Bloccati da 7 giorni sulle Jorasses recuperati erano a 4.100 metri.
Avvistati grazie a una giacca rossa
Hanno disperatamente cercato
la salvezza tentando di rientrare
ENRICO MARTINET
COURMAYEUR
Accovacciati in una nicchia tra le rocce, appoggiati su una corda arrotolata e legati alla parete: così questa mattina gli uomini del Soccorso alpino valdostano hanno trovato i corpi privi di vita della guida alpina Olivier Sourzac e della sua cliente Charlotte De Metz, dispersi da venerdì scorso sulle Grandes Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco. Erano a 4.026 metri di quota, sulla via normale che dalla punta Walker scende sul versante italiano, a sinistra del seracco Whymper.
Sono morti assiderati, probabilmente tra sabato e domenica scorsi. La svolta nelle ricerche, dopo giorni di maltempo che ha praticamente impedito i sorvoli in elicottero, è arrivata questa mattina. Durante una perlustrazione le guide francesi a bordo dell’Ec 145 del Peloton d’haute montagne di Chamonix hanno notato, verso le 11, un lembo di una giacca rossa che spuntava nella montagna imbiancata. Neanche un quarto d’ora dopo dall’hangar di Courmayeur è decollato l’elicottero del Soccorso alpino valdostano - competente per territorio - che ha impiegato una manciata di minuti per giungere sul posto ed individuare i corpi, semisepolti nella neve. Calato con il verricello, il medico-rianimatore Andrea Ortu ha rilevato - con un termometro timpanico - la temperatura corporea (che era poco superiore allo zero) dei due sfortunati alpinisti prima di comunicare via radio il verdetto: «Sono morti».
Le guide alpine hanno quindi liberato i corpi e li hanno trasportati a valle. Ora spetta alla guardia di finanza di Entreves sbrigare le pratiche burocratiche di questa drammatica vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso le comunità intorno al Monte Bianco. Olivier Sourzac, di 47 anni, di Passy (Alta Savoia), era un’esperta guida alpina, in particolare un forte rocciatore con numerose scalate all’attivo nel massiccio del Monte Bianco. Anche la sua cliente, Charlotte De Metz, quarantaquattrenne di Fontainebleau (periferia parigina), era un’abile alpinista e faceva parte del Club alpino francese.
ECCO LA CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GIORNATA
Ore 13,12. Erano uno accanto all'altro, legati tra loro e assicurati alla parete di roccia. Olivier aveva fatto tutto per bene. Aveva piantato un chiodo nella roccia e fatto passare la corda in un moschettone assicurando se stesso e la sua cliente Charlotte alla roccia per evitare di scivolare in basso se si fossero addormentati. Il soccorritore che li ha trovati è Daniele Ollier della Guardia di Finanza: «Erano quasi completamente coperti dalla neve, perché il riparo che avevano trovato non era abbastanza profondo». Dall'elicottero francese stamattina avevano visto soltanto una piccola parte della giacca di Charlotte, 20 centimetri quadrati che emergevano dalla neve. Charlotte e Olivier non si sono mossi molto dopo l'ultima telefonata, anche se Olivier aveva detto che sarebbe risalito in vetta. Non l'ha fatto perché c'era troppo vento. Probabilmente sono morti già nei giorni scorsi, forse sabato. Quando il medico è sceso accanto a loro, ha misurato la temperatura corporea. Avevano la temperatura della neve.
Ore 13,02. Sono stati trovati seduti uno accanto all'altro. Erano seduti sulle corde, ed erano sotto una cornice di roccia: hanno cercato lì un riparo alla bufera. Charlotte aveva la giacca rossa.
Ore 12,57. Dopo aver passato due notti in una buca nella neve, Olivier e Charlotte hanno cercato disperatamente la salvezza imboccando l'itinerario di rientro dalla parete italiana che passa sotto il seracco. Erano sulla via giusta, ma la bufera li ha costretti a fermarsi e sono morti assiderati.
Ore 12,55. Atterra all'hangar di Entreves l'elicottero con i corpi di Olivier e Charlotte. Scendono dall'elicottero anche le due guide che li hanno recuperati e infilati nei sacchi. La tristezza è tanta anche se forse a questo punto era il più logico degli epiloghi, viste le condizioni della montagna.
Ore 12,23. Sono morti. Assiderati. Riparte l'elicottero del soccorso alpino verso Les Jaurasses per il recupero dei corpi di Charlotte e Olivier. La prefettura francese ha confermato all'Agence France Presse che i due alpinisti sono stati trovati morti. I corpi verranno portati all'hangar dell'elicottero ad Entreves. Cinque minuti fa, Oscar Taiola ha parlato con il fratello di Olivier, Bruno, spiegandogli che è finita.
