Bologna, 11 giu. - L'impatto economico del terremoto in Emilia del maggio 2012, misurato su scala regionale, e' stato contenuto con un effetto negativo sulla dinamica del Pil di uno o due decimi di punto percentuale: e' la stima di Banca d'Italia contenuta nel rapporto annuale sull'economia dell'Emilia Romagna. "Questo risultato - si legge nel rapporto presentato oggi - riflette il fatto che gli effetti del terremoto si sono prodotti solo nella seconda meta' dell'anno e che il peso dell'area colpita, sull'economia regionale, e' contenuto". Secondo lo studio la decelerazione del Pil registrata nel 2012 si e' accompagnata "ad un calo dei flussi di ingresso nel mercato del lavoro che si e' concentrato nell'industria e nei servizi privati; al contrario grazie anche agli interventi di emergenza e all'avvio del processo di ricostruzione nel settore delle costruzioni il numero di posizioni e' aumentato dall'estate". Infine, il rallentamento delle attivita' si e' riflesso anche in un "sensibile calo del credito utilizzato dalle imprese per effetto di una minore domanda di finanziamento del circolante, connessa con interruzioni o rallentamenti dei processi produttivi". La riduzione del credito utilizzato e' stata piu' intensa nel comparto manifatturiero. (AGI) .