Immagine
Nome
Tropico 5
Scheda generale
Genere: Construction and management simulation, political simulation
Piattaforma: PC, Xbox 360, OS X, Linux, Playstation 4
Multiplayer: Sì
DLC: Sì
PEGI: 16+
Data di pubblicazione: 23 Maggio 2014 (PC), Q2/Q3 2014 (Xbox 360, OS X, Linux), Q3/Q4 2014 (Playstation 4)
Scheda tecnica
Sviluppo: Haemimont Games
Pubblicazione: Kalypso Media
Distribuzione: Kalypso Media
Gameplay
Torna prorompente e più simpatico che mai il quinto capitolo di una delle saghe di simulazione politica più coinvolgenti presenti sul mercato.
Tropico 5 pochi giorni fa è stato rilasciato ufficialmente, ed ecco, dopo ore e ore di gioco, la nostra recensione.
Le dinamiche sono più o meno le stesse: ci troviamo nei panni di “El Presidente”, un fortunato investitore che viene nominato a capo di un’isola (Tropico), dove vigerà solamente la nostra legge (anche se dovremo ovviamente fare attenzione a dei cittadini facilmente irritabili).
Il nostro compito sarà arricchirci il più possibile a discapito dei poveri contadini indifesi che dovranno subire tutti i nostri editti e le nostre decisioni, attenzione però ad essere troppo cattivi: dobbiamo comunque impegnarci a rispettare i voleri del popolo, costruire abitazioni comode, importare prodotti necessari per la sopravvivenza, produrne altri su grande scala sfruttando le risorse che il terreno ci offre. Se non faremo questo, chi vi voterà più al termine del mandato?
Le differenze con Tropico 4 ci sono, e si vedono. In primis possiamo creare la nostra “dinastia”, permettendo così al gioco di diventare più longevo (nel quarto capitolo invece dopo un po’ di tempo eravamo forzatamente costretti ad abbandonare la carica poiché se no sarebbe diventata irrealistica la quantità di tempo che passiamo in vita). Successivamente vediamo l’introduzione di diverse “fasi storiche”: grazie infatti all’aggiunta della stirpe di sangue, il team di sviluppo è riuscito ad inserire anche le varie epoche della vita; partiremo da una fase Coloniale (dove dipenderemo solamente dalla Corona, e dalle sue esigenze, cercando di soddisfarle tutte e prolungando quindi il nostro mandato da Governatore), che precederà la Ribellione, dove dichiareremo la nostra indipendenza e passeremo quindi all’età delle Guerre Mondiali.
Il susseguirsi delle epoche terminerà con l’avvento dell’era Moderna, lo specchio della realtà di oggi.
L’introduzione di nuovi edifici ed editti, così come l’inserimento di un comparto multiplayer, non bastano forse a giustificare l’uscita di un nuovo capitolo della serie, che si presenta comunque scarno di innovazione e di inventiva.
Grafica
Tropico 5 rispetta il suo predecessore, anzi, si migliora.
Con la classica visuale a “volo d’uccello”, potremo gestire per bene la nostra isola, e la qualità delle texture è decisamente curata e gradevole alla vista.
Trailer
[YT]FbxwlkfJADs[/YT]
Audio
La musica messicana/sud-americana è semplicemente fantastica.
Apprezzabile fino in fondo, accompagna perfettamente il giocatore in quest’avventura e lo immerge nel vero spirito dei Tropici.
Commento
Il nuovo capitolo di Haemimont Games se la cava.
Se da una parte è carente d’innovativa, o comunque introduce dinamiche abbastanza scarne per una nuova colonna della serie, dall’altra è divertente, appassionante, che ruberà diverse ore di gioco agli appassionati delle simulazioni politiche.
Ritengo che un’opportunità a questo gioco bisogna darla; sicuramente un must-have per gli amanti dei capitoli precedenti, e un buon acquisto per chi, invece, si avvicina per la prima volta a questo mondo.