Ore 12,15. Il medico, Andrea Ortu, è a Courmayeur all'hangar dell'elicottero. Non è più accanto a Charlotte e Olivier. Tutto ciò fa supporre purtroppo che i due siano morti. Ma non ci sono ancora comunicazioni ufficiali. Il capo del soccorso di Courmayeur Oscar Taiola grida: «Non sappiamo ancora nulla, lasciateci lavorare. Ho gli uomini sulle Jaurasses».
Ore 12,12. Secondo quanto riferito dai soccorritori francesi i corpi dei due alpinisti individuati sulle Grandes Jorasses sono «immobili» in mezzo alle rocce. Al passaggio dell’elicottero non si sono mossi. Non si sa ancora se siano morti o svenuti.
Ore 12,08. Rientra l'elicottero per fare rifornimento. Sulle Jaurasses sono rimaste le due guide e il medico. Ma ancora non ci comunicano se Charlotte e Olivier sono vivi o morti.
Ore 12,03. Ancora non si sa nulla delle condizioni di Charlotte e Olivier. S'è vista affiorare dalla neve una giacca rossa nella zona dello sperone Walker, non distante dal ghiacciaio pensile che forma il seracco Whymper.
Ore 11,50. Stanno calando le guide sulle Jaurasses. Hanno i ramponi ai piedi. Si spera. Siamo tutti col fiato sospeso.
Ore 11,31. Charlotte e Olivier sono stati avvistati a 4100 metri. Li hanno visti i soccorritori a bordo dell'elicottero francese che era rientrato a Chamonix dopo 45 minuti di volo e ha chiesto il cambio ai colleghi italiani. Per questo le due guide e il medico indossano i ramponi. Non si sa se Charlotte e Olivier siano vivi o morti. Di certo l'elicottero calerà anche il medico insieme alle guide, per verificare le condizioni dei due alpinisti.
Ore 11,23, E' decollato l'elicottero del soccorso alpino valdostano. La guida Dario Brocherel e il finanziere Daniele Ollier hanno calzato i ramponi. I due verranno calati con il verricello 50 metri sotto la vetta della Walker a quota 4130 metri. Di lì cominceranno una perlustrazione a piedi verso l'ultimo punto da cui la guida francese aveva telefonato venerdì scorso a mezzogiorno. La zona è compresa tra le rocce lungo la via di discesa della Walker e il ghiacciaio sospeso della Whymper. A bordo c'è anche il dottor Andrea Ortu, medico rianimatore dell'ospedale di Aosta. Anche lui ha i ramponi ai piedi. In caso di necessità verrà calato accanto alle guide.
Ore 11,14. L'elicottero francese è atterrato a Chamonix dopo un volo di 45 minuti. Nessun segno di vita sulle Jorasses. Nessuna traccia sulle creste del Tronchey e de Les Hirondelles.
Ore 11, 10. L'elicottero francese della Gendarmerie sta sorvolando la parte sommitale delle Grandes Jorasses. E' stata già perlustrato il lato sud ovest, e ora l'elicottero si sta spostando verso est e verso la cresta de Les Hirondelles. I soccorritori non hanno ancora a bordo la camera termica, che sta arrivando da Lione, e per il momento non è stata calata nessuna guida sulla parete.
Ore 9.58 La gendarmerie comunica che a bordo dell'elicottero hauna telecamera termica a raggi infrarossi che serve per captare il calore deicorpi sotto la neve.
Ore 9.54 Si alza in volo da Chamonix l'elicottero della gendarmerie. Il cielo è sereno, le Jorasses riappaiono dalle nubi.
Ore 9.50 Il cielo sulla valle si è di nuovo coperto. Il capo del soccorso alpino di Courmayeur Oscar Taiola ha un contatto radio con la gendarmerie di Chamonix e chiede l'intervento dell'elicottero francese.
Ore 9.20 L'elicottero fa un secondo giro sulle Jorasses con a bordo due guide e resta in volo sei minuti, poi rientra con difficoltà a causa di due strati paralleli di nubi. Ttrovare la via del ritorno è stato problematico.
Ore 9.00 Primo volo dell'elicottero del soccorso alpino valdostano che parte da Aosta e fa un giro di 4 minuti sulla vetta cercando invano Olivier Sourzac e Charlotte De Metz, i due alpinisti dispersi da mercoledì scorso. La vetta appare innevata daalmeno un metro di neve fresca. Non c'è vento in quota. Olivier Sourzac, 47 anni, guida alpina francese di Chamonix, e la sua cliente Charlotte Demetz, esperta escursionista di 44 anni residente a Fontainebleau, vicino a Parigi, sono bloccati da giovedi scorso sulle Grandes Jorasses, nella parte settentrionale italiana del massiccio del Monte Bianco, a 4.050 metri di quota, dove una bufera li ha costretti a ripararsi in una buca nella neve mentre stavano scendendo sulla cresta orientale Des Hirondelles per salire sulla parete Walker.
