Info Trovate le tracce di un lago su Marte.

gaetano27

Utente Medio
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7 Febbraio 2010
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DENVER, Usa -- Era grande più del lago di Como. Duecento e passa chilometri quadrati di acqua che si stendevano sulla superficie di Marte. Uno scienziato italiano Gaetano di Achille, dell'Università del Colorado, ha scoperto le tracce di un grande lago esistito 3,4 miliardi di anni fa sul pianeta rosso.

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Geophisical Research Letters. Per la prima volta, gli scienziati sono riusciti ad individuare le tracce lasciate antiche spiagge lacustri, analizzando le foto scattate dalle sonde che orbitano intorno al pianeta.

Stando ai rilievi, il lago era lungo 57 km. Si trovava incastonato nella Shalbataba Vallis, un valle lunga oltre 1000 chilometri e larga una ventina. Il lago raggiungeva una profondità di 450 metri. Ed era alimentato da un fiume simile per dimensioni al Reno.

Non è la prima volta che gli scienziati osservano quello che potrebbe essere un lago su Marte. Ma finora non se ne aveva mai avuta la certezza assoluta. Le foto della sonda della Nasa Mars Reconnaissance Orbiter (in grado di mostrare oggetti grandi fino a 30 centimetri) stavolta parlano chiaro. Mostrano tracce evidenti delle rive, della morfologia e della storia di questo bacino: le coste, il delta del fiume che lo alimentava, gli strati sedimentari lasciati dall'acqua.

Stando agli scienziati, il lago potrebbe essere sparito subito dopo il periodo marziano chiamato Hesperiano. In quell'era, a condizioni climatiche simili a quelle terrestri si sono alternati repentini cambiamenti climatici che avebbero portato prima alla glaciazione e poi alla vaporizzazione dell'acqua.

Laghi e fiumi dunque, testimoniano che miliardi di anni fa sulla superficie di Marte esisteva l'acqua. Oggi, secondo alcune rilevazioni, ci sarebbe ghiaccio al di sotto della superficie del pianeta. In diversi punti. L'acqua uscirebbe attraverso geyser ma sublimerebbe nel giro di pochi minuti.

Una serie di foto scattate dalla sonda Phoenix in prossimità del Polo Nord, poi, hanno mostrato goccioline d'acqua sulle zampe della sonda stessa. Acqua rimasta allo stato liquido, nonostante le temperature bassissime. Sarebbe "sopravvissuta" perchè conteva una grande quantità di sali che abbassano il punto di congelamento.

fonte:
scienze.tv
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