Info Telepatìa - Il "Sentimento lontano"

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Utente Medio
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24 Marzo 2010
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Ho già utilizzato il tasto cerca e non ho trovato niente a proposito. Quindi ho deciso di postare questo fenomeno che a volte,anche se inconsciamente,ci perseguita.



La telepatìa, detta anche trasmissione del pensiero, è la ipotetica capacità di comunicare con la mente, cioè senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. Il termine "telepatia" venne introdotto nel 1882 da Frederic William Henry Myers e deriva dal greco τηλε, tèle (lontano) e πάθεια, pàtheia (sentimento). Come la precognizione e la chiaroveggenza, la telepatia fa parte delle cosiddette percezioni extrasensoriali o ESP e più in generale, di quello delle presunte "facoltà paranormali". Rientra nel campo di indagine della parapsicologia.[3]

I primi studi su questa presunta facoltà paranormale furono condotti dalla Società per la Ricerca Psichica di Londra, verso la fine dell'Ottocento.

Il primo laboratorio di parapsicologia fu costituito negli anni 1930 negli Stati Uniti d'America, quando il pioniere della parapsicologia Joseph Rhine della Duke University di Durham (Carolina del Nord) condusse numerosi esperimenti, con l'ausilio ad esempio delle carte Zener, per accertare l'effettiva realtà della telepatia. Un esempio degli esperimenti con le carte è la serie Pearce-Pratt (dal nome rispettivamente del soggetto, lo studente Hubert Pearce, e dello sperimentatore, J. Gaither Pratt). Secondo quanto riportato da Rhine, nell'arco di oltre 300 esperimenti, Pearce avrebbe ottenuto una media di 9,9 successi per prova su 25. In una serie di 4 esperimenti, si ebbero 558 successi su 1.850 prove: l'aspettativa casuale era nettamente inferiore. Martin Gardner rileva che i risultati di Rhine non furono mai duplicati ; Rhine più volte riprovò l'esperimento ma non mostrò mai i dati dei fallimenti .

Una completa e dettagliata presentazione degli esperimenti di Rhine è contenuta nel libro Extra-Sensory Perception After Sixty Years (a volte abbreviato come ESP-60), pubblicato nel 1940. L'opera fu accolta con interesse e recensita da varie riviste di psicologia, e nell'anno accademico 1940-1941 fu perfino adottata come libro di testo per corsi introduttivi di Psicologia a Harvard.

Secondo una concezione filosofica indiana antica e parzialmente rimodernata, la comunicazione telepatica, si effettuerebbe attraverso una immensa rete di cui le persone costituirebbero le maglie, rete che comprende l'universo e nella quale il sensitivo è collegato con le altre parti e ogni cosa è collegata con il tutto.
Le sperimentazioni

Negli anni sono state condotte diverse sperimentazioni volte a dimostrare l'esistenza della telepatia. Se da un lato i parapsicologi affermano che dei risultati sono stati prodotti[9][10] dall'altro la comunità scientifica critica la stessa esistenza di tali risultati che sono da imputare a errori di metodo se non a vere e proprie frodi.
L'esperimento di Charles T. Tart

Nei primi anni sessanta il parapsicologo Charles T. Tart ricercatore dell'Istituto di Scienza Noetica condusse un esperimento:
« La persona A viene introdotta in una camera di deprivazione sensoriale e collegata elettricamente in modo da rilevare le onde cerebrali, la resistenza della pelle, il ritmo cardiaco, l'attività muscolare e le variazioni del respiro. La persona B viene introdotta in un'altra camera analoga, viene anch'essa collegata e colpita a intervalli casuali da scosse elettriche. Viene poi chiesto alla persona A di indovinare esattamente quando la persona B riceve la scossa »


I risultati, stando a quanto riporta Tart, furono i seguenti: le ipotesi coscienti di A "non mostrarono alcuna relazione con gli eventi reali". Invece, i suoi "tracciati presentavano variazioni fisiologiche significative proprio in corrispondenza dell'istante in cui B riceveva la scossa. La conclusione: "Possiamo affermare che l'evento non viene registrato dalla 'mente cosciente' del soggetto, il quale, invece, è evidentemente cosciente dell'evento, a un livello biologico fondamentale. A quanto pare il corpo del soggetto sa di questi avvenimenti dei quali, invece, non è a conoscenza lo strato alto del cervello" e discusso da Joseph Chilton Pearce in Exploring the Crack in the Cosmic Egg).
Il metodo Ganzfeld [modifica]

Negli anni settanta un altro parapsicologo americano, Charles Honorton, si interessò di telepatia introducendo una nuova metodologia di studi, chiamata tecnicamente Ganzfeld (dal tedesco "campo uniforme"). Negli esperimenti di Honorton un soggetto ("percipiente") veniva isolato sensorialmente applicando ai suoi occhi due mezze palline da ping-pong e alle sue orecchie una cuffia che emetteva un "rumore di fondo". In queste condizioni di deprivazione sensoriale, il soggetto doveva cercare di recepire immagini o informazioni inviate da un'altra persona ("agente") posta in un'altra stanza.

