- 29 Maggio 2013
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Ciao ragazzi, oggi vi volevo parlare delle pagine "Spotted", la nuova moda di Facebook. Vi lascio di seguito qualche articolo.
Il fenomeno Spotted arriva anche in Italia. La nuova tendenza Facebook si chiama "Spotted", in inglese "avvistato", e consiste in una serie di pagine in cui gli studenti universitari o liceali lasciano messaggi anonimi. Per coloro che hanno visto il telefilm Gossip Girl la parola “spotted” (avvistato) vuol dire necessariamente qualcosa: è l’inizio del monologo della misteriosa blogger che racconta i pettegolezzi della gioventù dorata di Manhattan. E in un certo senso il meccanismo è proprio lo stesso, ma le “vittime” sono gli studenti universitari o liceali.
La nuova mania scoppiata sul popolare social network è in realtà vecchia ormai di tre anni. Nata nel 2010 da un’idea di uno studente di informatica dell‘University College of London si è velocemente diffusa in tutta Europa e in America. Il sito, FitFinder, permetteva di pubblicare commenti sulle ragazze “avvistate” in aula o in biblioteca, ma fu chiuso dopo soli due mesi per violazione della privacy. Solo oggi il nuovo fenomeno arriva anche in Italia con la prima pagina “spotted” su Facebook. Creata dagli studenti dell’Università La Sapienza di Roma, in poche settimane ha raccolto più di 2.500 like e continua ad espandersi (ad oggi 6.742 utenti).
Di cosa si tratta? Le pagine “spotted” raccolgono gruppi di utenti che appartengono a una stessa università o scuola o alla biblioteca di un dipartimento che si lanciano messaggi sulla bacheca rimanendo anonimi. Basta inviare un messaggio privato agli amministratori della pagina creata ad hoc e questi provvederanno a moderarlo e pubblicarlo senza indicare il nome del mittente.
L’argomento più discusso, ovviamente, è l'amore, ma anche molta ironia e divertimento e avvertimenti a "studenti fastidiosi e molesti" o professori. Quindi libero sfogo alle dichiarazioni d’amore per la ragazza avvistata in aula o il ragazzo incontrato in corridoio, ma non mancano anche le critiche per lo studente o professore.
Fonte:
La Polizia Postale ne ha già chiuse molte, su richiesta dei presidi, mentre montavano maree di insulti, pettegolezzi, oscenità, minacce, razzismo, omofobia. Contro i compagni. Talvolta contro i professori. Un’altra capriola del cyberbullismo, un’altra confezione virtuale di veleno da spandere nel web.
Eppure era cominciata con dolcezza. Era l’amore ai tempi del web. Erano le bacheche per incontri sognati e mai proposti. Messaggi anonimi. Sei splendida, sei fico, vorrei conoscerti, ti guardo da lontano e ti amo già.
Fonte:
Il fenomeno spotted ha preso piede in Italia in pochissimo tempo, coinvolgendo ogni aspetto della vita degli adolescenti, dalla scuola, con le famosissime fanpage spotted universitarie o liceali, ai trasporti, con spotted Trenitalia, alle piccole cittadine o addirittura quartieri. Purtroppo, però, il fatto di veder pubblicati i propri messaggi in anonimato ha spinto molti ragazzi un pò oltre il limite e dal liceo Agnesi di Milano sono arrivati i primi provvedimenti contro i numerosi messaggi di insulti che ogni giorno compaiono in queste pagine.
Protagonista della vicenda è una studentessa milanese che frequenta il liceo Agnesi e che Martedì si è vista recapitare un provvediemento disciplinare direttamente dal preside dell'Istituto. Nei giorni precedenti la ragazza aveva confessato di essere l'autrice di alcuni messaggi 'forti' comparsi sulla pagina Facebook Spotted Agnesi andando così incontro al provvedimento deciso dal preside e dal consiglio d'Istituto: "Abbiamo parlato con lei e con i genitori. Poi il consiglio di classe ha deciso: allontanamento per otto giorni, relazione su due libri sul cyberbullismo e volontariato durante gli stage all'estero" ha spiegato una professoressa del liceo in un'intervista riportata su il Corriere della Sera.
Il liceo Agnesi sembra però solamente il primo degli Istituti pronti a prendere provvedimenti contro il fenomeno spotted: Nicolina Francavilla, dirigente del liceo Virgilio di Milano, ha infatti comunicato che organizzerà un incontro con gli studenti per verificare la loro responsabilità per alcuni messaggi 'pesanti' pubblicati sulla fanpage Spotted Virgilio.
Le lamentele dei dirigenti dei due istituti milanesi sono comuni a tantissime altre pagine spotted, legate ad ambienti scolastici o universitari. Moderate quindi i vostri messaggi se non volete rischiare di incorrere in pesanti provvedimenti disciplinari.
Fonte:
Volevo parlarvi di questo perché anche nella mia scuola si è creata da due mesi questa pagina "Spotted" e vi dico che dei professori qualche giorno fa sono andati a leggere i nostri post e due ci vogliono denunciare, altri vogliono abbassare i voti a chi ha messo mi piace ai post con offese su di loro, vabbè, in pratica siamo nei casini ahahah!
