Pochissime emozioni nel posticipo del Rigamonti: espulso Soriano nella Samp ma gli uomini di Scienza non sfondano. Tanto gioco a centrocampo, ma le occasioni arrivano soprattutto su palle inattive. Tutto sommato, un pari che accontenta tutti. FOTO AP/LAPRESSE
Emozioni col contagocce e occasioni da rete che si contano sulle dita di una mano: questo è l’impietoso riassunto di
RIVOLUZIONE SAMP - Già dalle scelte di formazione dei due tecnici si potevano leggere tutte le difficoltà del momento per Brescia e Sampdoria. Scienza, reduce da 5 ko consecutivi, deve fare a meno di 7 titolari tra squalifiche (Jonathas), infortuni (Berardi e Zoboli sugli altri) e impegni con le nazionali; Atzori vara invece una rivoluzione figlia della debacle di 9 giorni fa a Nocera Inferiore e della vittoria-brodino col Crotone nel turno infrasettimanale. Nel Brescia spazio, dunque, a Scaglia e
PIU' BRESCIA CHE SAMP - Parte forte la Samp, quasi come a voler scacciare le paure di un altro possibile fallimento in trasferta ed è soprattutto l’attaccante uruguaiano a creare qualche grattacapo alla retroguardia lombarda col suo movimento continuo tra le linee. Ma di occasioni nitide manco a parlarne e così il Brescia prende lentamente coraggio e costruisce la prima chance al 16’ col tiro dal limite di Budel deviato in corner da
ROSSO A SORIANO, SAMP IN 10 - Manca ritmo e aggressività alla Sampdoria, gravata anche da tre ammonizioni (Soriano, Obiang e Volta) che condizionano l’atteggiamento della squadra genovese, ma l’avvio di ripresa pare incoraggiante. Obiang cerca la sventola da fuori dopo appena 2’ e la deviazione di De Maio per poco non beffa Leali; ma è un fuoco di paglia, perchè le Rondinelle riprendono presto possesso del pallino del gioco e sfiorano a loro volte il vantaggio col tiro-cross di Juan Antonio deviato da Da Costa. Manca il gioco e allora la Doria prova a risolverla su palla da fermo: ci prova Gastaldello al 52’, ma il pallone termina fuori di poco. Ma la svolta della gara è apparentemente in agguato: al 63’ Soriano entra in netto ritardo su El kaddouri e si becca un secondo giallo che lascia la sua squadra in inferiorità per tutta la seconda metà del secondo tempo. Atzori corre immediatamente ai ripari inserendo Palombo per togliere una punta come Fornaroli, mentre Scienza rischia qualcosa in più con gli ingressi di Cordova e Maccan per Magli e Juan Antonio.
EMOZIONI IN CODA - La Samp si chiude all’indietro, in attesa dell’occasione buona per il colpaccio, riuscendo a limitare un Brescia che perde incisività cl trascorrere del tempo e mette pochi palloni a disposizione delle punte. Ma, proprio sui titoli di coda, arrivano le due occasioni che rischiano di spaccare l’equilibrio. All’80’ l’imbucata di Cordova per Feczesin è geniale ma l’ungherese calcia a lato da ottima posizione; sull’altro fronte, Volta intravede al 90’ la grande occasione di portare a casa il bottino pieno ma il suo colpo di testa viene respinto sulla linea dal subentrato Martino Rini. E’ l’ultimo acuto di una gara che regala a due squadre ancora in crisi d’identità un punto che non può che restituire un po’ di ottimismo in vista dei prossimi impegni. Ma per puntare alla Serie A ci vorrà qualcosa di più...
