Trovato in Africa il re dei ragni. O meglio, la regina: le femmine misurano 12 centimetri di diametro. Ma per fortuna, non sono velenose per l’uomo.
Dodici centimetri di diametro, una voracità sconvolgente e una considerevole differenza tra le dimensioni di maschi e femmine. Ecco l’identikit del nuovo ragno gigante scoperto in Sudafrica da Matjaz Kuntner, della Slovenian Academy of Sciences and Arts, e da Jonathan Coddington, del National Museum of Natural History di Washington DC.
Un ragno enorme, il più grande finora conosciuto.
La nuova specie è stata battezzata Nephila komaci e appartiene alla famiglia di ragni Nephilidae, noti per le elaborate ragnatele di colore giallognolo e per le notevoli dimensioni delle femmine rispetto ai maschi: le prime arrivano a misurare fino a 10/12 centimetri, mentre i maschi sono grandi circa un quarto.
Giganti in pericolo. La scoperta è importante per svariati motivi: gli esemplari appena trovati sono i più grandi del loro genere; è la prima nuova scoperta di ragni Nephila dal 1879, sebbene i due ricercatori siano sulle loro tracce dal 1978; e, infine, si tratta di una specie già in pericolo perché gli esemplari sono pochi e il loro habitat ideale si trova in zone del Sudafrica e del Madagascar nelle quali la biodiversità è messa in pericolo dall’uomo.
Killer spietati. Le femmine della nuova specie (e in generale tutti i ragni della famiglia Nephilidae) tessono una enorme tela giallognola che può arrivare a misurare anche un metro di diametro ed è così resistente da riuscire a intrappolare piccoli uccelli e lucertole. Ma per fortuna il Nephila komaci non è velenoso per l’uomo.
Colossali femmine. Kuntner e Coddington hanno ricostruito l’albero genealogico della famiglia di questi giganteschi ragni. Hanno così scoperto che le femmine della specie si sono evolute diventando gradualmente sempre più grandi, mentre i maschi sono rimasti pressoché immutati. Nephila komaci è all’ultimo gradino di questa scala evolutiva e sarebbe sette volte più grande di quanto era l’antenato della specie.
Ma perché le femmine sono diventate più grandi dei maschi? Kuntner e Coddington avanzano varie ipotesi: una dimensione così gigantesca permette di covare più uova e di non essere attaccabile da una buona parte dei predatori dei ragni, quali vespe, colibrì o formiche.
Fonte; focus
Dodici centimetri di diametro, una voracità sconvolgente e una considerevole differenza tra le dimensioni di maschi e femmine. Ecco l’identikit del nuovo ragno gigante scoperto in Sudafrica da Matjaz Kuntner, della Slovenian Academy of Sciences and Arts, e da Jonathan Coddington, del National Museum of Natural History di Washington DC.
Un ragno enorme, il più grande finora conosciuto.
La nuova specie è stata battezzata Nephila komaci e appartiene alla famiglia di ragni Nephilidae, noti per le elaborate ragnatele di colore giallognolo e per le notevoli dimensioni delle femmine rispetto ai maschi: le prime arrivano a misurare fino a 10/12 centimetri, mentre i maschi sono grandi circa un quarto.
Giganti in pericolo. La scoperta è importante per svariati motivi: gli esemplari appena trovati sono i più grandi del loro genere; è la prima nuova scoperta di ragni Nephila dal 1879, sebbene i due ricercatori siano sulle loro tracce dal 1978; e, infine, si tratta di una specie già in pericolo perché gli esemplari sono pochi e il loro habitat ideale si trova in zone del Sudafrica e del Madagascar nelle quali la biodiversità è messa in pericolo dall’uomo.
Killer spietati. Le femmine della nuova specie (e in generale tutti i ragni della famiglia Nephilidae) tessono una enorme tela giallognola che può arrivare a misurare anche un metro di diametro ed è così resistente da riuscire a intrappolare piccoli uccelli e lucertole. Ma per fortuna il Nephila komaci non è velenoso per l’uomo.
Colossali femmine. Kuntner e Coddington hanno ricostruito l’albero genealogico della famiglia di questi giganteschi ragni. Hanno così scoperto che le femmine della specie si sono evolute diventando gradualmente sempre più grandi, mentre i maschi sono rimasti pressoché immutati. Nephila komaci è all’ultimo gradino di questa scala evolutiva e sarebbe sette volte più grande di quanto era l’antenato della specie.
Ma perché le femmine sono diventate più grandi dei maschi? Kuntner e Coddington avanzano varie ipotesi: una dimensione così gigantesca permette di covare più uova e di non essere attaccabile da una buona parte dei predatori dei ragni, quali vespe, colibrì o formiche.