- 8 Giugno 2007
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Motegi si tinge di rosso, il rosso Ducati. In Giappone Casey Stoner chiude i giochi con tre Gran Premi d'anticipo e si laurea campione del mondo MotoGP, Loris Capirossi vince per il terzo anno consecutivo la gara della classe regina. Borgo Panigale non lascia proprio nulla agli attoniti avversari, a partire dalla Yamaha che aggiunge un altro triste capitolo ad un'annata disastrosa con Valentino Rossi solo 13°, per proseguire con la Honda ufficiale che ha visto Dani Pedrosa finire nel fango e Nicky Hayden soffrire per un modesto 9° posto.
Sotto un cielo grigio è andata in scena una delle corse più imprevedibili della stagione: le mutevoli condizioni climatiche e l'asfalto che andava asciugandosi giro dopo giro, hanno costretto piloti e box ad un "cambio moto" che ha rimescolato le carte in tavola, dando vita a impronosticabili risvolti. Pedrosa, Stoner e Melandri velocissimi in avvio, inseguiti dalla sorpresa Akiyoshi e subito agganciati da Rossi, sono rimasti in corsa per il successo fino a metà gara quando il rientro ai box era ormai inevitabile per mantenere un certo ritmo in pista. Capirossi agisce d'astuzia ed è tra i primi a cambiare moto, Valentino Rossi invece in stato di grazia macina giri veloci e resiste fino a quando guadagna la leadership.
A 10 giri dalla fine però, con Capirossi e Guintoli ormai incontenibili, a ruota escono Melandri, Stoner e Rossi che riesce a tornare dentro davanti all'australiano in quinta posizione. A rovinare i piani del pesarese però ci pensa la sua M1 che ancora una volta lo abbandona: problema all'avantreno, dritto nel fango e secondo 'pit-stop' ai box. Ogni speranza iridata se ne va quando, ripresa la pista, finirà nuovamente lungo.
A questo punto Loris Capirossi vola in tutta tranquillità verso il successo precedendo al traguardo Randy De Puniet e Toni Elias. Quarto Sylvain Guintoli davanti a Marco Melandri e Casey Stoner, anni luce dietro Valentino Rossi. Grazie al binomio Ducati-Stoner forse è l'inizio di una nuova era.
Sotto un cielo grigio è andata in scena una delle corse più imprevedibili della stagione: le mutevoli condizioni climatiche e l'asfalto che andava asciugandosi giro dopo giro, hanno costretto piloti e box ad un "cambio moto" che ha rimescolato le carte in tavola, dando vita a impronosticabili risvolti. Pedrosa, Stoner e Melandri velocissimi in avvio, inseguiti dalla sorpresa Akiyoshi e subito agganciati da Rossi, sono rimasti in corsa per il successo fino a metà gara quando il rientro ai box era ormai inevitabile per mantenere un certo ritmo in pista. Capirossi agisce d'astuzia ed è tra i primi a cambiare moto, Valentino Rossi invece in stato di grazia macina giri veloci e resiste fino a quando guadagna la leadership.
A 10 giri dalla fine però, con Capirossi e Guintoli ormai incontenibili, a ruota escono Melandri, Stoner e Rossi che riesce a tornare dentro davanti all'australiano in quinta posizione. A rovinare i piani del pesarese però ci pensa la sua M1 che ancora una volta lo abbandona: problema all'avantreno, dritto nel fango e secondo 'pit-stop' ai box. Ogni speranza iridata se ne va quando, ripresa la pista, finirà nuovamente lungo.
A questo punto Loris Capirossi vola in tutta tranquillità verso il successo precedendo al traguardo Randy De Puniet e Toni Elias. Quarto Sylvain Guintoli davanti a Marco Melandri e Casey Stoner, anni luce dietro Valentino Rossi. Grazie al binomio Ducati-Stoner forse è l'inizio di una nuova era.