Tricheco
Questo mammifero dai lunghi canini abita nei mari artici settentrionali compiendo brevi migrazioni stagionali. Il maschio è enorme; arriva a pesare 1500 chili, mentre la femmina non arriva a 1000. Il corpo è tozzo, rugoso, con pochi peli setolosi. La sua possente voce ricorda insieme il ruggito di un leone e il muggito di un toro; mentre dorme, sul ghiaccio o in acqua, russa sonoramente. Ha un carattere irascibile e scontroso, ma non indugia nel correre in soccorso di un suo simile se questo viene attaccato dai cacciatori. Passa lunghe ore in ozio sdraiato al sole.
Grasso - Sotto alla pelle il tricheco ha uno spesso strato di grasso che ha il duplice scopo di proteggerlo dal freddo e di servire da riserva per i periodi nei quali il cibo scarseggia.
Le zanne - I lunghi canini sono indispensabili alla vita di questo bestione: gli servono per difendersi dai nemici, per dragare il fondo del mare, per issarsi sulla riva e aiutarsi ad avanzare sui ghiacci e sul terreno. Un tempo le sue zanne erano ricercate per ricavarne oggetti ornamentali.
I piccoli trichechi vengono allattati dalla madre per circa due anni e per altri due rimangono sotto la sua protezione.
Spiagge affollate - Per la loro enorme mole e per la mancanza di zampe adatte a camminare, i trichechi si muovono a stento sul terreno. Quando escono dall'acqua sonnecchiano indolenti al sole in gruppi affollati, fino a occupare tutto lo spazio disponibile. Spesso litigano tra loro per la conquista di un posto e il più prepotente scaccia il meno aggressivo.
Terribili lotte - Questi animali, dall'aspetto pigro e indolente, ingaggiano spesso brevi lotte tra loro, sollevando il capo in atteggiamento minaccioso, puntando le zanne verso l'avversario ed emettendo ruggiti. In realtà molto raramente si feriscono.
Foto
Fonte mia.
Questo mammifero dai lunghi canini abita nei mari artici settentrionali compiendo brevi migrazioni stagionali. Il maschio è enorme; arriva a pesare 1500 chili, mentre la femmina non arriva a 1000. Il corpo è tozzo, rugoso, con pochi peli setolosi. La sua possente voce ricorda insieme il ruggito di un leone e il muggito di un toro; mentre dorme, sul ghiaccio o in acqua, russa sonoramente. Ha un carattere irascibile e scontroso, ma non indugia nel correre in soccorso di un suo simile se questo viene attaccato dai cacciatori. Passa lunghe ore in ozio sdraiato al sole.
Grasso - Sotto alla pelle il tricheco ha uno spesso strato di grasso che ha il duplice scopo di proteggerlo dal freddo e di servire da riserva per i periodi nei quali il cibo scarseggia.
Le zanne - I lunghi canini sono indispensabili alla vita di questo bestione: gli servono per difendersi dai nemici, per dragare il fondo del mare, per issarsi sulla riva e aiutarsi ad avanzare sui ghiacci e sul terreno. Un tempo le sue zanne erano ricercate per ricavarne oggetti ornamentali.
I piccoli trichechi vengono allattati dalla madre per circa due anni e per altri due rimangono sotto la sua protezione.
Spiagge affollate - Per la loro enorme mole e per la mancanza di zampe adatte a camminare, i trichechi si muovono a stento sul terreno. Quando escono dall'acqua sonnecchiano indolenti al sole in gruppi affollati, fino a occupare tutto lo spazio disponibile. Spesso litigano tra loro per la conquista di un posto e il più prepotente scaccia il meno aggressivo.
Terribili lotte - Questi animali, dall'aspetto pigro e indolente, ingaggiano spesso brevi lotte tra loro, sollevando il capo in atteggiamento minaccioso, puntando le zanne verso l'avversario ed emettendo ruggiti. In realtà molto raramente si feriscono.
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