L’Inter perde tra i 70 e i 90 milioni all’anno, richiede costanti iniezioni di denaro da parte dell’azionista, è fuori dall’Europa, ha uno stadio glorioso ma vecchio e infruttuoso. Perché, allora, ha suscitato negli ultimi mesi l’interesse di cinesi, arabi, americani, kazaki e quello, ancor più concreto, dell’indonesiano Erick Thohir? Proprio adesso che è ai minimi storici, l’Inter può rivelarsi un affare. Chi si avvicina al tavolo delle trattative, a maggior ragione un soggetto interessato prioritariamente allo sport business come Thohir, è consapevole del momento propizio. Tra le grandi leghe europee, la Serie A è quella che presenta le maggiori opportunità di crescita. Calcisticamente, siamo come quei Paesi in via di sviluppo in cui, nonostante la corruzione e la burocrazia, i margini di miglioramento sono notevolissimi.
TWEET D'AVVICINAMENTO — "Devo iniziare ad imparare l'italiano. Mi dispiace ma al momento capisco soltanto l'inglese e l'indonesiano". Lo scrive su Twitter il magnate indonesiano che sta trattando con Moratti l'acquisto dell'Inter.
CONVENIENZE — Dopo aver investito in Indonesia e negli Stati Uniti, osservando la cartina europea Thohir si sarà chiesto dove fosse più conveniente entrare: in Premier dieci club su venti sono in mani straniere, in Spagna dietro il duopolio Real-Barcellona c’è il vuoto, la Francia è stata già colonizzata da sceicchi e oligarchi, la Germania con la regola del "50%+1" è off-limits per gli stranieri. Resta l’Italia, allettante proprio perché arretrata. Insomma, una scommessa da giocare. E il ragionamento si attaglia ancor di più all’Inter che non ha saputo capitalizzare il triplete , tra scelte tecniche sbagliate e strategie di marketing inefficaci. Fatto sta che senza i ricavi che assicurava la Champions, il fatturato al netto delle plusvalenze è sceso a circa 180 milioni, un terzo di Real e Barcellona. Ma l’Inter è sempre l’Inter: storia, palmares, bacino d’utenza, appeal globale. Ecco cosa stuzzica Thohir: la possibilità di farla diventare una macchina da soldi, attraverso politiche commerciali aggressive in Oriente, attività coinvolgenti e redditizie di CRM (acronimo di Customer Relationship Management, cioè gestione dei servizi per i tifosi), il progetto del nuovo stadio.
fonte: gazzetta
TWEET D'AVVICINAMENTO — "Devo iniziare ad imparare l'italiano. Mi dispiace ma al momento capisco soltanto l'inglese e l'indonesiano". Lo scrive su Twitter il magnate indonesiano che sta trattando con Moratti l'acquisto dell'Inter.
CONVENIENZE — Dopo aver investito in Indonesia e negli Stati Uniti, osservando la cartina europea Thohir si sarà chiesto dove fosse più conveniente entrare: in Premier dieci club su venti sono in mani straniere, in Spagna dietro il duopolio Real-Barcellona c’è il vuoto, la Francia è stata già colonizzata da sceicchi e oligarchi, la Germania con la regola del "50%+1" è off-limits per gli stranieri. Resta l’Italia, allettante proprio perché arretrata. Insomma, una scommessa da giocare. E il ragionamento si attaglia ancor di più all’Inter che non ha saputo capitalizzare il triplete , tra scelte tecniche sbagliate e strategie di marketing inefficaci. Fatto sta che senza i ricavi che assicurava la Champions, il fatturato al netto delle plusvalenze è sceso a circa 180 milioni, un terzo di Real e Barcellona. Ma l’Inter è sempre l’Inter: storia, palmares, bacino d’utenza, appeal globale. Ecco cosa stuzzica Thohir: la possibilità di farla diventare una macchina da soldi, attraverso politiche commerciali aggressive in Oriente, attività coinvolgenti e redditizie di CRM (acronimo di Customer Relationship Management, cioè gestione dei servizi per i tifosi), il progetto del nuovo stadio.
fonte: gazzetta