KimiHory

Utente Strepitoso
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14 Aprile 2009
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Sisma in Cile, centinaia sotto le macerie
Hawaii: debole tsunami, l'allarme resta
Il bilancio ufficiale ma provvisorio è di 214 morti. Il centro monitoraggio del Pacifico: «Effetti devastanti»

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SANTIAGO (Cile) - Prima il violentissimo sisma, poi una impressionante sequenza di repliche, infine l'allarme tsunami. La natura mette in ginocchio il Cile, colpito nella notte da un devastante terremoto. La prima scossa di magnitudo 8,8 gradi della scala Richter, a una profondità di 55 chilometri e con epicentro a 115 chilometri da Concepcion e 325 da Santiago del Cile (LA MAPPA), ha colpito le regioni centrali del Cile alle 3.34 ora locale (le 7.34 in Italia) di sabato. Un'altra cinquantina di scosse sono state poi registrate dall'istituto americano di geofisica Usgs, nelle successive 12 ore, nessuna delle quali inferiore alla magnitudo 5, e tutte lungo una linea di circa 500 chilometri. Il bilancio ufficiale, ancora del tutto provvisorio, è di 214 morti. La maggior parte delle vittime si registra nelle regioni di O’Higgins, Maule e Bio Bio. Un milione e mezzo di case danneggiate, in tutto il Cile, un terzo delle quali in modo grave. Per l'emittente americana Nbc i senzatetto sono 400 mila. E fa paura lo tsunami generato dal sisma nell'Oceano Pacifico: subito dopo il sisma, il Pacific Tsunami Warnin Center ha spiegato che «il livello del mare indica che è stato generato uno tsunami che potrebbe esser devastante per le coste vicino all'epicentro e potrebbe anche minacciare le coste più lontane». Il Noaa, il centro dati statunitense sul clima, ha poi confermato che il forte terremoto che ha colpito il Cile ha generato uno tsunami in tutto l'Oceano Pacifico che si esaurirà intorno al Giappone con onde alte pochi centimetri. Onde alte più di due metri hanno già raggiunto già nel primo pomeriggio la costa cilena nelle città di Talcahuano, Valparaiso e Coquimbo provocando ingenti danni. Poco prima delle 23 (ora italiana) lo tsunami ha raggiunto le Hawaii. Le ondate sono state meno forti del temuto ma l'allarme rimane. «Il terremoto è un duro colpo per la società cilena», ha detto il presidente eletto del Cile Sebastian Pinera, promettendo «totale aiuto» e «impegno» tra la squadra del futuro governo e l’attuale governo della presidente Michelle Bachelet. Il mondo intanto comincia a mobilitarsi in vista degli aiuti alle popolazioni colpite dal sisma. Il presidente americano Barack Obama ha detto che gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare il Cile. Le comunicazioni con i territori colpiti dal sisma sono difficili e l'ufficio per gli affari consolari del dipartimento di Stato Usa ha inviato i cittadini statunitensi che cercano i propri cari in Cile a usare i social network. Intanto, il responsabile dell'Unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano, ha detto che «al momento non si registrano vittime italiane» nel sisma che ha colpito il Cile, «ma purtroppo è un dato provvisorio che richiede verifiche continue» (ASCOLTA l'intervista).

Il terremoto in Cile

PAURA ALLE HAWAII - Svegliati dalle sirene alle 6 del mattino locali (GUARDA il video), poco prima dell'alba, gli abitanti dell' arcipelago delle Hawaii, nel bel mezzo del Pacifico, si sono immediatamente preparati all'allarme tsunami, con il timore che onde di oltre due metri di altezza potessero investire aree popolose come Hilo, sull'isola di Hawaii (quella più a sud), o Kahului, a Maui, l'isola centrale. Intorno alle 23 (ora italiana) lo tsunami generato dal terremoto ha raggiunto le coste. È stato registrato un rafforzamento nell'andamento delle onde e una variazione nella marea, oltre a un diverso colore del mare. L'acqua ha cominciato a ritirarsi nella baia di Hilo. Le prime ondate sono state decisamente meno forti del temuto, ma l'allarme tsunami rimane per il momento. Tanta paura ma situazione relativamente tranquilla sull'isola di Pasqua, 3.600 km dalla costa pacifica del Cile. Sulla base dei primi dati preliminari pervenuti, l'onda di maremoto che ha colpito le coste dell'isola, già evacuata, avrebbe registrato un'altezza media di 30 centimetri. Onde non molto forti lungo le coste dell'Australia, mentre l'arcipelago delle Marchesi, nella Polinesia francese, nel centro-sud del Pacifico, è stato raggiunto da ondate di circa due metri d'altezza che hanno provocato qualche danno materiale. Onde di qualche decina di centimetri su Tahiti e Moorea e anche sulle coste della Nuova Zelanda. Inondata Pago Plaza, nelle Samoa americane. Allarme anche in Giappone, dove venerdì si era registrata una scossa di terremoto pari a 7 gradi della scala Richter.

