- 12 Febbraio 2011
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RICCARDO MONTOLIVO (Centrocampista Fiorentina): "Questa è la vera Fiorentina? Sì, anche quando eravamo sotto abbiamo giocato meglio di loro. C'è la soddisfazione di aver vinto in trasferta ma la classifica che abbiamo è quella che ci meritiamo per le prestazioni offerte finora. Il ritorno di Mutu? Ci agevola nella manovra, un attaccante ci serviva".
SINISA MIHAJLOVIC (Allenatore Fiorentina): "Sicuramente mancava da tanto questa vittoria in trasferta, da diciassette partite. Lo abbiamo fatto a Palermo contro una squadra che in casa ha vinto le ultime 7 partite, su un campo difficile. Abbiamo recuperato giocatori importanti, sta rientrando Mutu, potevamo giocarcela alla pari. Sapevamo che con i nostri giocatori potevamo metterli in difficoltà. Non abbiamo mai rinunciato a giocare, abbiamo preso il primo gol dopo il primo tiro in porta. Poi tante occasioni per noi ma siamo riusciti a recuperare e vincere. Una prestazione buonissima di tutta la squadra. Quando si recuperano i giocatori è diverso. Piano piano recuperando tutti possiamo pensare di migliorare anche in difesa. Non credo che sia una svolta, pensiamo gara dopo gara. Mercoledì ci aspetta una gara importante contro l'Inter, la giocheremo a viso aperto. Per quello che abbiamo visto in campo è una vittoria sicuramente meritata. Gilardino è uomo d'area e se non arrivano cross è difficile. Non avendo Vargas è difficile. Senza Mutu o Jovetic il potenziale non era al massimo ora stanno rientrando molti giocatori. In questi dieci giorni abbiamo fatto allenamenti per cercare di sfruttare passaggi corti, sempre ad attaccare la profondità. Oggi abbiamo fatto bene".
MAURIZIO ZAMPARINI (Presidente Palermo): "Non c'è niente da commentare, anzichè prendere due gol oggi ne abbiamo presi quattro, la nostra fase difensiva si commenta da sola. Se abbiamo perso è tutta colpa dell'assetto difensivo deciso da Rossi. Io gli voglio bene. È un grande allenatore ma deve aggiustare questa difesa. Non sono pazzo. E questa sconfitta lo dimostra. Abbiamo buttato al vento due vittorie, una con l'Inter e una oggi ed è tutta colpa sua. L'orario non vuol dire niente, valeva anche per la Fiorentina".
DELIO ROSSI (Allenatore del Palermo): "Non eravamo fenomeni prima, quando vincevamo, nè usciamo ridimensionati oggi. Siamo una buona squadra che sa giocare a calcio e dobbiamo lavorare per migliorarci. Abbiamo dei giocatori portati prettamente a costruire e succede che magari non hai concesso tantissimo ma hai fatto degli errori che ti costano caro. Siamo una squadra che ha i suoi equilibri e oggi e' girata un po' male. Avevamo la palla del 3-1 per chiudere la partita e invece è arrivato il 2-2 e poi il 2-3. Abbiamo fatto degli errori ma c'erano anche mille variabili a metà campo. Le parole del Presidente? Abbiamo delle diversità di vedute ma che si porti avanti una petizione per farci fare pace lo trovo sciocco, per fare pace uno prima deve litigare".
ROBERTO DONADONI (allenatore Cagliari): "I ragazzi hanno interpretato la partita che meglio non potevano, ed il fatto che abbiamo sbloccato e incrementato il risultato in situazioni in cui ci voleva attenzione significa che siamo stati davvero bravi. È una vittoria importante - ribadisce il tecnico degli isolani a Sky - contro una squadra che arrivava da sei risultati utili consecutivi. I ragazzi devono essere orgogliosi di quanto fatto. Sono sicuro del valore della squadra ed abbiamo reagito bene, però non voglio dire nemmeno che va bene. Se Matri è andato alla Juve significa che è un giocatore di spessore: l'avrei tenuto, purtroppo dobbiamo farne a meno e allora ben vengano i gol di tutti, non solo degli attaccanti".
