Info Scanlations? Si "purificano" con la pubblicità.

Mirko

Utente Kafféè
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8 Marzo 2009
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L’impatto delle nuove tecnologie sulla fruizione delle opere un tempo solo cartacee è tra le questioni sempre più calde della scena attuale del mondo dei manga e di quello del fumetto in generale. Impatto che attualmente si vede concretizzato sulla questione delle scanlations, ovvero copie digitali delle opere, poi fatte circolare illegalmente per il web, e che vengono essere, da un lato vero e proprio fumo negli occhi per editori e addetti ai lavori, dall’altro mezzo per una parte del pubblico servirebbero a “pubblicizzare e spingere” opere inedite in paese esteri.

Ken Akamatsu (autore di Negima e Love Hina)Tra discussioni, proclami e coalizioni anti-pirateria, la distribuzione ufficiale di manga in formato digitale inizia appena ora a muovere i primi passi decisi.
In questo senso si è registrata un iniziativa interessante quando Ken Akamatsu (autore di manga di successo quali Love-Hina e Negima!, foto a lato) ha aperto, verso la fine dello scorso anno, un portale web chiamato J-comi, tramite il quale vengono distribuiti, con download o lettura online, manga fuori catalogo ricavando guadagni dalle inserzioni pubblicitarie inserite nel sito e direttamente nelle pagine delle opere.
L’iniziativa pere aver colto i favori del pubblico: nella fase di beta-testing è stata messa a disposizione per il libero download il manga di Love Hina in tutti i suoi 13 volumi realizzando 45.000 downloads il primo giorno e ben 1,7 milioni in due settimane. Ora il sito è a regime e oltre a Love Hina sono distribuite diverse opere di altri autori.

Love hinaProcedendo su questa strada Akamatsu ha deciso di intraprendere il “Progetto per il perfezionamento dell…” ops, lapsus. Quello non c’entra niente lasciamolo ai tecnici di qualche base sotterranea.
Si tratta invero del “Progetto per la purificazione dei manga (illegali) fuori catalogo”. L’idea è venuta ad Akamatsu durante varie discussioni con utenti del portale dalle quali ha rilevato che ognuno di loro “ha scaricato almeno una volta illegalmente dei manga in archivi ZIP da circuiti P2P come Winny e altri...” e che “anche se non si potrebbe li conservano perché magari per loro sono importanti o sono anche del loro manga preferito”. I manga fuori catalogo sarebbero poi ignorati dalla sorveglianza di team di contrasto alla pirateria, che invece si concentrano sulle opere più famose in corso di pubblicazione.

In cosa consisterebbe dunque il progetto di Akamatsu? In pratica si tratta di raccogliere gli archivi con le scanlations di manga “esauriti” dagli utenti; negoziare con gli autori e quindi ridistribuirle tramite J-comi con l’inserimento di pubblicità al loro interno; girare i guadagni ottenuti agli autori (J-comi dunque non prenderebbe percentuali su di esse); in caso di mancato accordo con gli autori il materiale “tornerebbe ad aggirarsi negli inferi (di Winny) forse per sempre…”

J-Comi - Home page Il progetto ha iniziato a essere messo in atto e ci sono già due titoli che verranno ridistribuiti da J-comi a partire da scanlations non autorizzate e ora “purificate” dalle inserzioni pubblicitarie. Si tratta di Player wa Nemurenai: The Man Lost in the Network Labyrinth di Tetsuya Kurosawa e Hidehisa Masaki (ora però sospeso ma stando ai responsabili del portale dovrebbe riprendere a breve) e di Miracle Hime Jubilee opera realizzata nel 1994 da Gaku Miyao, charachter designer nella serie OAV Yoko - Cacciatrice di Demoni pubblicata anche in Italia da Yamato Video.
Ma con ogni probabilità il progetto si estenderà anche ad altri manga in futuro.

Il sito J-comi è raggiungibile e navigabile anche dall’Italia, tuttavia l’unica pecca sta nel fatto che è scritto interamente in Giapponese.


Fonti consultate:
AnimeNewsNetwork I
AnimeNewsNetwork II
J-comi
 
Riferimento: Scanlations? Si "purificano" con la pubblicità.

Sì in effetti i manga oramai non li legge più nessuno, preferiscono i giornalini, mi ricordo un manga che avevo comprato che si leggeva in un modo diverso dai giornalini.
E poi non ritengo giusto che vengano venduti tramite web, dovrebbero multarli!​