- 1 Febbraio 2009
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Strage in Germania. Blitz in un liceo. Uccide nove studenti e tre professori
12-03-2009
BERLINO. La Germania è sotto choc. Il Paese ha vissuto una giornata da incubo: un ex alunno di una scuola media superiore nel sud-ovest del Paese ha aperto il fuoco su studenti e insegnanti poi, fuggendo, ha colpito a morte un passante e, alla fine, prima di togliersi la vita durante uno sparatoria con la polizia, ha ucciso altre due persone davanti a un supermercato. Il bilancio di questa lunga scia di sangue è di 16 morti, incluso l'autore del massacro.
E' stato il più grande massacro che la abbia mai visto dall'aprile del 2002, quando nella cittadina di Erfurt nell'est, un altro ex alunno fece irruzione in una scuola e uccise 17 persone prima di togliersi la vita. La storia, quindi, si è ripetuta, e probabilmente ci vorranno anni prima che il Paese possa dimenticare. L'autore della strage di ieri si chiamava Tim Kretschmer, aveva 17 anni e aveva studiato nella scuola che ha preso d' assalto ieri mattina alle 9:30, la Albertville-Realschule di Winnenden, una cittadina di 27.600 abitanti vicino a Stoccarda, nel Baden-Wuerttemberg. Le motivazioni non si conoscono, ma il ragazzo s'era preparato con cura alla carneficina: aveva indossato un'uniforme da combattimento nera, forse ispirandosi a un videogioco, ipotizzano i media tedeschi.
La famiglia aveva in casa un vero arsenale: 18 armi da fuoco regolarmente registrate. Non è chiaro se abbia usato una di queste ma, secondo l'agenzia di stampa tedesca Dpa, l'arma della carneficina era una pistola Beretta.Si fa strada l'ipotesi che l'omicida Tim Kretschmer mirasse in particolare alle ragazze. Lo hanno riferito le autorità tedesche, stando quello che è stato pubblicato da siti on line tedeschi. "E' strano che siano donne la gran parte delle vittime", ha detto in conferenza stampa il ministro dell'Interno del Baden-Wuerttemberg, Heribert Rech. "Potrebbe trattarsi di una coincidenza", ha aggiunto Rech, che ha tuttavia specificato: "Altre sette studentesse sono tra i feriti". Sono in effetti donne la gran parte delle vittime della strage: otto studentesse e due insegnanti.
Dalla ricostruzione fornita da Rech risulta inoltre che il killer avrebbe mirato alla testa dei suoi compagni, cogliendoli di sorpresa: il ministro ha riferito che alcune delle vittime sono state trovate nei loro banchi che stringevano ancora la penna tra le dita. Il raptus omicida si è scatenato a poche ore dalla strage di Alabama e le prime parole di cordoglio sono arrivate dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Il ragazzo è entrato nella scuola e ha aperto il fuoco, lasciando a terra nove studenti e tre insegnanti. Poi si è dato alla fuga e quando era già fuori dall'edificio ha ucciso il primo passante. Immediata la reazione delle forze dell'ordine che hanno messo in campo circa mille agenti per le ricerche. Gli della polizia si sono levati in volo. Le autorità regionali hanno chiuso le altre tre scuole della città ordinando a tutti, allievi e professori, di non uscire dagli edifici. Due cordoni di posti di blocco hanno chiuso Winnenden in una morsa.
La fuga del ragazzo è proseguita in auto, sull'autostrada verso Stoccarda, a bordo di una monovolume Volkswagen con a bordo un ostaggio e con cui ha anche forzato un posto di blocco.
Abbandonata la vettura e l'ostaggio, l'omicida, seguito da decine di auto della polizia e controllato a vista dagli , è arrivato davanti a un supermercato, dove si è completata la tragedia. Ma durante la sparatoria con la polizia ha ucciso altre due persone, prima di togliersi la vita.
12-03-2009
BERLINO. La Germania è sotto choc. Il Paese ha vissuto una giornata da incubo: un ex alunno di una scuola media superiore nel sud-ovest del Paese ha aperto il fuoco su studenti e insegnanti poi, fuggendo, ha colpito a morte un passante e, alla fine, prima di togliersi la vita durante uno sparatoria con la polizia, ha ucciso altre due persone davanti a un supermercato. Il bilancio di questa lunga scia di sangue è di 16 morti, incluso l'autore del massacro.
E' stato il più grande massacro che la abbia mai visto dall'aprile del 2002, quando nella cittadina di Erfurt nell'est, un altro ex alunno fece irruzione in una scuola e uccise 17 persone prima di togliersi la vita. La storia, quindi, si è ripetuta, e probabilmente ci vorranno anni prima che il Paese possa dimenticare. L'autore della strage di ieri si chiamava Tim Kretschmer, aveva 17 anni e aveva studiato nella scuola che ha preso d' assalto ieri mattina alle 9:30, la Albertville-Realschule di Winnenden, una cittadina di 27.600 abitanti vicino a Stoccarda, nel Baden-Wuerttemberg. Le motivazioni non si conoscono, ma il ragazzo s'era preparato con cura alla carneficina: aveva indossato un'uniforme da combattimento nera, forse ispirandosi a un videogioco, ipotizzano i media tedeschi.
La famiglia aveva in casa un vero arsenale: 18 armi da fuoco regolarmente registrate. Non è chiaro se abbia usato una di queste ma, secondo l'agenzia di stampa tedesca Dpa, l'arma della carneficina era una pistola Beretta.Si fa strada l'ipotesi che l'omicida Tim Kretschmer mirasse in particolare alle ragazze. Lo hanno riferito le autorità tedesche, stando quello che è stato pubblicato da siti on line tedeschi. "E' strano che siano donne la gran parte delle vittime", ha detto in conferenza stampa il ministro dell'Interno del Baden-Wuerttemberg, Heribert Rech. "Potrebbe trattarsi di una coincidenza", ha aggiunto Rech, che ha tuttavia specificato: "Altre sette studentesse sono tra i feriti". Sono in effetti donne la gran parte delle vittime della strage: otto studentesse e due insegnanti.
Dalla ricostruzione fornita da Rech risulta inoltre che il killer avrebbe mirato alla testa dei suoi compagni, cogliendoli di sorpresa: il ministro ha riferito che alcune delle vittime sono state trovate nei loro banchi che stringevano ancora la penna tra le dita. Il raptus omicida si è scatenato a poche ore dalla strage di Alabama e le prime parole di cordoglio sono arrivate dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Il ragazzo è entrato nella scuola e ha aperto il fuoco, lasciando a terra nove studenti e tre insegnanti. Poi si è dato alla fuga e quando era già fuori dall'edificio ha ucciso il primo passante. Immediata la reazione delle forze dell'ordine che hanno messo in campo circa mille agenti per le ricerche. Gli della polizia si sono levati in volo. Le autorità regionali hanno chiuso le altre tre scuole della città ordinando a tutti, allievi e professori, di non uscire dagli edifici. Due cordoni di posti di blocco hanno chiuso Winnenden in una morsa.
La fuga del ragazzo è proseguita in auto, sull'autostrada verso Stoccarda, a bordo di una monovolume Volkswagen con a bordo un ostaggio e con cui ha anche forzato un posto di blocco.
Abbandonata la vettura e l'ostaggio, l'omicida, seguito da decine di auto della polizia e controllato a vista dagli , è arrivato davanti a un supermercato, dove si è completata la tragedia. Ma durante la sparatoria con la polizia ha ucciso altre due persone, prima di togliersi la vita.
Fonte: AmericaOggi.info
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