"Alla mia morte voglio che la mia casa vada alla squadra che ho amato per tutta la vita". E' questo il singolare testamento di Mile Srbin, all'anagrafe Miodrag Milosavljevic, un bizzarro tifoso 88enne, il più vecchio sostenitore della Stella Rossa. Mile, ex venditore in un mercato di Belgrado, lascia ai suoi beniamini un appartamento che è una sorta di museo del club: foto, gagliardetti, distintivi e autografi.
Ovunque nell'appartamneto vi sono cimeli inneggianti la squadra di calcio come il poster che campeggia in camera da letto raffigurante la prima squadra della Stella Rossa, risalente al 1945. Ma Mile, in passato, si è spinto ben oltre per amore della Stella Rossa.
Per ben tre volte ha tentato il suicidio, in seguito ad alcune brucianti sconfitte della sua squadra. L'ultimo riasale al 1970, quando la Stella Rossa fu eliminata dalla Champions League per mano del Panathinaikos: "Quella volta non andai in Grecia, seguii l'incontro alla tv, ma per la disperazione decisi di uccidermi ? spiega Miodrag - subito dopo la partita presi a girare da un caffè all'altro, mi bevvi una ventina di cognac e fumai due pacchetti di sigarette... Il fatto è che non avevo mai bevuto e non avevo mai fumato..." .
"La prima volta nel 1953, quando nella finale della Coppa di Jugoslavia prendemmo sette gol dal Partizan. Volevo morire. Ho avuto un infarto, e ho trascorso un mese in ospedale. Da allora non ho mai più messo piede nello stadio del Partizan". La seconda volta , invece era il 10 aprile del 1957, in Italia, a Firenze. Nella partita di ritorno della semifinale di Coppa dei Campioni la Stella Rossa pareggiò 0 a 0 con la Fiorentina e fu eliminata: "Tornando deluso dallo stadio decisi di farla finita e mi distesi sui binari della stazione di Firenze, ma qualcuno mi vide e mi salvò la vita".
Ovunque nell'appartamneto vi sono cimeli inneggianti la squadra di calcio come il poster che campeggia in camera da letto raffigurante la prima squadra della Stella Rossa, risalente al 1945. Ma Mile, in passato, si è spinto ben oltre per amore della Stella Rossa.
Per ben tre volte ha tentato il suicidio, in seguito ad alcune brucianti sconfitte della sua squadra. L'ultimo riasale al 1970, quando la Stella Rossa fu eliminata dalla Champions League per mano del Panathinaikos: "Quella volta non andai in Grecia, seguii l'incontro alla tv, ma per la disperazione decisi di uccidermi ? spiega Miodrag - subito dopo la partita presi a girare da un caffè all'altro, mi bevvi una ventina di cognac e fumai due pacchetti di sigarette... Il fatto è che non avevo mai bevuto e non avevo mai fumato..." .
"La prima volta nel 1953, quando nella finale della Coppa di Jugoslavia prendemmo sette gol dal Partizan. Volevo morire. Ho avuto un infarto, e ho trascorso un mese in ospedale. Da allora non ho mai più messo piede nello stadio del Partizan". La seconda volta , invece era il 10 aprile del 1957, in Italia, a Firenze. Nella partita di ritorno della semifinale di Coppa dei Campioni la Stella Rossa pareggiò 0 a 0 con la Fiorentina e fu eliminata: "Tornando deluso dallo stadio decisi di farla finita e mi distesi sui binari della stazione di Firenze, ma qualcuno mi vide e mi salvò la vita".