoltre, la lunghezza della colonna d'aria (e quindi l'altezza del suono prodotto) viene modificata attraverso dei fori sul corpo dello strumento (controllati da chiavi). Fu inventato da Adolphe Sax nel 1841 e brevettato il 22 giugno del 1846. Ha avuto una grandissima e veloce espansione in moltissimi generi musicali grazie alle sue doti di espressività e duttilità.
In generale la famiglia dei sax è presente in quasi tutti i generi musicali moderni (anche se è meno rappresentato nel rock e nella musica elettrica in generale): anche la recente tendenza verso la musica sintetica e campionata ha solo scalfito la sua popolarità. A causa della sua recente invenzione, nella musica classica il sassofono è un po' penalizzato dalla limitata letteratura, ma è tuttavia presente, anche con ruoli di rilievo, nelle orchestre sinfoniche (si ricordi l'assolo per sax alto in Il Vecchio Castello dai Quadri di un'esposizione di Mussorgskij orchestrati da Maurice Ravel nel 1922). Esiste inoltre un crescente corpus di musica cameristica originale per sassofoni (spesso in quartetto) e di trascrizioni. Dotato di una voce potente e di grande proiezione di suono, il sassofono ha un vasto uso bandistico (ad esempio è molto impiegato nelle bande militari statunitensi): per questo motivo fu quasi subito presente nelle prime formazioni jazz, un genere musicale di cui è diventato il simbolo.

