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La parola scudetto resta tabù. Almeno per ora. La Juventus è prima in classifica, è ancora imbattuta, ma sul fronte bianconero prevale la politica del niente proclami. Politica sposata in pieno anche da Claudio Marchisio, forse il vero uomo simbolo della nuova Juve di Conte. "Non è che lo scudetto sia una parola da non pronunciare, però ora è presto - le parole del centrocampista bianconero -. La classifica dice che adesso la Juve è prima e questo è molto importante per noi, però avremmo potuto avere dei punti in più. C'è tanto tempo davanti. Abbiamo dimostrato di saper fare un ottimo calcio e ora ci aspettano altre partite nelle quali sarà importante non sbagliare".
PIRLO, IL VALORE AGGIUNTO - Inevitabile sottolineare che dietro il salto di qualità dei bianconeri ci sia anche l'arrivo di Pirlo. "Mi viene subito da pensare che giocare con lui è facile - continua Marchisio -. Andrea è uno tra i 2 o 3 migliori centrocampisti al mondo, assieme a Xavi. Per noi è stato un acquisto importantissimo perché, oltre alla sua classe, ha portato anche esperienza e serenità all'ambiente. Si vede poi in campo". E lo stesso Marchisio ne ha tratto beneficio. "E' normale che, con il passare degli anni, aumenti l'esperienza e la fiducia nei propri mezzi - dice il giocatore del suo momento -. C'è stato anche un cambio di modulo: siamo partiti con un tipo di gioco e poi abbiamo cambiato durante l'inizio del campionato e credo che la squadra lo abbia assorbito al meglio. Soprattutto per gli interpreti che ci sono. Abbiamo dimostrato di saper sopportare i cambiamenti e di saper portare a casa risultati molto importanti come quello di Milano".
MARCHISIO "CAPITAN FUTURO" - Fin qui la sua stagione è stata straordinaria e così, da possibile partente la scorsa estate, si è trasformato nel 'Capitan Futuro' della Juventus. "Anche se quest'estate c'erano voci di mercato, io ho sempre avuto la fiducia della società - commenta -. Avevo appena rinnovato e non avevo motivo di pensare ad altre cose. E' chiaro poi quanto sia importante indossare la maglia della propria città, quella in cui si è cresciuti. Ti dà una carica in più e ti spinge a trasmetterla anche ai compagni, soprattutto ai nuovi. Si cerca di dare l'esempio".
IL RUOLO DEL CENTROCAMPISTA - Rispetto poi alle passate stagioni, Marchisio sembra aver finalmente trovato la sua giusta collocazione in campo. "L'importante è saper giocare sia in fase offensiva che in quella difensiva - spiega -. Credo che oggi il centrocampista, per essere importante, debba fare più gol possibili, cercare l'inserimento e saper fare molte cose, come sto facendo io". Guardando al confronto di lunedì con i giallorossi, sarà interessante proprio il duello a centrocampo. "Sicuramente sono due ottimi reparti, sarà una bella battaglia, con De Rossi che conosco bene, ma anche con gli altri che sono al primo anno in Italia e stanno facendo bene, si sono integrati benissimo - aggiunge -. Quello della Roma è un progetto importante, hanno cambiato molto. Quello che mi è piaciuto dei dirigenti della Roma è che c'è tanta fiducia, si crede nel progetto e penso che questo sia importante per far crescere una squadra".
SU TEVEZ POSSIBILE AL MILAN - Ultimo appunto su Carlos Tevez, che parrebbe in dirittura d'arrivo al Milan. Marchisio non si scompone: "Al di là di quello che è successo negli ultimi tempi, è un grande campione. Se arriverà al Milan darà una grande mano e la nostra sfida con loro sarà ancora più avvincente".
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