Dimenticatevi i vari Google Glass e smartwatch, Motorola ha brevettato il primo tatuaggio con microfono incorporato. La società di Google però non si limita a questo, infatti sta lavorando anche su altri tipi di tatuaggi in grado di sostituire le password tradizionali.
Secondo il brevetto depositato da Motorola, il tatuaggio dovrebbe essere posizionato sulla gola dell’utente, e sarà in grado di catturare i suoni creati dalla voce. Se il soggetto effettua una telefonata, il tatuaggio invierà questi suoni in modalità wireless allo smartphone e quindi anche all’utente che riceve la chiamata.
Il funzionamento pare alquanto semplice: il microfono incorporato nel tatuaggio raccoglie i suoni prodotti dalla voce di una persona rilevando le vibrazioni e le oscillazioni dei muscoli o della pelle del collo. Motorola afferma che il tatuaggio includerà una batteria che “potrebbe essere ricaricabile” o, in alternativa, potrebbe essere alimentato da un dispositivo di ricarica NFC o Bluetooth. Inoltre la descrizione del brevetto aggiunge: “il tatuaggio elettronico può essere applicato anche ad un animale“.
La società vuole comunque evidenziare i motivi che hanno spinto alla richiesta di questo brevetto:
I dispositivi di comunicazione mobili vengono usati spesso in ambienti rumorosi. Grandi stadi, strade trafficate, ristoranti, e situazioni di emergenza possono comprendono diverse frequenze di rumore acustico. La comunicazione può essere ragionevolmente migliorata con un metodo/sistema per ridurre il rumore acustico in tali ambienti e contesti.
Motorola sta per presentare il nuovo Moto G il prossimo 13 novembre, ed alcuni analisti ritengono che il software potrà essere aggiornato per funzionare con dispositivi come il tatuaggio al collo. Naturalmente non è ancora possibile stabilire una precisa data di uscita per questo tipo di tatuaggio, considerando che la società è ancora in piena fase di sviluppo.
Come per tutti i brevetti, la presentazione della domanda non garantisce il lancio della tecnologia, anche se Motorola sembra lavorare molto su questi tatuaggi. La società infatti, lo scorso maggio, stava cercando di sostituire le password tradizionali con dei tatuaggi elettronici o “pillole di autenticazione” da far ingerire alle persone. Una volta ingerita, la pillola crea un segnale ECG a 18 bit all’interno del corpo, il quale potrà essere captato da dispositivi mobili.
Fonte: ispazio.net
Secondo il brevetto depositato da Motorola, il tatuaggio dovrebbe essere posizionato sulla gola dell’utente, e sarà in grado di catturare i suoni creati dalla voce. Se il soggetto effettua una telefonata, il tatuaggio invierà questi suoni in modalità wireless allo smartphone e quindi anche all’utente che riceve la chiamata.
Il funzionamento pare alquanto semplice: il microfono incorporato nel tatuaggio raccoglie i suoni prodotti dalla voce di una persona rilevando le vibrazioni e le oscillazioni dei muscoli o della pelle del collo. Motorola afferma che il tatuaggio includerà una batteria che “potrebbe essere ricaricabile” o, in alternativa, potrebbe essere alimentato da un dispositivo di ricarica NFC o Bluetooth. Inoltre la descrizione del brevetto aggiunge: “il tatuaggio elettronico può essere applicato anche ad un animale“.
La società vuole comunque evidenziare i motivi che hanno spinto alla richiesta di questo brevetto:
I dispositivi di comunicazione mobili vengono usati spesso in ambienti rumorosi. Grandi stadi, strade trafficate, ristoranti, e situazioni di emergenza possono comprendono diverse frequenze di rumore acustico. La comunicazione può essere ragionevolmente migliorata con un metodo/sistema per ridurre il rumore acustico in tali ambienti e contesti.
Motorola sta per presentare il nuovo Moto G il prossimo 13 novembre, ed alcuni analisti ritengono che il software potrà essere aggiornato per funzionare con dispositivi come il tatuaggio al collo. Naturalmente non è ancora possibile stabilire una precisa data di uscita per questo tipo di tatuaggio, considerando che la società è ancora in piena fase di sviluppo.
Come per tutti i brevetti, la presentazione della domanda non garantisce il lancio della tecnologia, anche se Motorola sembra lavorare molto su questi tatuaggi. La società infatti, lo scorso maggio, stava cercando di sostituire le password tradizionali con dei tatuaggi elettronici o “pillole di autenticazione” da far ingerire alle persone. Una volta ingerita, la pillola crea un segnale ECG a 18 bit all’interno del corpo, il quale potrà essere captato da dispositivi mobili.
Fonte: ispazio.net