Storia

Il belga Antoine Joseph Sax, detto Adolphe Sax (1814-1894), cercò per tutta la vita di perfezionare gli strumenti a fiato: inventò dispositivi per migliorarne l'intonazione, il suono e la facilità di esecuzione, depositando 33 brevetti.
Dopo essersi concentrato su vari aerofoni, e soprattutto sui clarinetti, Sax costruì uno strumento che univa l'imboccatura ad ancia semplice del clarinetto e il corpo dell'oficleide, uno strumento della famiglia degli ottoni di forma conica e dotato di un sistema di chiavi simile al clarinetto, all'oboe ed al flauto. Questo "ibrido", pur appartenendo alla famiglia dei legni ed avendone la flessibilità tecnica, permette un grande volume di suono, paragonabile a quello degli ottoni. Il sassofono fece la sua prima apparizione pubblica nel 1841 presso l'"Exposition de l'Industrie" di Bruxelles sotto la forma di un basso in Fa in ottone.
Nel 1844, il sassofono fu inoltre presentato presso l'Esposizione industriale di Parigi. Il 3 febbraio dello stesso anno il compostore Hector Berlioz, grande amico di Sax, diresse in concerto il suo corale Canto Sacro (Hymne Sacrée), trascritto dall'autore per tutti i nuovi strumenti prodotti da Adolphe Sax tra cui il sassofono. La partitura del suddetto brano è oggi andata perduta ma è stata di recente ricostituita e riarrangiata per ensemble di sassofoni dal grande didatta e virtuoso francese Jean-Marie Londeix. In dicembre il sassofono debuttò all'orchestra del Conservatorio di Parigi nell'opera di Georges Kastner, "Le Dernier Roi de Juda".
Berlioz elogiò più volte lo strumento, a partire da un celebre articolo del giugno 1842 fino al lusinghiero capitolo dedicato al sassofono nel celebre "Trattato di strumentazione", così come Gioacchino Rossini il quale già durante il suo soggiorno Parigino nel 1844 dichiara, prendendo a testimone il suo editore Troupenas: "con il sassofono, è la più bella pasta sonora che io conosca". Anche Gaspare Spontini dopo aver visitato l'atelier di Sax dichiarò in modo estremamente lusinghiero: "Dopo i reiterati inviti del Sig. Sax, fabbricante e inventore di numerosi strumenti a fiato, mi sono recato presso la sua fabbrica per conoscerli e per poterli ascoltare. La, ho dovuto rendere giustizia in modo eclatante in presenza di numerosi e distinti artisti, e indirizzare dei complimenti lusinghieri e riconoscere i migliori meriti a l'ingegnere, fabbricante e inventore Sig. Sax, i cui flicorni a cilindri (Saxhorn), clarinetti bassi e soprano, oltre che sassofoni soprattutto, mi sono parsi produrre degli eccellentissimi ed accattivanti effetti...".
Il 21 marzo 1846, Sax depositò il suo brevetto per « una famiglia di strumenti a venti chiavi detta dei Sassofoni » che comprendeva otto strumenti. La riorganizzazione della musica reggimentale e l'adozione, nel 1845, degli strumenti di Sax (sassofoni, saxhorn, saxtrombe e saxtube) da parte delle bande dell'esercito francese, misero Sax nella posizione di avere il monopolio per la fornitura dei suoi strumenti. Per promuovere questo esito, egli aveva organizzato un pubblico "scontro" tra due bande, il 22 aprile 1845 al Champ de Mars, cui parteciparono 20.000 spettatori ed una giuria qualificata. I 45 elementi che suonavano strumenti tradizionali furono surclassati dai 38 elementi dotati di strumenti inventati o perfezionati da Sax.
Il suo brevetto scadde nel 1866 e la ditta Millerau fece brevettare il Saxophone-Millereau, con una chiave biforcata per il Fa#. Nel 1881, Sax estese il suo brevetto originale, allungando la campana per alloggiarvi il foro del Sib grave e aggiungendo un portavoce per poter suonare il Fa# e il sol acuti.
Tra il 1886 e il 1887, l'Association Des Ouvriers inventò la chiave del trillo per la mano destra, il sistema dei mezzi fori per le prime dita della mano, l'anello di regolazione dell'accordatura e ll chiave doppia e perfezionò il meccanismo per cui la chiave del sol diesis poteva essere tenuta premuta assieme a qualsiasi dito della mano destra e apportò altre migliorie al Fa# biforcato e al Sib grave. Nel 1888, Lecomte inventa la chiave d'ottava semplice e dei sistemi di rulli per il modello Contrabbasso in Mib.
Sax fu il primo insegnante di sassofono presso il Conservatorio Superiore di Parigi, dal 1857 fino alla chiusura nel 1870 dovuta alla guerra franco-prussiana. In Italia, il Conservatorio di Bologna adottò gli strumenti di Sax su consiglio di Gioacchino Rossini nel 1844 e già nel 1884 nella pianta organica del Corpo di Musica Municipale di Milano (l'odierna Civica Orchestra di fiati del Comune di Milano) sono presenti un saxofono soprano, un contralto e un tenore.
Dopo alterne e tempestose vicende, l'industrioso e geniale Adolphe Sax morì in miseria a Parigi nel 1894.
La società "Adolphe Sax & Cie" fu acquistata dalla società "H.Selmer & Cie" nel 1928 (il primo sassofono Selmer - il modello 22 - era uscito nel 1921). Da allora la Selmer ha contribuito a migliorare lo strumento con il quale aveva conquistato i mercati europei e americani, conquistandosi una posizione d'eccellenza. Notevole fu la produzione americana di questi strumenti, e tra i costruttori possiamo ricorcare Conn, Buescher, Martin e King. La maggior parte dei fabbricanti di sassofoni (Buffet-Crampon, Millereau, Gautrot, Couesnon) presenti in Francia alla fine del XIX secolo, sono stati gradualmente soppiantati da marchi internazionali quali Adler, Huller (Germania), Keilwerth, Yamaha e Yanagisawa (Giappone), che talvolta ravvivano a fini commerciali famosi marchi del passato (è il caso dell'italiana Grassi, il cui nome è di recente risorto grazie ad un fabbricante coreano). Esistono inoltre innumerevoli marchi commerciali ("stencil") applicati a strumenti economici da studio prodotti in grande serie da aziende poco note (basate soprattutto a Taiwan) e destinati al mercato dei principianti.

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