Voti
Grafica: 8
Audio: 8 ½
Longevità: 8
Giocabilità: 7 ½
Voto finale
8
Nome
Tropico 5
Scheda generale
Genere: Construction and management simulation, political simulation
Piattaforma: PC, Xbox 360, OS X, Linux, Playstation 4
Multiplayer: Sì
DLC: Sì
PEGI: 16+
Data di pubblicazione: 23 Maggio 2014 (PC), Q2/Q3 2014 (Xbox 360, OS X, Linux), Q3/Q4 2014 (Playstation 4)
Scheda tecnica
Sviluppo: Haemimont Games
Pubblicazione: Kalypso Media
Distribuzione: Kalypso Media
Gameplay
Torna prorompente e più simpatico che mai il quinto capitolo di una delle saghe di simulazione politica più coinvolgenti presenti sul mercato.
Tropico 5 pochi giorni fa è stato rilasciato ufficialmente, ed ecco, dopo ore e ore di gioco, la nostra recensione.
Le dinamiche sono più o meno le stesse: ci troviamo nei panni di “El Presidente”, un fortunato investitore che viene nominato a capo di un’isola (Tropico), dove vigerà solamente la nostra legge (anche se dovremo ovviamente fare attenzione a dei cittadini facilmente irritabili).
Il nostro compito sarà arricchirci il più possibile a discapito dei poveri contadini indifesi che dovranno subire tutti i nostri editti e le nostre decisioni, attenzione però ad essere troppo cattivi: dobbiamo comunque impegnarci a rispettare i voleri del popolo, costruire abitazioni comode, importare prodotti necessari per la sopravvivenza, produrne altri su grande scala sfruttando le risorse che il terreno ci offre. Se non faremo questo, chi vi voterà più al termine del mandato?
Le differenze con Tropico 4 ci sono, e si vedono. In primis possiamo creare la nostra “dinastia”, permettendo così al gioco di diventare più longevo (nel quarto capitolo invece dopo un po’ di tempo eravamo forzatamente costretti ad abbandonare la carica poiché se no sarebbe diventata irrealistica la quantità di tempo che passiamo in vita). Successivamente vediamo l’introduzione di diverse “fasi storiche”: grazie infatti all’aggiunta della stirpe di sangue, il team di sviluppo è riuscito ad inserire anche le varie epoche della vita; partiremo da una fase Coloniale (dove dipenderemo solamente dalla Corona, e dalle sue esigenze, cercando di soddisfarle tutte e prolungando quindi il nostro mandato da Governatore), che precederà la Ribellione, dove dichiareremo la nostra indipendenza e passeremo quindi all’età delle Guerre Mondiali.
Il susseguirsi delle epoche terminerà con l’avvento dell’era Moderna, lo specchio della realtà di oggi.
L’introduzione di nuovi edifici ed editti, così come l’inserimento di un comparto multiplayer, non bastano forse a giustificare l’uscita di un nuovo capitolo della serie, che si presenta comunque scarno di innovazione e di inventiva.
Grafica
Tropico 5 rispetta il suo predecessore, anzi, si migliora.
Con la classica visuale a “volo d’uccello”, potremo gestire per bene la nostra isola, e la qualità delle texture è decisamente curata e gradevole alla vista.
Trailer
[YT]FbxwlkfJADs[/YT]
Audio
La musica messicana/sud-americana è semplicemente fantastica.
Apprezzabile fino in fondo, accompagna perfettamente il giocatore in quest’avventura e lo immerge nel vero spirito dei Tropici.
Commento
Il nuovo capitolo di Haemimont Games se la cava.
Se da una parte è carente d’innovativa, o comunque introduce dinamiche abbastanza scarne per una nuova colonna della serie, dall’altra è divertente, appassionante, che ruberà diverse ore di gioco agli appassionati delle simulazioni politiche.
Ritengo che un’opportunità a questo gioco bisogna darla; sicuramente un must-have per gli amanti dei capitoli precedenti, e un buon acquisto per chi, invece, si avvicina per la prima volta a questo mondo.
Voti
Grafica: 8
Audio: 8 ½
Longevità: 8
Giocabilità: 7 ½
Voto finale
8