Il fenomeno Spotted arriva anche in Italia. La nuova tendenza Facebook si chiama "Spotted", in inglese "avvistato", e consiste in una serie di pagine in cui gli studenti universitari o liceali lasciano messaggi anonimi. Per coloro che hanno visto il telefilm Gossip Girl la parola “spotted” (avvistato) vuol dire necessariamente qualcosa: è l’inizio del monologo della misteriosa blogger che racconta i pettegolezzi della gioventù dorata di Manhattan. E in un certo senso il meccanismo è proprio lo stesso, ma le “vittime” sono gli studenti universitari o liceali.
La nuova mania scoppiata sul popolare social network è in realtà vecchia ormai di tre anni. Nata nel 2010 da un’idea di uno studente di informatica dell‘University College of London si è velocemente diffusa in tutta Europa e in America. Il sito, FitFinder, permetteva di pubblicare commenti sulle ragazze “avvistate” in aula o in biblioteca, ma fu chiuso dopo soli due mesi per violazione della privacy. Solo oggi il nuovo fenomeno arriva anche in Italia con la prima pagina “spotted” su Facebook. Creata dagli studenti dell’Università La Sapienza di Roma, in poche settimane ha raccolto più di 2.500 like e continua ad espandersi (ad oggi 6.742 utenti).
Di cosa si tratta? Le pagine “spotted” raccolgono gruppi di utenti che appartengono a una stessa università o scuola o alla biblioteca di un dipartimento che si lanciano messaggi sulla bacheca rimanendo anonimi. Basta inviare un messaggio privato agli amministratori della pagina creata ad hoc e questi provvederanno a moderarlo e pubblicarlo senza indicare il nome del mittente.
L’argomento più discusso, ovviamente, è l'amore, ma anche molta ironia e divertimento e avvertimenti a "studenti fastidiosi e molesti" o professori. Quindi libero sfogo alle dichiarazioni d’amore per la ragazza avvistata in aula o il ragazzo incontrato in corridoio, ma non mancano anche le critiche per lo studente o professore.
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La Polizia Postale ne ha già chiuse molte, su richiesta dei presidi, mentre montavano maree di insulti, pettegolezzi, oscenità, minacce, razzismo, omofobia. Contro i compagni. Talvolta contro i professori. Un’altra capriola del cyberbullismo, un’altra confezione virtuale di veleno da spandere nel web.
Eppure era cominciata con dolcezza. Era l’amore ai tempi del web. Erano le bacheche per incontri sognati e mai proposti. Messaggi anonimi. Sei splendida, sei fico, vorrei conoscerti, ti guardo da lontano e ti amo già.
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Il fenomeno spotted ha preso piede in Italia in pochissimo tempo, coinvolgendo ogni aspetto della vita degli adolescenti, dalla scuola, con le famosissime fanpage spotted universitarie o liceali, ai trasporti, con spotted Trenitalia, alle piccole cittadine o addirittura quartieri. Purtroppo, però, il fatto di veder pubblicati i propri messaggi in anonimato ha spinto molti ragazzi un pò oltre il limite e dal liceo Agnesi di Milano sono arrivati i primi provvedimenti contro i numerosi messaggi di insulti che ogni giorno compaiono in queste pagine.
Protagonista della vicenda è una studentessa milanese che frequenta il liceo Agnesi e che Martedì si è vista recapitare un provvediemento disciplinare direttamente dal preside dell'Istituto. Nei giorni precedenti la ragazza aveva confessato di essere l'autrice di alcuni messaggi 'forti' comparsi sulla pagina Facebook Spotted Agnesi andando così incontro al provvedimento deciso dal preside e dal consiglio d'Istituto: "Abbiamo parlato con lei e con i genitori. Poi il consiglio di classe ha deciso: allontanamento per otto giorni, relazione su due libri sul cyberbullismo e volontariato durante gli stage all'estero" ha spiegato una professoressa del liceo in un'intervista riportata su il Corriere della Sera.
Il liceo Agnesi sembra però solamente il primo degli Istituti pronti a prendere provvedimenti contro il fenomeno spotted: Nicolina Francavilla, dirigente del liceo Virgilio di Milano, ha infatti comunicato che organizzerà un incontro con gli studenti per verificare la loro responsabilità per alcuni messaggi 'pesanti' pubblicati sulla fanpage Spotted Virgilio.
Le lamentele dei dirigenti dei due istituti milanesi sono comuni a tantissime altre pagine spotted, legate ad ambienti scolastici o universitari. Moderate quindi i vostri messaggi se non volete rischiare di incorrere in pesanti provvedimenti disciplinari.
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Volevo parlarvi di questo perché anche nella mia scuola si è creata da due mesi questa pagina "Spotted" e vi dico che dei professori qualche giorno fa sono andati a leggere i nostri post e due ci vogliono denunciare, altri vogliono abbassare i voti a chi ha messo mi piace ai post con offese su di loro, vabbè, in pratica siamo nei casini ahahah!