Il sisma devasta Concepcion

SANTIAGO E CONCEPCION - Mentre lo tsunami minaccia i paradisi della natura e del turismo mondiale, a Conception, una delle città cilene più vicine all'epicentro del sisma e uan delle più colpite, sono numerosi gli edifici crollati, le strade sprofondate, anche di tre metri, e gli incendi. Non ci sono acqua e i collegamenti telefonici sono saltati. Un centinaio di persone si trova intrappolato tra le macerie di un edificio di 14 piani crollato nel centro della città. Scenari danteschi in tutta la regione di Maule, la più colpita dal terremoto: molti ospedali rasi sono stati al suolo e numerosi pazienti sono ancora sotto le macerie. A Santiago, a causa del sisma, sono crollati ponti ed edifici, ci sono difficoltà nei collegamenti telefonici, l'aeroporto è stato chiuso per i gravi danni arrecati dal sisma. Le testimonianze dei sopravvissuti sono drammatiche (GUARDA il video). «In quel minuto e mezzo di terrore ho pensato che sarei morto: era come se un mostro gigantesco mi stesse per inghiottire» ha raccontato il tecnico italo-brasiliano Felipe Spiandorin, che al momento del sisma dormiva a Las Condes, quartiere di lusso di Santiago. Duecentosessantacinque prigionieri sono evasi del carcere di Chillan, località nell'entroterra cileno 140 chilometri a sud di Talca. Quattro degli evasi sono morti: tre sono stati colpiti dagli spari delle guardie di sicurezza e un quarto è rimasto bruciato vivo nell'incendio provocato dagli stessi fuggiaschi. In settanta sono stati catturati.

LE VITTIME - La prima scossa con epicentro nel Pacifico, di 8,8 gradi della scala Richter, ha provocato onde alte 1,3 metri di altezza. La scossa è stata avvertita violenta nella capitale cilena, dove gli edifici hanno tremato per decine di secondi ed è saltata la corrente elettrica. Disagi e blocco delle linee telefoniche anche a Valparaiso. La popolazione delle grandi città si è riversata nelle strade in preda al panico. La notizia della prima vittima era arrivata attorno alle 9, ora italiana. Era stata poi la presidente cilena, Michelle Bachelet ad annunciare in tv che i morti accertati erano almeno sei. E da quel momento il bilancio è stato via via aggiornato con le notizie arrivate a fatica dalle diverse regioni colpite.


I PRECEDENTI - Il Cile ha il triste primato del terremoto più forte mai registrato, quello di magnitudo 9,5 del maggio 1960, che fece 1.655 morti. La città di Concepcion, una delle più antiche del Paese (fu fondata nel 1550), nel 1751 fu letteralmente cancellata dalle carte geografiche a seguito di un terremoto associato ad un violento maremoto. Concepcion vive del suo porto, di pesca e dell'industria che si è sviluppata nei sobborghi di Talcahuano e di Huachipato. Vicino alla città si trovano alcune delle principali miniere di carbone del Cile e una grande base navale. Nel cuore dell'area colpita dal terremoto, fra le città di Concepcion e Talca, si trova anche la città natale del poeta Pablo Neruda, Parral.

GLI ITALIANI IN CILE - Dalle prime ore di sabato mattina, l'Unità di crisi della Farnesina sta raccogliendo le segnalazioni di parenti e amici di persone che risultano trovarsi nella zona del terremoto in Cile, e cerca riscontri compatibilmente con le difficoltà di collegamenti.L'ambasciata italiana a Santiago, in costante contatto con Roma è pronta a inviare un proprio funzionario sul posto per conoscere l'entità dei danni provocati dal sisma e la sorte degli italiani, circa 500, che risultano residenti nella città di Concepcion. Il funzionario partirà non appena le condizioni lo consentiranno, visto che le autorità locali hanno chiesto anche alla popolazione di evitare gli spostamenti non necessari. Dall'Italia sta monitorando la situazione anche l'istituto nazionale di vulcanologia e il suo presidente, Enzo Boschi, ha spiegato che dai primi dati «lo tsunami appare essere meno devastante di quanto si pensasse. Le prime misure effettuate dai mareografi - ha spiegato - danno infatti un'altezza delle onde di maremoto pari a 1,5 metri». Lo tsunami, ha confermato Boschi, dovrebbe colpire per primi i Paesi del Sudamerica e dell'America Centrale: «Le onde di maremoto - ha spiegato - si stanno propagando ad una velocità di 500-600 chilometri l'ora e si prevede che arriveranno anche in Giappone e alle Hawaii». Nessun allarme, invece, per i Paesi occidentali .


USA E UE - La Casa Bianca «segue da vicino» le situazione dopo il terremoto in Cile, compresi i rischi di tsunami, e gli Stati Uniti sono pronti ad intervenire: lo ha detto il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si sta recando nella Situation Room della Casa Bianca per seguire minuto per minuto l'allarme tsunami alle Hawaii: lo indica con un messaggio Twitter il suo portavoce, Robert Gibbs. Anche la Commissione Ue è pronta a fare la sua parte, dando il via libera ad un finanziamento di 3 milioni di euro per aiuti di prima necessità alle popolazioni colpite dal tremendo terremoto. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso, il quale si è detto «profondamente scioccato dalla portata della devastazioni provocate dal sisma in Cile».


Da MATTO line 24/24h è tutto.​
Fonte: Corriere della sera​
 
Si ma l'ho postata io non il notiziario qui >_>
 
Grazie dell'info anche se i telegiornali ti hanno preceduto :emoji_relieved: