Biancocelesti per ora primi. Per un'ora padroni di casa incapaci di bucare la diga degli emiliani a centrocampo, ma quando la stanchezza sembra prendere il sopravvento arriva la rete dell'1-0 a sei minuti dal fischio finale. Infortunio a Giovinco, Nazionale a rischio
Con il rinvio per maltempo di Napoli-Juventus la Lazio affronta il Parma giocandosi l'occasione di balzare provvisoriamente in testa alla classifica. Ma i biancocelesti finora in casa hanno vinto solo il derby con la Roma e deve sconfiggere un tabù Olimpico che ha di fatto frenato una squadra lanciata grazie alle prestazioni in trasferta. Reja è costretto a far di conto con gli infortunati e a tre giorni dalla partita vinta in Europa League con lo Zurigo cambia poco: Rocchi k.o., attacco con Klose e Cisse supportati da Hernanes che torna dunque titolare dopo i malanni a una caviglia, centrocampo con Lulic che a forza di buone prestazioni, condite anche da due gol, si è guadagnato un posto fra i tre della mediana accanto a Brocchi e Ledesma. Biava out, Reja sceglie Diakité in difesa. Colomba conferma gli uomini coi quali ha battuto il Cesena la scorsa settimana. Risolto dunque il dubbio Biabiany-Valiani come esterno di centrocampo a favore del primo. Ancora 4-4-1-1, dunque, con Giovinco accanto a Pellé. Per il Parma finora in trasferta l'exploit di Napoli, poi solo sconfitte. Zaccardo è arrivato a Roma acciaccato e ha provato fino a dieci minuti dall'inizio del match prima dell'ok definitivo.
PRIMO TEMPO — Lazio in campo con uno sponsor molto speciale: la Fondazione Gabriele Sandri, in ricordo del giovane tifoso tragicamente ucciso quattro anni fa. Il Parma parte bene: organizzato, lucido, pressa a tutto campo e costringe la Lazio ad accorciare il più possibile i reparti. E' dura per la Lazio, con Morrone su Ledesma che di fatto impedisce ai biancocelesti di impostare serenamente l'azione. Brivido dopo un minuto con Morrone che calcia a porta vuota su un'uscita Marchetti, ma Diakité allontana. Poi tanto pressing a centrocampo e palloni ingiocabili per entrambe le squadre. Ci prova Radu, che arriva facilmente sulla trequarti sinistra, con ripetuti cross in un'area ben presidiata dagli emiliani. Sono proprio le sgroppate di Radu ad aprire un buco sulla sinistra laziale: da lì arrivano i pericoli, con Giovinco che tenta appena può sfiorando la traversa al 10'. Il pressing dei gialloblù a centrocampo è asfissiante e la Lazio non riesce a far circolare la palla. Impossibile, per gli uomini di Reja, avanzare senza lanci lunghi, facili prede di Mirante e soci. La Lazio non demorde e inizia ad aggredire gli avversari a centrocampo creando superiorità numeriche in mezzo a ripetizione. E dal 20' arrivano anche le occasioni per i padroni casa. Bravissimi Zaccardo, Paletta e Lucarelli su Klose, Cisse ed Hernanes. Ma a metà del primo tempo la Lazio è padrona del campo. E va vicinissima al gol con Lulic che colpisce la traversa e con Hernanes che su punizione chiama alla paratona Mirante. Però la palla non entra e il Parma riesce ad andare vicina al gol con Giovinco, che lancia Pellé solo verso la porta di Marchetti: un grande Diakité ci mette il piede e toglie la palla all'attaccante al momento di tirare. E il bis sul finire, con Biabiany che colpisce la traversa di testa su calcio d'angolo. Finisce così, il primo tempo: zero gol, due traverse e tanta Lazio inconcludente.