Anche Honorton pensava di aver trovato risultati statisticamente positivi a favore dell'esistenza della telepatia, ma di nuovo le critiche furono numerose. In particolare, lo psicologo scettico Ray Hyman intavolò un serrato dibattito con Honorton, rifiutando le conclusioni di quest'ultimo e la significatività dei risultati.

Le critiche di Hyman vertevano sul fatto che i resoconti degli esperimenti non descrivevano protocolli ottimali né i dati erano accompagnati dalle appropriate analisi statistiche. Hyman presentò quindi un'analisi in cui si sosteneva che i risultati positivi degli esperimenti erano da imputare a tre difetti (errata randomizzazione della scelta del target, errore nella randomizzazione delle procedure di giudizio e insufficiente documentazione). Honorton da parte sua sottopose lo studio di Hyman a un esperto di statistica (David Saunders) che affermò che lo studio di Hyman era errato poiché si fondava su pochi casi e che aveva sbagliato nella procedura di analisi.

In un comunicato congiunto pubblicato nel 1986, Honorton e Hyman concordarono nell'affermare che i dati complessivi "non possono ragionevolmente essere spiegati dalla pubblicazione selettiva o dalle analisi multiple" e che per potere trarre delle conclusioni gli esperimenti andavano replicati. Nello stesso comunicato, i due proposero standard metodologici più stringenti ai quali i futuri esperimenti si sarebbero dovuti conformare.

Nel 1999 Milton e Wiseman hanno pubblicato un articolo che sottolineava la non replicabilità dei risultati di Bem e Honorton

La comunità scientifica ad oggi non ritiene provata l'esistenza della telepatia. Gli scettici da parte loro affermano che gli esperimenti che evidenzierebbero l'apparente esistenza della telepatia sono il risultato di auto-convincimento o di veri e propri imbrogli. Nella comunità parapsicologica invece c'è un largo consenso sulla affermazione che taluni fenomeni telepatici sono esistenti e reali.

Sia i parapsicologi che gli scettici concordano sul fatto che molte manifestazioni presentate come prove di telepatia altro non sono che frutto di tecniche quali il cold reading.]

Gli scettici aggiungono inoltre che non è stata ancora elaborata una tecnica in grado di dare risultati staticamente significativi. Questa mancanza di riproducibilità del fenomeno spinge a concludere che non esiste prova dell'esistenza di tali poteri telepatici , ponendo altresì l'accento su tutti quei casi in cui si sono scoperte falle ed errori negli esperimenti oltre che, più raramente, delle frodi.

Fonte :
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A voi i commenti sulla telepatìa.
 
ottimo post comunque la telepatia esiste negli alieni e negli esseri umani "non umani"
 
Per esseri umani "non umani" intendi persone le quali hanno dei 'poteri' paranormali?
Se è sì io credo che ognuno di noi,se solo abbia la capacità di sfruttare al 100% il proprio cervello, possa essere definito sovrannaturale.
 
Mi raccomando! La prossima volta piu breve! Spiega a parole tue, sara molto piu semplice, per 1 persona vedere tutta sta roba suscita noia e quindi nn la leggerebbe nessuno(si nota dalle poke risposte anke) e come me non e stato letto scusami cmnq direi ke e un ottimo argomento e se e tanto lungo ci sara qualkosa di buono complimenti comunque
 
Mi raccomando! La prossima volta piu breve! Spiega a parole tue, sara molto piu semplice, per 1 persona vedere tutta sta roba suscita noia e quindi nn la leggerebbe nessuno(si nota dalle poke risposte anke) e come me non e stato letto scusami cmnq direi ke e un ottimo argomento e se e tanto lungo ci sara qualkosa di buono complimenti comunque

Innanzitutto preferisco prendere delle fonti ufficiali e non spiegare le cose per come le intendo io.
Secondo non posto per ricevere risposte,lo faccio per informare e sperare che qualcuno voglia discutere sull'argomento postato.
Terzo,se ti fà noia non postare neanche,vai a leggere qualcos'altro.
Quarto,scrivi in Italiano.
 
Bhe come argomento è piuttosto interessante e riguardo alla prima risposta hai detto un pò una 'Bambinata' la telepatia non viene usata dagli alieni e dagli uomini non umani come dici tu, è più un modo di interloquare che usano gli extrasensoriali e le persone che sanno sfruttare al massimo la loro mente​
 
Io credo che tutti noi,nel nostro minimo sforzo usiamo la telepatìa,anche senza rendercene conto.
Quante volte avete detto nello stesso momento cose con un vostro amico? Molte. Bhé quella,anche se in minima parte,è telepatìa.
 
Io non ci credo...ovvero...credo ad una forma di telepatia comune...Quando si conosce bene una persone,si può ben immaginare cosa stia pensando in un determinato momento,ma non credo a queste tecniche paranormali...
 
Ma infatti Anattup anche io la penso come te. Accade solo con le persone che conosciamo meglio :emoji_smiley:
 
Io non ci credo...ovvero...credo ad una forma di telepatia comune...Quando si conosce bene una persone,si può ben immaginare cosa stia pensando in un determinato momento,ma non credo a queste tecniche paranormali...

Vabbe quello è sicuro se si conosce bene la persona xD niente di nuovo