Su E-bay sangue e cervello del Duce
Materiale autoptico di Benito Mussolini, in particolare sangue e cervello, è stato messo in vendita stamattina su E-Bay. A denunciarlo la nipote del Duce, Alessandra Mussolini, annunciando di aver fatto denuncia ai Carabinieri. Il materiale appartenuto a Benito Mussolini, ha precisato la nipote, era conservato al Policlinico di Milano "e da lì è stato preso". "E' una cosa molto grave - ha commentato la parlamentare del Pdl - sono cose da cui bisogna difendersi". Ma il portale smentisce prontamente: "L’inserzione è stata prontamente rimossa questa mattina prima delle 11, poche ore dopo la messa online e prima che chiunque abbia fatto alcuna offerta".
La denuncia della Mussolini. A Napoli per un convegno sui media e i minori e sui crimini informatici, la Mussolini è stata avvertita dal sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, che su E-Bay erano stati venduti per 15mila euro pezzi di cervello e sangue del nonno Benito, corredati con tanto di foto che ritraevano una cassetta in legno con resti autoptici e delle ampolle con il sangue. "Appena saputa la cosa - ha raccontato la parlamentare del Pdl - sono andata a vedere su E-Bay ciò di cui mi aveva avvertita Menia, che ringrazio profondamente, e che aveva appreso a sua volta la notizia da un amico. Quando ho guardato sul sito, però, l’annuncio non c’era più, perchè i resti erano già stati venduti. Allora sono subito andata dai Carabinieri che, fortunatamente, erano presenti al convegno".
I resti del Duce. La deputata del Pdl racconta che i resti del nonno provenivano "da materiale autoptico del Policlinico di Milano". Ma lei, rivela, non sapeva "nulla dell’esistenza di questi resti. I resti di mio nonno sono contenuti in una cassetta dentro la cripta" di Predappio. "Poi - ha ricordato la Mussolini - dopo la sua morte sul suo corpo venne fatta un’autopsia, parte del cervello è stato spedito in America. Insomma ne è stato fatto scempio". "E' una cosa gravissima", ha quindi incalzato la Mussolini dopo aver sporto denuncia per vedere cosa c’è di vero in questa faccenda. "Ho anche avvertito il dottor Vulpiani della polizia delle comunicazioni che si occupa dei crimini informatici e che era al convegno con me - ha continuato - quello che è successo è una cosa estremamente grave, una follia, un crimine informatico che deve essere perseguito. Ironia della sorte - ha concluso - il convegno a cui ho preso parte si occupava proprio dei crimini informatici".
E-bay smentisce. L’inserzione, ha precisato il portale, "è stata prontamente rimossa questa mattina prima delle 11, poche ore dopo la messa online e prima che chiunque abbia fatto alcuna offerta". Questo, perché "violava il regolamento di eBay, che vieta di vendere sul sito qualsiasi materiale organico umano". Il prezzo di partenza inserito dal venditore era di 15.000 euro, ma nessuna offerta è stata fatta nel breve lasso di tempo in cui l’inserzione è stata visibile. "La sicurezza del nostro sito è per noi l’assoluta priorità - ha spiegato Irina Pavlova, Responsabile della Comunicazione di eBay Italia - per questo ci adoperiamo prontamente per rimuovere qualsiasi oggetto vietato dal nostro regolamento. Abbiamo un team di esperti che lavorano costantemente alla sicurezza del sito e che garantiscono il rispetto del regolamento, e collaboriamo da sempre con le Forze dell’Ordine per combattere il crimine informatico".
Materiale autoptico di Benito Mussolini, in particolare sangue e cervello, è stato messo in vendita stamattina su E-Bay. A denunciarlo la nipote del Duce, Alessandra Mussolini, annunciando di aver fatto denuncia ai Carabinieri. Il materiale appartenuto a Benito Mussolini, ha precisato la nipote, era conservato al Policlinico di Milano "e da lì è stato preso". "E' una cosa molto grave - ha commentato la parlamentare del Pdl - sono cose da cui bisogna difendersi". Ma il portale smentisce prontamente: "L’inserzione è stata prontamente rimossa questa mattina prima delle 11, poche ore dopo la messa online e prima che chiunque abbia fatto alcuna offerta".
La denuncia della Mussolini. A Napoli per un convegno sui media e i minori e sui crimini informatici, la Mussolini è stata avvertita dal sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, che su E-Bay erano stati venduti per 15mila euro pezzi di cervello e sangue del nonno Benito, corredati con tanto di foto che ritraevano una cassetta in legno con resti autoptici e delle ampolle con il sangue. "Appena saputa la cosa - ha raccontato la parlamentare del Pdl - sono andata a vedere su E-Bay ciò di cui mi aveva avvertita Menia, che ringrazio profondamente, e che aveva appreso a sua volta la notizia da un amico. Quando ho guardato sul sito, però, l’annuncio non c’era più, perchè i resti erano già stati venduti. Allora sono subito andata dai Carabinieri che, fortunatamente, erano presenti al convegno".
I resti del Duce. La deputata del Pdl racconta che i resti del nonno provenivano "da materiale autoptico del Policlinico di Milano". Ma lei, rivela, non sapeva "nulla dell’esistenza di questi resti. I resti di mio nonno sono contenuti in una cassetta dentro la cripta" di Predappio. "Poi - ha ricordato la Mussolini - dopo la sua morte sul suo corpo venne fatta un’autopsia, parte del cervello è stato spedito in America. Insomma ne è stato fatto scempio". "E' una cosa gravissima", ha quindi incalzato la Mussolini dopo aver sporto denuncia per vedere cosa c’è di vero in questa faccenda. "Ho anche avvertito il dottor Vulpiani della polizia delle comunicazioni che si occupa dei crimini informatici e che era al convegno con me - ha continuato - quello che è successo è una cosa estremamente grave, una follia, un crimine informatico che deve essere perseguito. Ironia della sorte - ha concluso - il convegno a cui ho preso parte si occupava proprio dei crimini informatici".
E-bay smentisce. L’inserzione, ha precisato il portale, "è stata prontamente rimossa questa mattina prima delle 11, poche ore dopo la messa online e prima che chiunque abbia fatto alcuna offerta". Questo, perché "violava il regolamento di eBay, che vieta di vendere sul sito qualsiasi materiale organico umano". Il prezzo di partenza inserito dal venditore era di 15.000 euro, ma nessuna offerta è stata fatta nel breve lasso di tempo in cui l’inserzione è stata visibile. "La sicurezza del nostro sito è per noi l’assoluta priorità - ha spiegato Irina Pavlova, Responsabile della Comunicazione di eBay Italia - per questo ci adoperiamo prontamente per rimuovere qualsiasi oggetto vietato dal nostro regolamento. Abbiamo un team di esperti che lavorano costantemente alla sicurezza del sito e che garantiscono il rispetto del regolamento, e collaboriamo da sempre con le Forze dell’Ordine per combattere il crimine informatico".
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