SECONDO TEMPO — Nell'intervallo Reja toglie Lulic e inserisce Sculli, passando al 4-2-3-1 e lasciando Klose unica punta. Giovinco entra in campo, ma è costretto a uscire dopo appena due minuti per un problema alla coscia destra (Nazionale saltata?). Così Colomba fa entrare Valiani e passa a sua volta a un 4-5-1. Risultato: centrocampo ingolfato e poche occasioni da gol con la difesa del Parma chiusa e gialloblù pronti a far male in contropiede con Morrone e Galloppa molto mobili, ma Pellé e Biabiany non fanno male. La Lazio spinge in forze e apre inevitabilmente varchi pericolosissimi, con un superlavoro per Dias e Diakité. Per i biancocelesti è un'impresa scavare in mezzo a tanto traffico per trovare lo spazio per un tiro. Si avanti così, con lanci lunghi e iniziative personali improduttive. E alla fine la Lazio accusa la stanchezza, perde lucidità, lasciando il campo al Parma che prende coraggio e ci prova vedendo gli avversari in apnea. Gli ospiti vanno vicini al gol prima con Valiani e poi con Zaccardo, che sbaglia il tiro contrastato da Klose, generosamente rientrato per dare una mano ai compagni in crisi. Reja corre ai ripari e toglie uno spento Hernanes per far entrare Gonzalez. Colomba a un quarto d'ora dalla fine chiede a Biabiany e Modesto di avanzare per un 4-2-4 coi gialloblù che ci credono davvero e attaccano per il colpaccio. La Lazio rinuncia al possesso palla e cerca di trovare il gol solo con lanci lunghi, Cisse e Klose sono stremati e la difesa del Parma non ha problemi a gestire la situazione e ragionare per arrivare dall'altra parte. Reja getta nella mischia Kozak per Cisse per l'assalto finale dei biancocelesti. Quando sembra che lo 0-0 sia inevitabile, arriva il gol della vittoria. Invenzione di Klose sulla destra, il tedesco entra in area e mette al centro dell'area, Kozak colpisce la palla, che rimbalza fra palo e varie gambe fino ad arivare a Sculli che la mette dentro. Siamo a sei minuti dalla fine: per la Lazio, seppur stanca, a questo punto, c'è il tempo di salvare una vittoria preziosissima.
Fonte: Gazzetta.it
Con il rinvio per maltempo di Napoli-Juventus la Lazio affronta il Parma giocandosi l'occasione di balzare provvisoriamente in testa alla classifica. Ma i biancocelesti finora in casa hanno vinto solo il derby con la Roma e deve sconfiggere un tabù Olimpico che ha di fatto frenato una squadra lanciata grazie alle prestazioni in trasferta. Reja è costretto a far di conto con gli infortunati e a tre giorni dalla partita vinta in Europa League con lo Zurigo cambia poco: Rocchi k.o., attacco con Klose e Cisse supportati da Hernanes che torna dunque titolare dopo i malanni a una caviglia, centrocampo con Lulic che a forza di buone prestazioni, condite anche da due gol, si è guadagnato un posto fra i tre della mediana accanto a Brocchi e Ledesma. Biava out, Reja sceglie Diakité in difesa. Colomba conferma gli uomini coi quali ha battuto il Cesena la scorsa settimana. Risolto dunque il dubbio Biabiany-Valiani come esterno di centrocampo a favore del primo. Ancora 4-4-1-1, dunque, con Giovinco accanto a Pellé. Per il Parma finora in trasferta l'exploit di Napoli, poi solo sconfitte. Zaccardo è arrivato a Roma acciaccato e ha provato fino a dieci minuti dall'inizio del match prima dell'ok definitivo.