Avvistati grazie a una giacca rossa
Hanno disperatamente cercato
la salvezza tentando di rientrare
ENRICO MARTINET
COURMAYEUR
Accovacciati in una nicchia tra le rocce, appoggiati su una corda arrotolata e legati alla parete: così questa mattina gli uomini del Soccorso alpino valdostano hanno trovato i corpi privi di vita della guida alpina Olivier Sourzac e della sua cliente Charlotte De Metz, dispersi da venerdì scorso sulle Grandes Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco. Erano a 4.026 metri di quota, sulla via normale che dalla punta Walker scende sul versante italiano, a sinistra del seracco Whymper.
Sono morti assiderati, probabilmente tra sabato e domenica scorsi. La svolta nelle ricerche, dopo giorni di maltempo che ha praticamente impedito i sorvoli in elicottero, è arrivata questa mattina. Durante una perlustrazione le guide francesi a bordo dell’Ec 145 del Peloton d’haute montagne di Chamonix hanno notato, verso le 11, un lembo di una giacca rossa che spuntava nella montagna imbiancata. Neanche un quarto d’ora dopo dall’hangar di Courmayeur è decollato l’elicottero del Soccorso alpino valdostano - competente per territorio - che ha impiegato una manciata di minuti per giungere sul posto ed individuare i corpi, semisepolti nella neve. Calato con il verricello, il medico-rianimatore Andrea Ortu ha rilevato - con un termometro timpanico - la temperatura corporea (che era poco superiore allo zero) dei due sfortunati alpinisti prima di comunicare via radio il verdetto: «Sono morti».
Le guide alpine hanno quindi liberato i corpi e li hanno trasportati a valle. Ora spetta alla guardia di finanza di Entreves sbrigare le pratiche burocratiche di questa drammatica vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso le comunità intorno al Monte Bianco. Olivier Sourzac, di 47 anni, di Passy (Alta Savoia), era un’esperta guida alpina, in particolare un forte rocciatore con numerose scalate all’attivo nel massiccio del Monte Bianco. Anche la sua cliente, Charlotte De Metz, quarantaquattrenne di Fontainebleau (periferia parigina), era un’abile alpinista e faceva parte del Club alpino francese.
ECCO LA CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GIORNATA
Ore 13,12. Erano uno accanto all'altro, legati tra loro e assicurati alla parete di roccia. Olivier aveva fatto tutto per bene. Aveva piantato un chiodo nella roccia e fatto passare la corda in un moschettone assicurando se stesso e la sua cliente Charlotte alla roccia per evitare di scivolare in basso se si fossero addormentati. Il soccorritore che li ha trovati è Daniele Ollier della Guardia di Finanza: «Erano quasi completamente coperti dalla neve, perché il riparo che avevano trovato non era abbastanza profondo». Dall'elicottero francese stamattina avevano visto soltanto una piccola parte della giacca di Charlotte, 20 centimetri quadrati che emergevano dalla neve. Charlotte e Olivier non si sono mossi molto dopo l'ultima telefonata, anche se Olivier aveva detto che sarebbe risalito in vetta. Non l'ha fatto perché c'era troppo vento. Probabilmente sono morti già nei giorni scorsi, forse sabato. Quando il medico è sceso accanto a loro, ha misurato la temperatura corporea. Avevano la temperatura della neve.
Ore 13,02. Sono stati trovati seduti uno accanto all'altro. Erano seduti sulle corde, ed erano sotto una cornice di roccia: hanno cercato lì un riparo alla bufera. Charlotte aveva la giacca rossa.
Ore 12,57. Dopo aver passato due notti in una buca nella neve, Olivier e Charlotte hanno cercato disperatamente la salvezza imboccando l'itinerario di rientro dalla parete italiana che passa sotto il seracco. Erano sulla via giusta, ma la bufera li ha costretti a fermarsi e sono morti assiderati.
Ore 12,55. Atterra all'hangar di Entreves l'elicottero con i corpi di Olivier e Charlotte. Scendono dall'elicottero anche le due guide che li hanno recuperati e infilati nei sacchi. La tristezza è tanta anche se forse a questo punto era il più logico degli epiloghi, viste le condizioni della montagna.
Ore 12,23. Sono morti. Assiderati. Riparte l'elicottero del soccorso alpino verso Les Jaurasses per il recupero dei corpi di Charlotte e Olivier. La prefettura francese ha confermato all'Agence France Presse che i due alpinisti sono stati trovati morti. I corpi verranno portati all'hangar dell'elicottero ad Entreves. Cinque minuti fa, Oscar Taiola ha parlato con il fratello di Olivier, Bruno, spiegandogli che è finita.
