Tam tam sul web, terremoto a Napoli
il 12 marzo? Giuliani: «Una bufala»
Da Yahoo a Facebook la «previsione» attribuita
al ricercatore che aveva «predetto» il sisma in Abruzzo
il 12 marzo? Giuliani: «Una bufala»
Da Yahoo a Facebook la «previsione» attribuita
al ricercatore che aveva «predetto» il sisma in Abruzzo
NAPOLI - La voce aveva preso a circolare sempre più insistente nei giorni scorsi: ci sarà un terremoto in Campania il 12 marzo. Fonte non meglio identificata, una sola certezza animava le discussioni del popolo della rete che da Facebook a Yahoo aveva finito per mettere in agitazione molti cittadini: l'ha detto Giuliani. E dalla voce dello stesso Giampaolo Giuliani arriva la smentita che farà dormire sonni più tranquilli ai napoletani: «È una bufala, c'è qualcuno che dal terremoto del 6 aprile cerca proditoriamente di gettare discredito sul mio lavoro». È andato in pensione lo scorso novembre il ricercatore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso che nei giorni precedenti il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 aveva notato un incremento dell'attività sismica in Abruzzo mettendo in guardia la popolazione sulla possibilità del verificarsi di un evento catastrofico.
«PRECURSORI SISMICI» TROPPO LONTANI - Continua nel capoluogo abruzzese le ricerche che gli hanno procurato la notorietà, Giuliani, affidandosi ai «precursori sismici» di sua invenzione. Lavora ogni giorno, coordinando un équipe di studio fidata. «È ancora l'Abruzzo al centro della più importante attività sismica in Italia - spiega -, al momento non ci sono dati che riguardino Napoli o la Campania. Il nostro lavoro si basa sull'analisi dei dati sulla concentrazione di radon (un gas radioattivo prodotto dall'atmosfera, nda) e l'eventuale superamento di soglie prestabilite nei siti di monitoraggio che abbiamo attivato». Centraline di rilevazione che solo per riverbero registrano dati provenienti da regioni diverse dall'Abruzzo. «Non abbiamo la possibilità se non per riflesso di analizzare l'attività sismica in Campania - chiarisce il ricercatore - E anche se fosse, il nostro sistema di controllo ci consente di prevedere l'arrivo di eventi di grande rilevanza come un terremoto con un anticipo che va dalle 6 alle 24 ore. Non di più. Una ragione di più per dire che se già da qualche giorno la notizia circola in rete è priva di qualsiasi fondamento».
«PRECURSORI SISMICI» TROPPO LONTANI - Continua nel capoluogo abruzzese le ricerche che gli hanno procurato la notorietà, Giuliani, affidandosi ai «precursori sismici» di sua invenzione. Lavora ogni giorno, coordinando un équipe di studio fidata. «È ancora l'Abruzzo al centro della più importante attività sismica in Italia - spiega -, al momento non ci sono dati che riguardino Napoli o la Campania. Il nostro lavoro si basa sull'analisi dei dati sulla concentrazione di radon (un gas radioattivo prodotto dall'atmosfera, nda) e l'eventuale superamento di soglie prestabilite nei siti di monitoraggio che abbiamo attivato». Centraline di rilevazione che solo per riverbero registrano dati provenienti da regioni diverse dall'Abruzzo. «Non abbiamo la possibilità se non per riflesso di analizzare l'attività sismica in Campania - chiarisce il ricercatore - E anche se fosse, il nostro sistema di controllo ci consente di prevedere l'arrivo di eventi di grande rilevanza come un terremoto con un anticipo che va dalle 6 alle 24 ore. Non di più. Una ragione di più per dire che se già da qualche giorno la notizia circola in rete è priva di qualsiasi fondamento».
Fonte - Corrieredelmezzogiorno.corriere.it