GIGI DE CANIO (allenatore Lecce): "Avevamo la gara in pugno, è un po' colpa nostra ma abbiamo motivi per recriminare ma di questo non possiamo parlare perchè abbiamo promesso a Nicchi (il presidente dell'Aia, ndr) di non parlare mai dopo la partite degli arbitri. Altre lamentele? Sarebbe dire poco". L'allenatore materao del Lecce spiega poi il finale di partita che ha visto il centrocampista Giacomazzi venir espulso dall'arbitro Romeo. "Ho parlato con il giocatore, l'arbitro credo che abbia frainteso. Giacomazzi è andato a chiedere spiegazioni, nel parlare con l'arbitro ha detto delle cose, il direttore credo che abbia frainteso. Nella concitazione ha capito male, anche perchè ha estratto il cartellino rosso qualche secondo dopo che ho tirato via il giocatore. Credo che abbia frainteso perchè altrimenti lo avrebbe espulso prima".
DIEGO SIMEONE (allenatore Catania): "E' stata una partita strana. Dopo pochi minuti Capuano è dovuto uscire. Questo non ci ha permesso di spingere sulla fascia. Loro avuto palle-gol e Andujar ha fatto bene, anche noi nel primo tempo siamo stati bravi. Siamo andati in vantaggio senza giocare bene. Nel secondo tempo abbiamo iniziato bene - sottolinea l'ex calciatore argentino dell'Inter - abbiamo avuto due palle gol con Maxi Lopez e potevamo chiudere la gara. Loro hanno reagito e potevamo chiudere la gara. Si puo' parlare di un gran carattere, si può giocare male e vincere lo stesso. Vittoria della svolta? Sicuramente sì, per credere in quello che stiamo facendo. Questi risultati sono importanti, devono servire per continuare a credere nel nostro obiettivo. Non dobbiamo mollare. La squadra oggi lo ha capito e ha spinto fino al termine della partita. Non siamo molto lucidi vicino alla porta e quindi va bene anche quando arrivano gol da palla ferma. Difficile allenare in A? Quando si arriva a stagione iniziata è difficile tutto - conclude il tecnico argentino - ma è il nostro mestiere. Bisogna fare bene subito".
EDY REJA (allenatore Lazio): “Eravamo in un periodo non particolarmente brillante. Eravamo in ripresa ma non vincevamo in trasferta da troppo. Abbiamo giocato una buona gara; mostrando le nostre buone doti tecniche, abbiamo corso molto e bene, quando questo succede abbiamo inevitabilmente dei vantaggi e vinciamo. L’assenza di Zarate non ha influito in positivo, avrebbe potuto anche segnare negli ultimi minuti, sarebbe stato di buon auspicio e utile per ritrovare un po’ di sicurezza. Oggi ho preferito questo schieramento e il risultato ha dato ragione. Kozak in fase offensiva è quello che tiene su palla oltre a fare dei gol. Fa salire la squadra ed è un giocatore molto importante per l’economia del nostro gioco. "Non capisco questi fucili puntati contro la Lazio. Eravamo in un periodo non particolarmente brillante, non vincevamo da tempo fuori casa, ma nonostante i risultati avevo detto che la squadra era in ripresa. Abbiamo giocato una buona partita, mettendo in mostra le nostre buone doti tecniche, giocando con razionalità, correndo e correndo molto bene. Ultimamente le critiche non sono mancate. Siamo stati tra il primo e il secondo posto per tutto il girone d'andata, poi abbiamo perso qualche colpo e qualche posizione e un po' d'amaro in bocca può starci. La stagione, però, è lunga, dura 10 mesi e ci può anche stare di attraversare un momento non positivo. Gennaio non è stato un mese felice per noi, ma adesso con questa vittoria convincente spero di aver ritrovato lo spirito giusto. Questa squadra ha mezzi importanti, oggi ho fatto respirare qualcuno e quando recupererò tutti i giocatori potrò fare le mie scelte, poi se sbaglierò sarò criticato come è successo più di una volta. Mi è capitato di uscire tra i fischi dell'Olimpico, ma ho le spalle larghe e so che questo mestiere comporta anche queste critiche. I