Serie A - Abete contro Agnelli “Solo critiche, bisogna cambiare”

ViincenT

Utente Colossal
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12 Dicembre 2009
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Critiche ad Andrea Agnelli. "Andrea Agnelli esprime dei giudizi ed ho il dovere di rispettarli". Il presidente della Figc Giancarlo Abete evita una nuova polemica ma lancia una frecciata al numero uno della Juventus, che in una recente intervista lo ha 'accusato' di immobilismo. "A luglio - ricorda Abete a Skysport 24 - Agnelli disse che la Lega di Serie A avrebbe avuto una nuova governance. E non parlo di un nuovo presidente, ma di regole. Non do la colpa a nessuno ma non c'è stata e si è rinunciato ad averla. Questo dimostra quanto sia difficile cambiare nella Confidustria del calcio, figurarsi a livello di istituzioni. Oltre alla critica deve esserci la capacità di cambiare"
Anno positivo per le Nazionali. "E' stato un anno estremamente positivo per tutte le Nazionali". Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, affida a Skysport 24 un suo bilancio sul 2012 che sta per concludersi, altamente positivo per quanto riguarda le selezioni azzurre. "La Nazionale di Prandelli ha chiuso al secondo posto gli Europei - ricorda Abete - ed è quarta nel ranking Fifa, quella under 21, con Ferrara e Mangia, si è qualificata alla fase finale ad otto in Israele. Anche la nazionale femminile ha raggiunto la fase finale dell'Europeo in Svezia e bene hanno fatto tutte le selezioni giovanili grazie al lavoro di Albertini, Sacchi e Viscidi”.
Casi scommesse e legge sugli stadi. “Le note dolenti, invece, riguardano le scommesse con i filoni di inchiesta di Cremona, Bari e Napoli che ci stanno accompagnando dal primo giugno 2011. Sono diciannove mesi che le indagini delle Procure accompagnano la vita del calcio e della giustizia sportiva". Tra le note negative c'è anche una legge sugli stadi promessa e mai licenziata: "I primi mesi della nuova legislatura dovranno sciogliere il nodo di una legge che sembrava arrivasse e non è mai arrivata, creando così più danni che opportunità. Una legge che è a costo zero per la comunità e che renderebbe più celeri le procedure, nel rispetto della tutela ambientale. Una Serie A a 18 squadre? Non può essere questo lo spartiacque per dare più competitività al nostro calcio, visto che è a 20 in nazioni come l'Inghilterra. Non ci sarebbe una maggioranza per arrivare a ciò e comunque una diminuzione delle squadre non è nell'agenda delle società"
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