Domanda [SPOILER] Finale di L.A. Noire!

#Jason

Utente Guru
Autore del topic
29 Giugno 2008
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ATTENZIONE: QUESTA DISCUSSIONE CONTIENE MATERIALE "SPOILER". SE NON HAI ANCORA FINITO IL GIOCO E NON VUOI SCOPRIRE DA SUBITO IL SUO FINALE, EVITA DI LEGGERE TUTTA LA DISCUSSIONE!


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Ciao a tutti.
Oggi sono qui per fare un discorsetto di riflessione riguardo il finale di L.A. Noire. In primis, la drammaticità dell'evento:
Si può notare che in quasi tutti i videogiochi Rockstar Games (eccetto Grand Theft Auto) il finale sia drammatico e porta alla morte dell' "eroe", o, per meglio dire, del protagonista (esempio: Red Dead Redemption e lo stesso L.A. Noire). Possiamo benissimo sottindendere la morte di Phelps come un "atto finale", indicando la fine di tutte le peripezie. Ma andiamo più nel dettaglio. Durante tutto il videogioco, si può notare che Phelps appare a tutti una persona egoista e prepotente e particolarmente odiata, nonostante la sua carica militare (Durante le scene di battaglia): tutto il contrario è la posizione del suo compagno di squadra Jack Kelso...stimato da tutti e ritenuto un uomo con le palle. Ora vorrei farvi notare questo particolare...all'inizio, fino alla metà del videogioco, guidiamo Phelps verso una carriera con un futuro già scritto e stampato, con tanto di onorificenze e premi di alto valore. D'un tratto, quando il suo amichetto Roy sparge la voce di una sua possibile relazione con la cantante Elsa, tutta la sua vita e la sua carriera sprofondano nel buio totale. Cosa significa questo? Ma certo, è ovvio: Rockstar Games ci dice che non esiste un eroe perfetto, senza macchie. Tutti sono peccatori e come tali devono pagare. Così Phelps ha pagato questa sua mancanza nei confronti della moglie e dei suoi figli, trandendoli con una tedesca appena sbarcata in America dopo la guerra. Ritornando alla scena finale, si può benissimo capire che Phelps si è SACRIFICATO per i suoi compagni e, diversamente da come faceva in guerra, ha capito che il valore di uno non è niente in confronto al valore di un gruppo. Per questo, uccidendosi, ha salvato sia i suoi compagni sia un'intera città e tanti, poveri cittadini finiti nelle grinfie dell'infamia. Phelps è un bravo ragazzo, ma non un eroe.

Questa è la mia prima riflessione.
Passiamo adesso al disegno del personaggio di Jack Kelso. Kelso, come ho già spiegato prima, è una persona stimata da tutti e temuta allo stesso tempo. È lui che, alla fine del videogioco, durante la sequenza finale sulla nave, invita tutti a lasciar stare la morfina al suo posto ed è anche lui che termina in modo molto semplice, tutti gli eventi che erano successi di lì a poco. È lui il vero eroe della storia. Non ha mai lasciato il suo compagno, seppur lo avesse da sempre odiato, per combattere il crimine. È lui che dev'essere lodato.

Riguardo alla scena della chiesa e al funerale di Phelps, beh...tanta commozione quando si guarda alla fotografia vicino alla bara dove Phelps passerà il resto della sua "vita"...ma fa male anche sentir parlare Roy Earles, coinvolto anch'egli nello scandalo, facendo un bel discorsetto riguardo Phelps e la sua vita...dopo che era stato lui a rovinargliela.

Voi, cosa ne pensate?


Secondo me è possibile un prossimo sequel in cui guideremo Jack Kelso alle prese con il nuovo scandalo accennato nella scena finale...

PS: Ecco il video del finale.

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