tifosi amano questa squadra, pretendono tanto, considerano Zarate ed Hernanes i due simboli di questa società e se non li fai giocare non ti vedono di buon occhio. Quel che conta è che la squadra mi risponde colpo su colpo, accettano le mie decisioni, dimostrano di essere dei professionisti. Bisognava solo ritrovare la condizione - prosegue Reja - sia fisica che mentale, oggi abbiamo giocato un buon calcio e anche dal punto di vista tecnico abbiamo fatto bene. Questa vittoria ci voleva, ma adesso avremo impegni importanti e dobbiamo cercare di continuare così". Oggi solo gli ultimi 15 minuti per Zarate, uno dei giocatori di maggior talento, ma che a volte non aiuta la squadra come pretende Reja. "Oggi ha avuto tre opportunità per far gol, ma è stato sfortunato, per lui sarebbe stato importante segnare, gli avrebbe dato sicurezza perchè non sta attraversando un buon monento. È un giocatore che ha mezzi importanti, ma oggi ho preferito mettere una squadra di corsa e il risultato mi ha dato ragione". Le carte vincenti di Reja sono state Gonzalez e Kozak, due giocatori ai margini della squadra nella prima parte della stagione, ma bravi a ritagliarsi il loro spazio con il tempo. "Sono entrambi in grande crescita, hanno giocato pochissimo all'inizio, ma adesso stanno dimostrando di avere ottime qualità - spiega Reja -. Adesso Kozak, oltre ai gol, con l'esperienza comincia a tenere su palla, a far salire la squadra ed è molto importante per l'economia del nostro gioco". Secondo Reja questa Lazio "non ha un bomber da 25 gol alla Cavani, ma ha tanti giocatori che possono trovare la porta. Io sono convinto che abbiamo qualità importanti, dobbiamo andare avanti così".
CLAUDIO LOTITO (presidente Lazio): "C'è un atteggiamento denigratorio nei confronti della Lazio da parte dei mezzi di informazione - dice ai microfoni di Mediaset Premium - la prova è che vengono considerate le posizioni in classifica solo di alcune squadre. È una mancanza di informazione corretta: mi riferisco alla campagna contro Kozak (dopo la partita con il Milan, ndr) oppure al fatto che dopo una vittoria meritata come questa contro il Brescia si parli solo degli episodi arbitrali. Sono mesi che i media sembrano voler far capire che abbiamo usurpato la posizione in classifica che occupiamo, ci definiscono una meteora". Lotito continua: "questa è una partita che la Lazio ha meritato di vincere, le altre sono considerazioni che noi interpretiamo in maniera denigratoria e discriminatoria nei nostri confronti. Ogni tanto bisognerebbe riconoscere quello che sta facendo questa Lazio. Noi abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con tutti. Se il pubblico a volte ci fischia è perchè qualcuno li istiga".
KOZAK (attaccante Lazio): "Tutta la squadra andava al massimo oggi, è stata una battaglia. Siamo contenti, è una vittoria molto importante. Noi ci crediamo, partita dopo partita cerchiamo di raccogliere il massimo e di arrivare più lontano possibile. Scherzano sul mio naso (ride, ndr), così ho inventato questa esultanza”.
FRANCESCO GUIDOLIN (allenatore Udinese): "Sono contento perchè l'Udinese ha giocato un'altra bella partita su un campo difficile e adesso il nostro sogno continua - dice il tecnico di Castelfranco Veneto a Sky - E' un momento magico, ci riescono le cose bene, abbiamo fiducia in noi stessi, stiamo bene fisicamente. Fino a quando continua così va bene, magari avremo il nostro calo perchè siamo una squadra giovane. Intanto sono contento che ci hanno seguito 2 mila friulani che saranno soddisfatti perchè giochiamo bene. Siamo lì, proveremo a restarci e se e' possibile anche migliorare, vogliamo toglierci delle soddisfazioni e rimanere nella classifica che conta. Siamo consapevoli delle nostre qualità, non vogliamo nasconderci, ma abbiamo squadre importanti davanti".