PRIMO TEMPO — Lazio in campo con uno sponsor molto speciale: la Fondazione Gabriele Sandri, in ricordo del giovane tifoso tragicamente ucciso quattro anni fa. Il Parma parte bene: organizzato, lucido, pressa a tutto campo e costringe la Lazio ad accorciare il più possibile i reparti. E' dura per la Lazio, con Morrone su Ledesma che di fatto impedisce ai biancocelesti di impostare serenamente l'azione. Brivido dopo un minuto con Morrone che calcia a porta vuota su un'uscita Marchetti, ma Diakité allontana. Poi tanto pressing a centrocampo e palloni ingiocabili per entrambe le squadre. Ci prova Radu, che arriva facilmente sulla trequarti sinistra, con ripetuti cross in un'area ben presidiata dagli emiliani. Sono proprio le sgroppate di Radu ad aprire un buco sulla sinistra laziale: da lì arrivano i pericoli, con Giovinco che tenta appena può sfiorando la traversa al 10'. Il pressing dei gialloblù a centrocampo è asfissiante e la Lazio non riesce a far circolare la palla. Impossibile, per gli uomini di Reja, avanzare senza lanci lunghi, facili prede di Mirante e soci. La Lazio non demorde e inizia ad aggredire gli avversari a centrocampo creando superiorità numeriche in mezzo a ripetizione. E dal 20' arrivano anche le occasioni per i padroni casa. Bravissimi Zaccardo, Paletta e Lucarelli su Klose, Cisse ed Hernanes. Ma a metà del primo tempo la Lazio è padrona del campo. E va vicinissima al gol con Lulic che colpisce la traversa e con Hernanes che su punizione chiama alla paratona Mirante. Però la palla non entra e il Parma riesce ad andare vicina al gol con Giovinco, che lancia Pellé solo verso la porta di Marchetti: un grande Diakité ci mette il piede e toglie la palla all'attaccante al momento di tirare. E il bis sul finire, con Biabiany che colpisce la traversa di testa su calcio d'angolo. Finisce così, il primo tempo: zero gol, due traverse e tanta Lazio inconcludente.
SECONDO TEMPO — Nell'intervallo Reja toglie Lulic e inserisce Sculli, passando al 4-2-3-1 e lasciando Klose unica punta. Giovinco entra in campo, ma è costretto a uscire dopo appena due minuti per un problema alla coscia destra (Nazionale saltata?). Così Colomba fa entrare Valiani e passa a sua volta a un 4-5-1. Risultato: centrocampo ingolfato e poche occasioni da gol con la difesa del Parma chiusa e gialloblù pronti a far male in contropiede con Morrone e Galloppa molto mobili, ma Pellé e Biabiany non fanno male. La Lazio spinge in forze e apre inevitabilmente varchi pericolosissimi, con un superlavoro per Dias e Diakité. Per i biancocelesti è un'impresa scavare in mezzo a tanto traffico per trovare lo spazio per un tiro. Si avanti così, con lanci lunghi e iniziative personali improduttive. E alla fine la Lazio accusa la stanchezza, perde lucidità, lasciando il campo al Parma che prende coraggio e ci prova vedendo gli avversari in apnea. Gli ospiti vanno vicini al gol prima con Valiani e poi con Zaccardo, che sbaglia il tiro contrastato da Klose, generosamente rientrato per dare una mano ai compagni in crisi. Reja corre ai ripari e toglie uno spento Hernanes per far entrare Gonzalez. Colomba a un quarto d'ora dalla fine chiede a Biabiany e Modesto di avanzare per un 4-2-4 coi gialloblù che ci credono davvero e attaccano per il colpaccio. La Lazio rinuncia al possesso palla e cerca di trovare il gol solo con lanci lunghi, Cisse e Klose sono stremati e la difesa del Parma non ha problemi a gestire la situazione e ragionare per arrivare dall'altra parte. Reja getta nella mischia Kozak per Cisse per l'assalto finale dei biancocelesti. Quando sembra che lo 0-0 sia inevitabile, arriva il gol della vittoria. Invenzione di Klose sulla destra, il tedesco entra in area e mette al centro dell'area, Kozak colpisce la palla, che rimbalza fra palo e varie gambe fino ad arivare a Sculli che la mette dentro. Siamo a sei minuti dalla fine: per la Lazio, seppur stanca, a questo punto, c'è il tempo di salvare una vittoria preziosissima.
Fonte: Gazzetta.it