Squalo bianco uccide bagnante, Nuova Zelanda sotto choc. È successo quasi a riva (come alle Seychelles, due anni fa), a meno di 200 metri al largo della spiaggia di Muriwai (42 chilometri a nordovest della capitale Auckland), famosa per le sule (gabbiani neozelandesi) e meta dei surfisti. La vittima aveva 47 anni. «Abbiamo visto la pinna poi, boom, c’era sangue ovunque», così un testimone ha raccontanto l’attacco dello squalo, un esemplare di quattro metri.
«PRIMA LO HA AZZANNATO, POI LO HA PORTATO GIU’» - «L’uomo era ancora vivo, allora noi gli abbiamo gridato di andare verso un scoglio, ma con un altro attacco lo squalo lo ha portato giù», ha spiegato ancora il testimone. La Guardia costiera è intervenuta quasi subito, recuperando il corpo della vittima e sparando dei colpi di arma da fuoco contro lo squalo, che però sarebbe riuscito a fuggire. La spiaggia resterà chiusa al pubblico per almeno due giorni. Il capo dei bagnini ha riferito che nei giorni scorsi erano stati avvistati «uno o due» squali.
L’ULTIMO ATTACCO, QUATTRO ANNI FA - Dal 1892 a oggi, in Nuova Zelanda ci sono stati 44 assalti di questo tipo nel Paese, di cui 11 mortali (l’ultimo nel 2009). Secondo il biologo marino Craig Thorburn, gli attacchi sono molto rari. «Le statistiche parlano chiaro: c’è un attacco ogni tre anni e una vittima ogni 20 anni», ha detto il biologo. «Gli squali sono animali curiosi per natura, quindi o si avvicinano a qualcosa per capire di cosa si tratti, o la mordono con l’intenzione di mangiarla, o sono provocati e mordono per difesa». Lo scorso anno sono si sono verificati 11 attacchi mortali di squali, di cui tre in Australia.
Fonte: oggi.it