ALBERTO MALESANI (allenatore Bologna): "Abbiamo regalato tre gol e la Samp ne ha approfittato. Ma non me la sento di condannare questa squadra, che sta facendo bene, per 15 minuti di black-out. Sulla prima palla inattiva si è aperta la barriera. Poi c'è stato un altro errore su un calcio d'angolo e anche sulla terza rete abbiamo sbagliato, anche se forse c'era un fallo nell'avvio dell'azione. Da quel momento in poi non abbiamo rischiato nulla e abbiamo avuto la partita in mano. Mi scuso per questi 15 minuti di black-out, dovuti anche a una certa stanchezza. La sosta per le Nazionali non ci ha fatto bene, ma andiamo avanti, è stato solo un episodio. Mi rifiuto di sentire che abbiamo perso perchè non c'era Ramirez. Anche con lui in campo dall'inizio avremmo preso quei gol, sono stati errori di squadra".
MARCO DI VAIO (attaccante Bologna): "Per come era iniziata poteva finire peggio, ma abbiamo tenuto in piedi la partita, a dimostrazione che la squadra c'è e ha tutto per salvarsi. Dobbiamo valutare con l'allenatore quello che è successo e fare in modo che non si ripeta più. Loro erano molto concentrati, venivano da risultati negativi e ci tenevano a riscattarsi - spiega l'attaccante rossoblù ai microfoni di Mediaset -. Noi invece siamo stati ingenui, e non bravi come altre volte".
DAVIDE BALLARDINI (allenatore Genoa): "La sensazione è che si poteva vincere perchè abbiamo creato 5-6 occasioni importanti, ma quando non fai gol può succedere che va a finire peggio, quindi va bene così" - è il parere del tecnico rossoblù ai microfoni di Mediaset Premium. Mercoledì per il Genoa c'è il recupero con la Sampdoria, poi la Roma: "Adesso pensiamo al derby, che sarà tutta un'altra storia rispetto a quella di oggi. Nel primo tempo siamo arrivati tre volte davanti al portiere, abbiamo preso il palo. Siamo arrivati molte volte davanti alla porta, è importante arrivare lì ma poi devi avere quella rabbia, quella determinazione, quelle qualità che non è facile costruire. Le devi avere nel tuo Dna. Bisogna essere più incisivi in fase conclusiva anche perchè ci arriviamo abbastanza bene fin lì. Preziosi? Quando un presidente parla, dell'allenatore non parla di solito bene. Quindi meglio se non ne parla...".
OKAKA (Attaccante Bari): “Non so perchè mi hanno annullato il gol. Ma va bene così. Abbiamo strappato un ottimo punto, abbiamo fatto vedere tante cose. Con Mutti abbiamo cambiato modo di giocare e siamo più compatti. Va bene così, continuiamo a lavorare...”
BORTOLO MUTTI (tecnico del Bari): "Dopo sei sconfitte consecutive era difficile entrare in campo. Nel primo tempo eravamo un po' contratti, poi siamo cresciuti. Okaka? Ha fatto un gol, forse regolare. Un episodio così poteva essere molto significativo perchè poteva darci due punti in più in classifica ma va bene così. Volevamo muovere un po' la classifica e ci siamo riusciti". Mutti, che due giorni fa ha sostituito Ventura, ha trovato un Bari "un po' mortificato, in un momento difficile, ed è inutile nasconderlo. Però capitano queste annate e bisogna avere la capacità di crederci e di credere nelle piccole opportunita' che capitano in un campionato. Oggi - continua ai microfoni di Sky Sport - abbiamo fatto il 60% di quello che possiamo fare. Il pareggio alla fine è il risultato giusto perchè il Genoa ha fatto una buona gara e in alcuni momenti ci ha messo in difficoltà. Nello spogliatoio - conclude - ho visto giocatori rincuorati da questa prestazione collettiva".
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