Ore 12,15. Il medico, Andrea Ortu, è a Courmayeur all'hangar dell'elicottero. Non è più accanto a Charlotte e Olivier. Tutto ciò fa supporre purtroppo che i due siano morti. Ma non ci sono ancora comunicazioni ufficiali. Il capo del soccorso di Courmayeur Oscar Taiola grida: «Non sappiamo ancora nulla, lasciateci lavorare. Ho gli uomini sulle Jaurasses».
Ore 12,12. Secondo quanto riferito dai soccorritori francesi i corpi dei due alpinisti individuati sulle Grandes Jorasses sono «immobili» in mezzo alle rocce. Al passaggio dell’elicottero non si sono mossi. Non si sa ancora se siano morti o svenuti.
Ore 12,08. Rientra l'elicottero per fare rifornimento. Sulle Jaurasses sono rimaste le due guide e il medico. Ma ancora non ci comunicano se Charlotte e Olivier sono vivi o morti.
Ore 12,03. Ancora non si sa nulla delle condizioni di Charlotte e Olivier. S'è vista affiorare dalla neve una giacca rossa nella zona dello sperone Walker, non distante dal ghiacciaio pensile che forma il seracco Whymper.
Ore 11,50. Stanno calando le guide sulle Jaurasses. Hanno i ramponi ai piedi. Si spera. Siamo tutti col fiato sospeso.
Ore 11,31. Charlotte e Olivier sono stati avvistati a 4100 metri. Li hanno visti i soccorritori a bordo dell'elicottero francese che era rientrato a Chamonix dopo 45 minuti di volo e ha chiesto il cambio ai colleghi italiani. Per questo le due guide e il medico indossano i ramponi. Non si sa se Charlotte e Olivier siano vivi o morti. Di certo l'elicottero calerà anche il medico insieme alle guide, per verificare le condizioni dei due alpinisti.
Ore 11,23, E' decollato l'elicottero del soccorso alpino valdostano. La guida Dario Brocherel e il finanziere Daniele Ollier hanno calzato i ramponi. I due verranno calati con il verricello 50 metri sotto la vetta della Walker a quota 4130 metri. Di lì cominceranno una perlustrazione a piedi verso l'ultimo punto da cui la guida francese aveva telefonato venerdì scorso a mezzogiorno. La zona è compresa tra le rocce lungo la via di discesa della Walker e il ghiacciaio sospeso della Whymper. A bordo c'è anche il dottor Andrea Ortu, medico rianimatore dell'ospedale di Aosta. Anche lui ha i ramponi ai piedi. In caso di necessità verrà calato accanto alle guide.
Ore 11,14. L'elicottero francese è atterrato a Chamonix dopo un volo di 45 minuti. Nessun segno di vita sulle Jorasses. Nessuna traccia sulle creste del Tronchey e de Les Hirondelles.
Ore 11, 10. L'elicottero francese della Gendarmerie sta sorvolando la parte sommitale delle Grandes Jorasses. E' stata già perlustrato il lato sud ovest, e ora l'elicottero si sta spostando verso est e verso la cresta de Les Hirondelles. I soccorritori non hanno ancora a bordo la camera termica, che sta arrivando da Lione, e per il momento non è stata calata nessuna guida sulla parete.
Ore 9.58 La gendarmerie comunica che a bordo dell'elicottero hauna telecamera termica a raggi infrarossi che serve per captare il calore deicorpi sotto la neve.
Ore 9.54 Si alza in volo da Chamonix l'elicottero della gendarmerie. Il cielo è sereno, le Jorasses riappaiono dalle nubi.
Ore 9.50 Il cielo sulla valle si è di nuovo coperto. Il capo del soccorso alpino di Courmayeur Oscar Taiola ha un contatto radio con la gendarmerie di Chamonix e chiede l'intervento dell'elicottero francese.
Ore 9.20 L'elicottero fa un secondo giro sulle Jorasses con a bordo due guide e resta in volo sei minuti, poi rientra con difficoltà a causa di due strati paralleli di nubi. Ttrovare la via del ritorno è stato problematico.
Ore 9.00 Primo volo dell'elicottero del soccorso alpino valdostano che parte da Aosta e fa un giro di 4 minuti sulla vetta cercando invano Olivier Sourzac e Charlotte De Metz, i due alpinisti dispersi da mercoledì scorso. La vetta appare innevata daalmeno un metro di neve fresca. Non c'è vento in quota. Olivier Sourzac, 47 anni, guida alpina francese di Chamonix, e la sua cliente Charlotte Demetz, esperta escursionista di 44 anni residente a Fontainebleau, vicino a Parigi, sono bloccati da giovedi scorso sulle Grandes Jorasses, nella parte settentrionale italiana del massiccio del Monte Bianco, a 4.050 metri di quota, dove una bufera li ha costretti a ripararsi in una buca nella neve mentre stavano scendendo sulla cresta orientale Des Hirondelles per salire sulla parete Walker.