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, secondo e ultimo posticipo della 14a di B e una volta gara da Serie A. In teoria lo sarebbe stata anche questa, se le due formazioni avessero rispettato il blasone che le accompagnava in questo avvio di stagione ma, dopo un inizio incoraggiante, Scienza e Atzori sono andati incontro a una crisi di risultati che gettava ombre sinistre sul loro futuro alla vigilia di questo incontro. Il deludente 0-0 che esce dalla sfida del “Rigamonti” non fa altro che confermare le difficoltà delle due formazioni, ma restituisce un pizzico di fiducia a due piazze in crisi di fiducia.RIVOLUZIONE SAMP - Già dalle scelte di formazione dei due tecnici si potevano leggere tutte le difficoltà del momento per Brescia e Sampdoria. Scienza, reduce da 5 ko consecutivi, deve fare a meno di 7 titolari tra squalifiche (Jonathas), infortuni (Berardi e Zoboli sugli altri) e impegni con le nazionali; Atzori vara invece una rivoluzione figlia della debacle di 9 giorni fa a Nocera Inferiore e della vittoria-brodino col Crotone nel turno infrasettimanale. Nel Brescia spazio, dunque, a Scaglia e
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Antonio alle spalle di Feczesin, con i giovani Magli e De Maio a comporre l’inedita coppia di centrali di difesa. Nella Doria, Atzori lascia in panchina gente del calibro di Maccarone, Foggia e soprattutto Palombo e deve fare a meno dell’influenzato Semioli. Spazio sulle corse laterali di centrocampo a Laczko e Padalino, in mezzo ci sono i talentini Obiang e Soriano, mentre in avanti viene rispolverato Forestieri per affiancare Bertani.PIU' BRESCIA CHE SAMP - Parte forte la Samp, quasi come a voler scacciare le paure di un altro possibile fallimento in trasferta ed è soprattutto l’attaccante uruguaiano a creare qualche grattacapo alla retroguardia lombarda col suo movimento continuo tra le linee. Ma di occasioni nitide manco a parlarne e così il Brescia prende lentamente coraggio e costruisce la prima chance al 16’ col tiro dal limite di Budel deviato in corner da
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(che prende il posto di Romero, convocato dall’Argentina); sull’angolo successivo, De Maio si libera per il colpo di testa ma la palla termina alta. Col passare dei minuti, sorprende soprattutto la timidezza degli esterni di Atzori, che consente al capitano del Brescia Zambelli di spingersi spesso e volentieri in avanti e di andare anche alla conclusione al 30’, ma Da Costa risponde presente anche stavolta. L’occasione migliore arriva però 3’ più tardi quando l’estremo difensore portoghese non trattiene il tiro dalla distanza di Salomon e per poco non capitola sul tentativo di tap-in di El Kaddouri.ROSSO A SORIANO, SAMP IN 10 - Manca ritmo e aggressività alla Sampdoria, gravata anche da tre ammonizioni (Soriano, Obiang e Volta) che condizionano l’atteggiamento della squadra genovese, ma l’avvio di ripresa pare incoraggiante. Obiang cerca la sventola da fuori dopo appena 2’ e la deviazione di De Maio per poco non beffa Leali; ma è un fuoco di paglia, perchè le Rondinelle riprendono presto possesso del pallino del gioco e sfiorano a loro volte il vantaggio col tiro-cross di Juan Antonio deviato da Da Costa. Manca il gioco e allora la Doria prova a risolverla su palla da fermo: ci prova Gastaldello al 52’, ma il pallone termina fuori di poco. Ma la svolta della gara è apparentemente in agguato: al 63’ Soriano entra in netto ritardo su El kaddouri e si becca un secondo giallo che lascia la sua squadra in inferiorità per tutta la seconda metà del secondo tempo. Atzori corre immediatamente ai ripari inserendo Palombo per togliere una punta come Fornaroli, mentre Scienza rischia qualcosa in più con gli ingressi di Cordova e Maccan per Magli e Juan Antonio.
EMOZIONI IN CODA - La Samp si chiude all’indietro, in attesa dell’occasione buona per il colpaccio, riuscendo a limitare un Brescia che perde incisività cl trascorrere del tempo e mette pochi palloni a disposizione delle punte. Ma, proprio sui titoli di coda, arrivano le due occasioni che rischiano di spaccare l’equilibrio. All’80’ l’imbucata di Cordova per Feczesin è geniale ma l’ungherese calcia a lato da ottima posizione; sull’altro fronte, Volta intravede al 90’ la grande occasione di portare a casa il bottino pieno ma il suo colpo di testa viene respinto sulla linea dal subentrato Martino Rini. E’ l’ultimo acuto di una gara che regala a due squadre ancora in crisi d’identità un punto che non può che restituire un po’ di ottimismo in vista dei prossimi impegni. Ma per puntare alla Serie A ci vorrà qualcosa di più...
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